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Il petalo cremisi e il bianco
Paolo Losasso
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Se consideriamo la tanta paccottiglia culturale che puntualmente si pubblica con esiti negativi sul patrimonio intellettivo del lettore, ma positivi per le finanze degli editori, non possiamo non riconoscere che il romanzo di Faber merita il successo. Senz'altro appare eccessivo paragonare questo lavoro alle grandi storie ottocentesche, senza nulla togliere, però, al pregio di una narrazione ben calibrata, e, non di rado avvincente. Non ha la profondità espressiva dei capolavori dell'Ottocento, nè la ricchezza dell'introspezione psicologica che questi possono vantare. A quanto pare, del resto, queste qualità sembrano affidate al tempo di una stagione irripetibile con l'unicità dei suoi autori. La trama del romanzo non è neppure originale. Punta su di una storia che il pubblico ha già mostrato di premiare. Si pensi ad esempio alla fortuna del film "Pretty woman". Naturalmente siamo su piani, tempi, modi distinti e separati, ma sostanzialmente, la vicenda del ricco che si innamora di una prostituta, è la stessa. Le complicazioni e le implicazioni che ne seguono, completamente differenti. L'aspirante artista William Rackam, cede alle lusinghe del padre che ormai anziano gli vorrebbe affidare la conduzione della sua rinomata fabbrica di profumi, dopo l'incontro con Sugar, una prostituta. La più ambita delle prostitute sulla piazza londinese. Sugar è diversa. E' una persona che legge moltissimo. E' colta. Tiene a bada il suo rancore, la repulsione per la vita a cui l'ha costretta la madre, tenutaria del bordello, sfogando la sua ribellione in un libro segreto che va scrivendo. Si immagina, così, di vendicarsi di tutti gli uomini che hanno abusato di lei in cambio di denaro. William, sposato e con una figlia, la incontra in una locanda, il Fireside. Le parla ed è affascinato dalla sua intelligenza, ancor più che dalla sua bellezza. Nasce una storia d'amore clandestina. L'uomo abbandona i suoi sogni artistici. Accetta l'eredità del padre. Vuole Sugar tutta per sè. La sottrae al mondo della prostituzione. Fitta un appartamento solo per lei e per i loro incontri amorosi. Da quel momento Sugar gli starà attaccata con le unghie cercando di scacciare l'incubo della vecchia vita. Fino a quando, comprendendo di essere stata soltanto un capriccio, rapisce la figlia di William (con la quale ha instaurato un rqpporto profondo dopo essersi insediata presso la sua casa come istitutrice nascondendo il suo passato) ormai rimasto vedovo, e sparisce nel nulla consegnando quest'ultimo alla disperazione. Potremmo definire questo romanzo anche come un libro sul vuoto affettivo, sull'incomprensione, sul maschilismo, sull'ignoranza, sulla mancanza di valori e sentimenti. In fondo William non è diverso dai suoi amici sboccati e licenziosi, nè da tutti quei rampolli espressione delle classi alte della società che dopo essere stati dei navigati puttanieri, rientrano nei ranghi con un matrimonio adeguato alla morale puritana e al loro livello sociale. Ancor meglio se combinato. I sentimenti che William nutre verso Sugar, non si possono definire d'amore: egli la vuole come suo esclusivo diletto sessuale, relegandola in un angolo dove non venga mai compromesso il mondo delle apparenze. Dove rimane di primaria importanza il giudizio degli altri, quel che pensa la gente. Nè è amore quel che egli prova verso sua moglie Agnes, persona con problemi mentali e fisici. I secondi dipendono dalla natura, i primi dall'educazione, dalla sua fragile costituzione psicologica, e dall'ignoranza. La figlia Sophie è condannata a pagare il prezzo di questo vuoto, di questa assenza, in una famiglia in cui, pur vivendo sotto lo stesso tetto, ognuno è per l'altro nient'altro che uno sconosciuto. Eccellente è la descrizione di paesaggi, luoghi, ambienti, sia della Londra dei derelitti, che di quella benestante della società vittoriana. Pur incontrando vari personaggi, la protagonista del libro resta Sugar. Nonostante, anche avedola abbandonata per sempre, non riesca a dimenticare la realtà che l'ha tanto prostrata, è lei quella che più di tutti è capace di andare oltre le convenzioni di rapporti sociali preconfezionati, oltre gli istinti puramente sessuali, e di provare sentimenti profondi e autentici. La sua storia è terribile, eppure in un abbraccio sentito, nella dolcezza di un volto infantile, Sugar prova emozioni intense che la riscattano da un buio destino. Infine, tutti appaiono persi dietro gli affanni e la vanità di una vita senza senso, dove chi riceve un vero gesto d'affetto, lo deve a quella parte del cuore ancora integro di persone che il mondo, nella sua ricerca continua di evasione e di piacere, non importa se fine a se stesso, ha confinato all'inferno.
luglio 2007
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