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La ciulatina
Marino Bocchi
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Un preside di una scuola di Terlizzi ha annullato un incontro con gli studenti e Rita Borsellino perché a suo avviso parlare di Paolo Borsellino in questo momento - dopo l'intervista e il libro di Travaglio e tutto il resto - è una cosa compromettente e comunque fuori luogo!!!!!.
Non ha neanche avuto il coraggio di dire personalmente a Rita una cosa del genere, ma ha delegato ad una insegnante...
Dov'è lo scandalo? Ad un mese e mezzo dalle elezioni, fidandosi dei sondaggi, gli zelanti dirigenti scolastici fanno il loro solito mestiere: si allineano. E così faranno, immagino, la maggior parte dei caporali e capetti nominati all'uopo su decreto degli improvvidi governi di centro sinistra negli ultimi anni.
Questa notizia fa il paio con quella del preside che ha autorizzato un convegno nazista su Codreanu e SS o con quell'altra del rifiuto a far intervenire un rappresentante dell'Arci gay durante un'assemblea di istituto. Di mafia non si parla, perché potrebbe disturbare la campagna elettorale del futuro manovratore, di nazifascismo è lecito discutere, ma solo in termini apologetici.
Circola in questi giorni un aneddoto sul Cavaliere. Si racconta che, durante un incontro a Parma con un industriale molto anziano, l'Unto abbia accolto con una battuta la notizia che l'industriale suddetto aveva deciso di andare a riposare prima del previsto: "Da un lato è un grande dispiacere, non lo nascondo, ma dall'altro vi confesso che dopo tutto sono contento: faccio in tempo a tornare da mia moglie e farmi una bella ciulatina" (Il Diario, 30 marzo 2001). La ciulatina e il manganello, più tanta astinenza, odore di incenso, fatebenefratelli. Proprio come ai vecchi tempi. Gasparri o Fini agli Interni, Buttiglione alla Pubblica Istruzione e i dirigenti scolastici finalmente a sbrigare il lavoro sporco, delegandolo beninteso ai loro servi in veste di tecnocrati della scuola. E per quelli che non ci stanno, olio di ricino od obbligo di baciare la foto del Duce, come è stato costretto a fare in una caserma dei carabinieri un ragazzo che aveva partecipato a Napoli alle manifestazioni contro il Global forum.
Ma che importa, dopotutto: prima viene il Pof, poi l'Organizzazione affidata ai caporali, poi la massa ossequiente, infine, ma proprio in coda, veniamo noi, pochi o tanti non so, quelli dell'olio di ricino.
1 aprile 2001
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