LA FIABA DEL PRINCIPE IVAN DELL'UCCELLO DI FUOCO E DEL LUPO GRIGIO
(da Antiche fiabe russe di A. N. Afanasjev)
classe 2^ - scuola media

Personaggi
Principe Ivan
Lupo Grigio
Zar Dolmat
Zar Afron
Elena la Bella







Primo Quadro


(Buio in sala e sul palco).

Voce fuori campo: "Giardino dello zar Vyslav Andronovic. È un giardino meraviglioso: in quel giardino crescevano vari alberi pregiati, da frutto e senza frutto, e lo zar aveva un melo preferito, da cui nascevano tutte mele d'oro".
Sotto il melo siede il giovane principe Ivan. Fa la guardia al melo e combatte contro il sonno.
(musica d'atmosfera. D'improvviso il giardino si illumina, come fossero stati accesi tanti falò. Cambiamento della linea musicale: arriva l'uccello di Fuoco, Finist falco lucente; le sue penne sono d'oro e gli occhi simili a cristalli d'oriente. Si posa sull'albero e comincia a strappare le mele. Furtivo, il principe Ivan gli si fa dappresso con tale abilità da afferrarlo per la coda. Ma non può tenerlo: l'uccello di fuoco si strappa dalle sue mani e vola via; al principe Ivan non rimane fra le dita che una penna della coda, splendente).


Secondo Quadro


(Aperta campagna, verdi prati. Il principe Ivan, che impugna la penna dell'uccello di fuoco, procede a fatica, trascinandosi quasi, verso un pilastro al centro di un campo. Musica d'atmosfera. Lo raggiunge e, stanchissimo, crolla al suolo. D'un tratto sopraggiunge il Lupo grigio).

Lupo Grigio: Mi dispiace, principe Ivan, che tu ti sia estenuato andando a piedi alla ricerca di Finist falco lucente. Ebbene, confortati, ti porterò io dall'uccello di fuoco che ruba le mele d'oro dal giardino di tuo padre, lo zar Vyslav Andronovic. Io, il Lupo grigio, sono qui pronto ad aiutarti. Guarda! Laggiù, oltre quel muro, c'è un giardino e nel giardino una gabbia d' oro e dentro la gabbia d'oro c'è l'uccello di fuoco! Tu prendi l'uccello di fuoco, ma non toccare la gabbia d'oro; se la prenderai non potrai andar via, e ti prenderanno subito! Lo so, la gabbia dorata fa proprio gola, è veramente deliziosa.Ma fa' attenzione, principe Ivan! Alla gabbia d'oro sono attaccate delle corde musicali. Se tu ti lascerai sedurre dalla sua bellezza e la staccherai, si sentiranno suoni e rumori per tutto il giardino.


Terzo Quadro


(Scena al buio. Silenzio assordante. Qualche fruscìo. Poi, di colpo, il frastuono altissimo delle corde musicali. Grida. Minacce. Rumori di passi frenetici di gendarmi. Qualche sparo. Lamenti).

Voce dello zar Dolmat: Giovanotto, non ti vergogni di rubare? E chi sei tu, e di quale terra, e di qual padre sei figlio, e come ti chiami di nome?
Voce del principe Ivan: lo sono del reame di Vyslav, figlio dello zar Vyslav Andronovic, e mi chiamo principe Ivan. Il tuo uccello di fuoco aveva preso l'abitudine di volare ogni notte sul nostro giardino e strappava le mele d'oro dal melo favorito di mio padre, e aveva quasi rovinato tutto l'albero; perciò il mio genitore mi ha mandato a cercare l'uccello di fuoco per riportarglielo.
Voce dello zar Dolmat: O tu, giovanotto, principe Ivan, ti par bello comportarti così? Se tu fossi venuto da me, io t'avrei dato l'uccello di fuoco con tutti gli onori; sarai contento ora, quando io farò dichiarare per ogni stato che tu nel mio regno ti sei comportato in modo indecoroso? Ascolta, però, principe Ivan! Se tu mi farai un servigio, se andrai ai confini della terra, nell'ultimo dei reami, dallo zar Afron, e mi riporterai il cavallo dalla criniera d'oro, io perdonerò la tua colpa e ti darò l' uccello di fuoco.


Quarto Quadro


(Aperta campagna, verdi prati. Il principe Ivan procede a fatica, trascinandosi quasi, verso un pilastro al centro di un campo. Musica d'atmosfera. Lo raggiunge e, stanchissimo, crolla al suolo. D'un tratto, sopraggiunge il Lupo grigio).

Lupo grigio: Ah giovanotto, principe Ivan! Perché non hai dato ascolto alle mie parole e hai preso la gabbia d'oro? Non importa. Ti aiuterò ancora. Ti siederai su di me ed io ti porterò dove occorre. Guarda! Vedi laggiù quelle mura che biancheggiano nella notte? Sono le bianche scuderie reali dello zar Afron. Io ti condurrò laggiù e tu entrerai in quelle bianche scuderie (adesso tutti gli stallieri dormono profondamente!) e prenderai il cavallo dalla criniera d'oro. Ma bada! vedrai appesa al muro la briglia d'oro, non prenderla! A quella briglia sono attaccate delle corde musicali… e sarebbero pasticci.


Quinto Quadro


(Scena al buio. Silenzio assordante. Qualche fruscìo. Poi, di colpo il frastuono altissimo delle corde musicali. Grida. Minacce. Rumori di passi frenetici di gendarmi. Qualche sparo. Lamenti).

Voce dello zar Afron: Ah sei tu, giovanotto! Dimmi: di che stato sei, di chi sei figlio, e qual è il tuo nome?
Voce del Principe Ivan: Vengo dal regno di Vyslav, son figlio dello zar Vyslav Andronovic, e mi chiamo principe Ivan.
Voce dello zar Afron: O tu, giovanotto, principe Ivan! è da cavaliere onesto quel che hai fatto? Ma ascolta! Se tu mi farai un servigio, se andrai ai confini della terra, nell'ultimo dei reami e mi troverai la principessa Elena la Bella, allora ti perdonerò la tua colpa e ti darò il cavallo dalla criniera d'oro, e la briglia d'oro, con tutti gli onori.


Sesto Quadro


(Aperta campagna, verdi prati. Il principe Ivan procede a fatica, trascinandosi quasi, verso un pilastro al centro di un campo. Musica d' atmosfera. Lo raggiunge e, stanchissimo, crolla al suolo. D'un tratto, sopraggiunge il Lupo grigio).

Lupo Grigio: Ah giovanotto, principe Ivan! perché non hai ascoltato le mie parole e hai preso la briglia d'oro? Non importa. Ti aiuterò ancora. Siediti su di me, sul lupo grigio, e io ti porterò laggiù ...vedi? laggiù, dove riluce quella griglia d'oro, che circonda il giardino incantato ... Dentro il giardino incantato è rinchiusa Elena la Bella. Ma non sarai tu ad andare questa volta. È troppo pericoloso! Andrò io. Tu aspettami nei campi, sotto la verde quercia.


Settimo Quadro


(Il lupo grigio è seduto accanto alla griglia d'oro, in attesa. Musica che scandisce il trascorrere delle ore. La luce intanto trascolora fino al rosso del tramonto. D'un tratto, nella luce rossa, la principessa Elena la Bella esce nel giardino con le sue governanti e con le boiare di corte. Il Lupo grigio fa un gesto magico. Mutamento della linea musicale: si spalanca la griglia d'oro. Con un balzo repentino, il Lupo grigio afferra Elena la Bella e la trascina via).


Ottavo Quadro


(Sotto la quercia, il principe Ivan ed Elena la Bella, abbracciati, si abbandonano ad effusioni. Musica d'accompagnamento. Entra il Lupo grigio. La musica si interrompe).

Lupo grigio: Principe Ivan, giovanotto, che cosa stai facendo? Non sai che devi portare Elena la Bella allo zar Afron?
Principe Ivan: Lupo grigio, amico mio, mio salvatore. Non posso. Sono disperato. Il mio cuore è innamorato della bella principessa Elena e non voglio darla allo zar Afron. Eppure, se non gliela do, lo zar mi coprirà di disonore per ogni stato. Che cosa posso fare?
Lupo grigio: T' ho reso molti servigi, principe Ivan, e ti farò anche questo.
Guarda, principe Ivan, io mi tramuterò nella principessa Elena la Bella (musica rituale. Danza magica del Lupo grigio) . Tu portami allo zar Afron e prendi il cavallo dalla criniera d'oro; egli mi crederà la vera principessa. (Musica parossistica; il Lupo grigio si rotola per terra, mimando una danza coitale con la terra. Quando si rialza, ha assunto le fattezze della bella principessa Elena)


Nono Quadro


(In vista del reame di Dolmat. Ivan, Elena, il Lupo grigio)

Principe Ivan: Ascolta amico mio caro, lupo grigio! Tu m' hai reso tanti servigi, rendimi anche l'ultimo! Ecco cosa vorrei adesso: non puoi tramutarti nel cavallo dalla criniera d'oro? perché io non ho voglia di separarmi da lui e di consegnarlo allo zar Dolmat. (Musica e danza del Lupo grigio come nel quadro precedente. Sulle ultime note musicali e sugli ultimi contorcimenti del Lupo grigio si fa buio)


Decimo Quadro


(Aperta campagna, verdi prati. Al centro un pilastro. Entrano da un lato il Lupo grigio, dall'altro Ivan, che stringe per mano Elena, mentre nell'altra mano tiene stretto l'uccello di fuoco)

Lupo grigio: Ebbene, principe Ivan! T' ho servito con grande fede e lealtà.
Eccoci nello stesso punto dove t'incontrai, stanco e disperato, la prima volta. Io t' ho riportato fin qui. Adesso hai tutto ciò che volevi: l'uccello di fuoco e il cavallo dalla criniera d'oro e, soprattutto, la principessa Elena la Bella. Andate, e siate felici. Io, il Lupo grigio, non sono più tuo servo!
(gira e se ne va)

FINE


trascrizione teatrale della classe a T.P. 2^G della Scuola Media "N. Ricciotti" - Frosinone - Anno scolastico 1992-93 -
coordinatore Prof. A.Cardamone

a.cardamone@email.it

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