LE ANIME DEGLI ALBERI
L'ALBERO IDEALE.
di Micaela Sapienza

ITCG R. Pandini - S. Angelo Lodigiano (LO)

Personaggi:
Noemi,
Elisa,
Elisa2,
Tiziana,
Sara,
Ramona,
Alice,
Jlenya,
Claudia,
Paolo,
Maria,
Maria Antonietta.


(inizio spettacolo, discesa dalle scale, con i fiori in mano accesi)

RAMONA: “In Italia, durante la stagione estiva, bruciano centinaia di boschi”.
NOEMI: “Piromani e incendi devastano boschi in tutto il mondo”.
JLENYA: “L’inquinamento è in aumento”.
TIZIANA: “Il buco dell’Ozono si sta allargando”.
ALICE: “In Amazzonia ci sono strade d’asfalto”.
ELISA: “L’anidride carbonica è in aumento”.
SARA: “In Italia gli alberi sono in diminuzione”.
ELISA: “Nel 2000 sono bruciati 110 mila ettari di boschi”.
MARIA: “Ogni anno 14 milioni di ettari di foresta vengono eliminati”.
PAOLO: “La foresta Amazzonica si trasformerà in savana”.
MARIA ANTONIETTA: “Questo processo si compirà in Cinquant’anni”.
CLAUDIA: “E’ in aumento l’effetto serra”.

(Ci riuniamo in una parte dello spazio e solleviamo NOEMI).

NOEMI: “Sono stato in molte forme
Prima di conseguirne una congeniale.
Sono stato la stretta lama di una spada.
Sono stato una goccia nell’aria.
Sono stato una stella splendente.
Sono stato una parola in un libro.
Sono stato un libro in origine.
Sono stato la luce di una lanterna.
Sono stato un ponte per traversare 60 fiumi.
Ho viaggiato in forma di aquila.
Sono stato una barca sul mare.
Sono stato uno stratega in battaglia.
Sono stato i legacci delle fasce di un bimbo.
Sono stato una spada nella mano.
Sono stato uno scudo in battaglia.
Sono stato la corda di un’arpa incantata.
Sono stato un attizzatoio nel fuoco.
Sono stato un albero di una macchia.
Sono stato un albero e ho cominciato a respirare”.

TUTTI: “Sono stato un albero e ho cominciato a respirare”.

(Dopo aver messo giù NOEMI, andiamo a prendere i bastoni).

PAOLO: “Vidi le radici. Le mani tese che mi chiamavano. E la forza di quell’ordine mi attirò irresistibilmente. Penetrai nell’albero e lo percorsi come una lunga carezza di linfa e di vita, un dischiudersi di petali, un tremito di foglie. Sentii il ruvido involucro, la delicata architettura dei rami, e mi allungai nei meandri vegetali di questa nuova pelle, mi stiracchiai dopo tanto tempo, sciolsi le mie chiome, e mi affacciai verso il cielo azzurro attraversato da nuvole bianche per ascoltare gli uccelli che continuavano a cantare come prima. Cantai anch’io (avrei voluto danzare) e sopra il mio tronco apparvero zagare e, in tutti i miei rami, profumo di arance”.

(Dopo esserci messi in gruppo diciamo):

MARIA: “Ma sono arrivati gli uomini!”
NOEMI: “Sono arrivati gli uomini con le armi!”
RAMONA: “Sono arrivati gli uomini con i soldi!”
JLENYA: “Sono arrivati gli uomini con le corde!
ELISA: “Sono arrivati gli uomini con le reti!”
MARIA ANTOIETTA: “Sono arrivati gli uomini con le canoe!”
SARA: “Sono arrivati gli uomini in molti!”
TIZIANA: “Sono arrivati gli uomini con il fuoco!”
PAOLO: “Sono arrivati gli uomini in gruppo!”
ELISA: “Sono arrivati gli uomini con i soldi!”
ALICE: “Sono arrivati gli uomini con le asce!”

(Ci mettiamo in cerchio e lanciamo il bastone)

RAMONA: “Il mio albero vuole vivere! Perché lo volete abbattere?”
ALICE: “Il mio albero combatterà contro gli uomini se continueranno a sfruttarlo!”
TIZIANA: “Il mio albero combatte per non farvi vivere nell’inquinamento!”
SARA: “ Il mio albero è stufo di subire cattiverie!”
PAOLO: “IL mio albero è stufo di non riuscire a respirare!”
MARIA ANTOIETTA: “Il mio albero è stanco di non essere amato dagli uomini!”
JLENYA: “Il mio albero chiede tregua agli uomini!”
ELISA: “Il mio albero è stufo, stufissimo di combattere contro l’uomo!”
MARIA: “Il mio albero vuole essere abbracciato dal mondo!”
ELISA: “Il mio albero sta combattendo contro l’uomo per la sua libertà!”
NOEMI: il mio albero è stufo di essere distrutto dall’uomo per costruire ponti, barche, matite, carta, è stufo di essere distrutto!”.

(Dopo che NOEMI finisce la sua frase il gruppo si riunisce intorno a lei, e quando batte il bastone per terra, tutti si girano verso il pubblico e dicono):

TUTTI: “I nostri alberi sono stufi di essere perseguitati dall’uomo!”

(Da lì parte un sottofondo musicale mentre ognuno guarda la propria maschera che si trova sotto gli alberi; ci mettiamo la maschera e formiamo un semicerchio intorno agli alberi. Poi due alla volta incendiamo l’albero, ci riuniamo in centro e cominciamo a ridere. Dopo qualche risata MARIA ANTONIETTA):

MARIA ANTOIETTA: “Un albero ha bisogno di due cose: sostanza sotto terra e bellezza fuori. Sono creature concrete ma spinte da una forza di eleganza. Bellezza necessaria a loro è vento, luce, uccelli, grilli, formiche e un traguardo di stelle verso cui puntare la formula dei rami. La forza che negli alberi spinge linfa in alto è bellezza, perché solo la bellezza in natura contraddice la gravità”.

(Nel finale ci alziamo TUTTI e cominciamo a cantare. Cantando ci dirigiamo sparsi verso la cesta di vimini dove sono contenuti: chicchi di riso, ricci e foglie che simboleggiano la nuova semina; arrivati al cesto con le nostre maschere in mano, raccogliamo i semi e simuliamo una nuova semina).


FINE


Con la collaborazione di Micaela Sapienza, creatrice dello spettacolo.
Scenografia a cura di Noi attori e Pietro Chiarenza.

LE IMPRESSIONI DEGLI ATTORI:


RAMONA: “E’ stato uno spettacolo molto magico con un’atmosfera particolare”.
ALICE: “E’ stata un’esperienza costruttiva ed emozionante”.
TIZIANA: “Mi è piaciuto molto perché è stata un’esperienza diversa dalle solite”.
SARA: “Atmosfera magnifica, con persone straordinarie ed effetti speciali magici”.
NOEMI: “La preparazione durante il laboratorio è stata molto bella ed interessante, la costruzione dello spettacolo è stata faticosa ma molto divertente”.
ELISA: “E’ stata un’occasione per divertirsi e nello stesso tempo per costruire qualcosa insieme”.
ELISA: “All’inizio ero un po’ contraria ad esibirmi davanti ad un pubblico vero, ora mi sono ricreduta e penso che sia stata una cosa fantastica”.
JLENYA: “Mi sono aggiunta verso la fine del laboratorio, quindi la mia preparazione non è stata delle migliori ma l’esibizione ha dato buoni risultati”.
CLAUDIA: “Questo laboratorio mi è servito molto perché mi ha fatto capire le molte capacità che ci sono in me”.
MARIA: “Ho notato che mi è servito per aprirmi, cioè non aver più vergogna di esprimermi”.
PAOLO: “Il laboratorio mi è piaciuto molto. Non ho partecipato a tutte le lezioni, ma lo spettacolo finale mi ha fatto capire come sia importante collaborare tutti insieme”.
MARIA ANTONIETTA: “Anche se ero la più anziana del gruppo, lo spirito giovane che era in me mi ha fatto capire quanto sia importante collaborare con i giovani”.

Per realizzare questo spettacolo abbiamo dovuto realizzare:
Maschere
Fiori
Gonne

Le Maschere sono state ideate con materiale povero infatti abbiamo utilizzato per ogni maschera:
2 albumi d’uovo
6-7 garze
1 phon
La realizzazione è stata molto semplice, anche se siamo rimasti per circa 2 ore con la maschera sulla faccia e il phon che l’asciugava!!

Invece i fiori sono stati realizzati usando:
20 cartoncini (marroni)
20 stampi dei fiori di Loto
½ litro di acquaragia
1 litro di olio di lino cotto
20 lumini

e-mail:itcgpandi@libero.it

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