QUESTA GIACCA MI VA STRETTA

Armellin Andrea-Bortolotto Lisa-Collodel Eleonora-Furlan Michele-Perin Diego-Piai Pamela-con la collaborazione di Gerardo Emanuele

Personaggi:
Achille Bianchetti
Margherita
Elisa
Laura
Michele
Italo
Mario
Toni
Carla
Il Direttore
Impiegata
Zio Osvaldo
Andrea
Alex
Lulu
Desireé


Scena prima


(Ambientazione: salotto di casa Bianchetti: divano, tavolino con birre ed altro, per terra briciole, telefono sul tavolo, pianta.
Sul divano si trovano il padre e gli amici che gesticolano e commentano la partita stravaccati. La madre corre avanti e indietro per la scena agitata, cambiandosi di vestito e pulendo contemporaneamente
)

Mario: Ma te parei dogadori quei là!! Nianca boni de star in pie.
Italo: I vien pagadi miiiardi par nient. No i e boni nianca de distinguer na porta da n' altra. Chealtro terzin l'era tant meio e ie andati a cior sto qua che le proprio un molton .
Achille: E po lè l'arbitro che nol val na cicca. Ma porc… varda là el balon, staghe soto, cori imbranà. Dai dai che ormai le fatta…Nooo
Mario: Ma nooo! Varda ti se le mai possibie, i par bevesti. (cerca di versarsi un altro po' di birra che è finita). Ciò Chile le finìda la birra… dove ea to femena ? Com eo che la se ciama Magnolia, Genziana…
Achille: (rivolto agli amici) Mi no so cosa che la fae sta qua tut 'al dì. Quando che la serve no la è mai. (Gridando alla moglie) Ti femena portane da bever, sbrigate!
Margherita: (Urlando) Mi chiamo Margherita e non sono la tua serva! Arrangiati! È da stamattina che corro, mi sono alzata alle cinque per preparare il pranzo, poi in ufficio… nella pausa ho dovuto andare a pagare la bolletta del telefono, fare la spesa e passare alla scuola di Tuo figlio a parlare con il professore di matematica. Poi dopo l'ufficio, dal meccanico per pagare la revisione della Tua macchina. E la ricetta delle Tue pillole per l'ulcera, dove la mettiamo? Tre ore di fila dal medico! Poi vengo a casa: nessuno ha preparato la tavola, i letti da rifare, la biancheria da stendere...(Mentre parla e Achille annuisce senza ascoltarla, Margherita va in cucina e ritorna con le birre avvicinandosi al tavolino).E chi è che beve le birre qua dentro? Sempre finite. Si spende mezzo stipendio per i Tuoi vizi, potresti almeno andare Tu a comprartele… Ahhhh (Gridando) cosa sono tutte queste briciole, avevo appena finito di passare l'aspirapolvere…
(Achille e gli amici intanto la scansano, ruttano, spengono sigarette sulla pianta).Oh mio Dio mi sento male ( nessuno la bada mentre lei estrae un flacone di pillole ingoiandone alcune).

(Suona il telefono: in distanza si sente la voce di Elisa che entra in scena uscendo dall'altra parte del palcoscenico)

Elisa: È per me… è per me... Fermi! rispondo io… dalla camera…
(Entra intanto Laura euforica. )
Laura: (si dirige verso il padre) Ciao papà… come va la partita?
Achille: Spostate che te intriga!
(Laura si avvicina alla madre )
Laura: Ciao mamma! Come è andata oggi?
Margherita: Non parlarmene! (continua a spolverare) ci vorrebbe una giornata di 80 ore!…
Laura: Mamma sai che sono passata…
Margherita: (Assorta nei suoi pensieri) Ah, brava, sei passata a ritirare i capi in lavanderia?
Laura: (irritata) Ma mamma non ho fatto in tempo
Margherita: Non hai fatto in tempo? Sapessi quante cose ho fatto io in un'ora! Non ce la faccio più! Qui per voi non conto nulla, nessuno mi aiuta… anche tu… la tua camera sembra un immondezzaio: magliette ammucchiate ovunque, calzini sporchi sotto il letto… e poi non parliamo del bagno…
Laura: Ma mamma sono stata tanto impegnata per gli esami.
Margherita: Qui nessuno muove un dito…Metti che un giorno io stia male , queste pastiglie anti stress che sono costretta a prendere per sopravvivere prima o poi mi rovineranno il fegato.
Laura: Dai mamma non essere così tragica ! Adesso ascoltami, siediti un momento. Ora che ho superato gli esami voglio decidere seriamente della mia vita. Sai… vorrei avere una famiglia… dei figli… un marito… un compagno insomma, però vorrei anche realizzarmi… avere un lavoro che mi soddisfi.
Margherita: Si è giusto! Però devi stare attenta… guarda me. Anch'io lavoro e ho una famiglia, ma tutto il giorno non faccio che correre. Avevo vinto il concorso per "dirigente reparto progettazione", ma ho dovuto rinunciare… tuo padre pretende la cena alle 7.00 e io sarei rientrata alle 7.30 o più tardi.
Laura: Ma papà poteva arrangiarsi.
Margherita: Non è neanche capace di farsi un panino, figurarsi la cena!
Laura: Ma poteva capire!
Achille:: Tasè su che no se sente nient!… Ste femene che no e fa altro che ciacolar tut al di. Parecia la zena inveze! Che aven fan!
Margherita: (Rivolta alla figlia) Poteva avvisarmi almeno che li invitava a cena. Meglio che rimandiamo questo discorso ad un altro momento.
Achille e gli amici: (si alzano in piedi) GOOL!!
Mario: Dai… dai che ciamen Toni che el prepare i schei dea scomessa
Italo: Si… si cussì fen na bea bevesta.
Achille: (alzando la cornetta del telefono e tentando di fare il numero)…. Ma chi ea sta qua che parla? (Gridando in direzione della camera di Elisa) Eo mai possibie che te se ancora al telefono? E dopo credo che se paga tanti schei de boetta!!!! Metti zo subito che ho bisogno de teefonar… (rivolto agli amici) 'Ste tosete!
Elisa: (dalla camera) Ma papà mi hanno appena telefonato….ancora 5 minuti e poi metto giù…. Ti giuro, ti prego…devo dire una cosa importantissima…
Achille: Dai dai dai, non star far storie e metti zo!
Elisa: Uffa va bene papà!
Achille: Era ora! (fa il numero)……Toni son mi... ah me scusi …zerchee Toni…. Eo impegnà??? Come non le mai impegnà!?! (allontana la cornetta nauseato. Si sente la donna urlare dall'altro capo del telefono!!! Rivolto agli amici) le e tutte compagne ste femene…(dall'altro capo della cornetta risponde Toni)
A Toni finalmente! Era ora che te ciapesse in man el teefono! Atu vardà la partida!!! Tira fora i schei !!!! Anzi fen na roba: te ne paga na zena !!!!! ah vutu che vegnen da ti ades? Cusinea to femena?
Mario: (urlando nella cornetta) Basta che noa sie sempre tra i pie!!!
Achille: Bon, fatta! noialtri riven suito, fa conto che sen za par strada!!! (si alzano e se ne vanno).
Elisa: (entra furtivamente guardandosi in giro per vedere che non ci sia nessuno; si avvicina al telefono e compone il numero.)
Manu sei sempre tu? Scusa sai, ma c'era mio papà che rompeva... Non posso mai telefonare in pace! Cosa mi stavi dicendo di Leonardo Di Caprio? (entra nel frattempo il fratello Michele con un panino e una coca-cola in mano. Sta ascoltando il walkman; quando vede la sorella al telefono se lo toglie e da questo momento imiterà la sorella!) A me non piace più… In una foto che ho trovato nell'ultimo numero di "Top girls"… Come?…si, si quello di giugno…ah non ce l'hai? Te lo porto domani… Dicevo che in quella foto sembra ingrassato e si vede anche un …brufolo!!! Si forse è l'effetto delle luci e del trucco…in ogni caso non mi piace più!…Hai visto invece su "Cioè" la foto di Ricky Martin…CHE FIGO!! Li supera tutti!!! Ha lo sguardo di NEK, i capelli di quel ragazzo di 5^F…. si, dai, hai capito benissimo!… quello che ti piace…(sfogliando l'album)… Ho attaccato delle nuove foto sul mio album… ne ho trovate di stupende…. Te le farò vedere la prima volta che vieni a casa mia… quando non c'è quello stupido di mio fratelloA proposito (abbassa la voce con tono confidenziale) ti devo confidare un segreto…… sono sicura che questa volta è amore vero (con aria sognante) ! Non faccio altro che pensare a lui … anche la notte me lo sogno: ALEX…… un nome così romantico non l'ho mai sentito… ma non ALEX Del Piero, cosa hai capito?!? L'amico di mio fratello …

(Michele scoppia in una risata fragorosa e se ne va. Intanto entra la ragazza più grande che controlla impazientemente l'orologio perché attende l'imminente arrivo del fidanzato. Elisa mette giù la cornetta del telefono e si mette a sfogliare il suo album con aria sognante.
Suona il campanello
)

Laura: Questo è Andrea . Vado io .
Elisa: (Sbuffando) Ancora lo "sfigato" ! Non so cosa ci trovi in quello?! Non ha i muscoli , non ha gli occhi azzurri , non ha i capelli biondi , porta gli occhiali … e ha anche l'apparecchio !…Poi fa di quei discorsi…

(Entra Andrea e si spengono le luci)

Scena seconda



(Ambiente: L'ufficio di Margherita . Un tavolo , un computer , delle carte , delle sedie.
Personaggi: Margherita e Carla.
Le due donne stanno sorseggiando un caffè e chiacchierano. Margherita sta sfogliando carte , mentre Carla è seduta sulla scrivania
)

Carla: Mah sii, prenditela con calma! Per quale motivo ti agiti ? Fai come me: se non riesco a lavare i piatti , pazienza! Bisogna anche avere il tempo per se stessi! Andare magari dal parrucchiere …per esempio (scrutandola) quant'è che non ti fai il colore!? E poi quel taglio, dai, è ora che tu lo rinnovi!
Margherita: Cosa vuoi, non ho mai tempo! La casa, la famiglia, i figli, le preoccupazioni…
Carla: vuoi un consiglio? Lascia che ognuno si prenda le sue responsabilità!
Margherita: (con tono stanco) Parli tu, che non sei sposata e che sei libera di fare quello che vuoi! Vorrei essere io al tuo posto tuo!
Carla: (con un velo di tristezza) Non credere che poi sia tanto bello vivere da soli! Ci sono dei pro e dei contro. I figli, per esempio, possono dare delle soddisfazioni!
Margherita: (con tono deciso) Certo, come quando ti mandano a quel paese! La verità è che bisogna servirli in tutto e per tutto! Non parliamo poi del marito!
Carla: (sospirando) Il marito riempie la tua solitudine e poi chi ti scalda i piedi di notte, quando hai freddo?
Margherita: Figurati! Il mio non fa neanche quello!! È lui che a volte mi mette i piedi sullo stomaco per scaldarsi!
Carla: Sì, va bene, ma ci saranno anche uomini migliori, più disponibili, più comprensivi…
Margherita: Mah, io non ne conosco! A parte forse il fidanzato di mia figlia; non so se lui sia un'eccezione o tutti i ragazzi di oggi siano così!
Carla: Così come?
Margherita: Mia figlia si è appena diplomata. Mi diceva, proprio ieri sera che vuole fare carriera e anche avere una famiglia! Sembra che il suo fidanzato sia disposto ad appoggiarla! Basta che non siano solo buoni propositi e poi… col tempo… non diventi come mio marito.
Carla: In che senso è disposto ad aiutarla?
Margherita: Per esempio, dandole una mano in casa; poi anche a badare ai figli, se arriveranno! Speriamo!!! Figurati che mio marito, l'unica volta in vita sua che ha cambiato un pannolino , ha consumato un rotolo intero di nastro isolante, quello da elettricisti!!! (ride) Lui non ha nessuna considerazione del fidanzato di mia figlia, dice che è una persona senza spina dorsale, un buono a nulla, un uomo… senza palle!

(Entra in scena il direttore, uomo serio, apparentemente compreso nel suo ruolo di direttore. Si avvicina alle due donne palpeggiando Carla.)

Direttore: Ohh! Le mie segretarie preferite! Ci stiamo riposando eh? (Esce).
Margherita: Non so perché ti fai trattare in questo modo! Non sopporto che certi uomini, solo per il fatto di occupare una posizione di potere, pensino di avere tutte le donne ai loro piedi. Non gli interessa che una donna sia intelligente, brava nel suo lavoro… No, loro guardano solamente se ha un bel… fondoschiena!
Direttore: (Entra con un fascicolo in mano rivolgendosi a Carla, guardandola negli occhi in modo provocante). Scusa potresti fac-sarmi questo documento? Mi ispiri… tanti fax. (Fa per uscire poi si ferma fissandola) Ma porti il tanga oggi?!…Mi sembrava! (Esce).
Margherita: Ma come puoi non reagire?! Se lo avesse detto a me, gli avrei tirato questa scarpa! (Si guarda le scarpe accorgendosi di averle una di colore diverso dall'altra e dimostrandosi imbarazzata). Questa mattina ho fatto tutto in fretta.
Carla: Vedi, se tu curassi un po' di più il tuo aspetto fisico, il direttore si interesserebbe anche a te!
Margherita: Ma cosa vuoi che me ne importi di quel pallone gonfiato! Ho sentito dire che si è fatto tutte le segretarie del terzo piano. (abbassando la voce) ci ha provato persino con l'impiegata del "reparto acquisti", quella biondona che perde silicone dalla scollatura.
Carla: Si però il direttore non è poi tanto male. Anche se ha una certa età, è ancora affascinante: l'esperienza ha la sua importanza… è facile per te parlare! Hai un uomo su cui contare, una relazione sicura… (con tono sconsolato) …la libertà è bella, è vero… però… secondo te un uomo, magari il direttore…può innamorarsi di me…posso ancora piacere? Mi trovi affascinante? Non vedi che non ho neanche una ruga?
Margherita: Per forza, non sai che fare tutto il giorno! Appena esci da qui entri dall'estetista!!!
Direttore: (Rientrando rivolto a Carla) Zuccherino!!! Ho dimenticato di dirti che ho molti progetti per te, ne discuteremo stasera a casa mia a una cenetta…di lavoro.
Carla: (lusingata) Cenetta? Non so se posso, direttore, ma comunque vedrò di liberarmi da ogni… costrizione (levandosi la giacca). Come devo venire, in tenuta da LAVORO?
Direttore: Anche … come vuoi.

(Entra sculettando l'impiegata del reparto acquisti con in mano delle pratiche da firmare.)

Margherita: Ci sarebbero queste pratiche da firmare… le firma ora, oppure preferisce stasera… magari vengo io a casa sua…
Carla: Ma veramen…
Direttore: (Senza prestare attenzione a Carla) Ma certo, venga pure, l'aspetto a qualsiasi ora (la prende per la vita ed escono).
Margherita: Hai visto?!? E tu che quasi credevi che si fosse innamorato di te. Che schifo questi uomini…una vale l'altra!! Mio marito sarà quello che sarà però almeno non mi ha mai tradita, sono sicura che in fondo mi rispetta e crede nella famiglia.

(Si spengono le luci)

Scena terza


(Buio in sala. Salotto di casa Bianchetti. Si sentono rumori di baci. Si apre la luce sul divano dove sono seduti Andrea e Laura che si tengono la mano. Lui le da un bacio sulla guancia.
Entrano nel frattempo il fratello di Laura e Alex. Quando si accorgono dei due si fermano ad origliare gesticolando in maniera eloquente.
)

Andrea: Te l'ho detto tante volte e te lo ripeterò ancora: mi piace il tuo modo di essere, così deciso e determinato.
Laura: È strano sentire un ragazzo fare questi discorsi. Di solito gli uomini considerano le donne solo come simbolo del sesso, basta guardare anche la pubblicità per rendersene conto.
Andrea: Comunque è giusto fare le cose con calma: tu ti devi laureare ed io devo trovarmi un buon impiego, se vogliamo formare una famiglia solida. Ad essere sincero però, qualche volta ho un po' paura …(Un po' imbarazzato) … paura di non essere alla tua altezza, di tradire le tue aspettative… di essere condizionato da vecchi modelli.
Laura: Ma quali modelli?
Andrea: Quali?!? Quelli di tuo padre…di mio padre… di tutti gli uomini del passato, e forse ancora del futuro… A volte mi sento confuso, diviso tra due mondi, tra modelli diversi. Spero di avere il tuo aiuto…
(Alex e Michele scoppiano in una risata, mentre i fidanzati si abbracciano.)
Alex: Ma senti sti do paiazzi, una che non gliela da e l'altro che non ne approfitta…
Michele: Fosse la prima volta che li sento fare questi discorsi! Tutte le sere qua a tenersi la mano, a darsi bacetti: i consuma el divano par no concluder nient.
Alex: Saprei io cosa fare con tua sorella!
Michele: È lei che non ci starebbe.
Alex: Vedrai, vedrai che prima o poi anche lei passerà per le mie mani.

(Entra Elisa col walkman cantando sognante l'ultima canzone del momento. Si accorge di Alex e sospirando)
Elisa: Ciao Alex! (con voce sognante) Che figo, altro che i Take that!!!!

(Entra il padre da un'altra stanza in boxer e canottiera macchiata che mette in evidenza la pancia.)

Achille: Ah finalmente a casa, le tutta'ncò che lavore… e des che nessun me rompe pì e toe! E dopo i dis che le solche le femene che le lavora, tutte bae! Ades me sente do e me lede al zornal.
(Si accorge dei due sul divano.)
Achille: Ma ei sempre qua 'sti do?!? No ghen pose pì, me sente n'dove mi? Par tera?
Andrea: Mi scusi signor Bianchetti… ma penso che…
(Il padre lo interrompe)
Achille: Ti te pensa massa! No sta' pensar che te te rovina. Le femene le è 'na bruta raza, co e taca le è pedo de e thecche, tegnetee a la lontana se no le te mete soto. E ti te me par… soto (squadrandolo dall' alto al basso). Scolteme finche te se in temp!

(Entra Margherita con in mano un piumino per togliere la polvere)

Margherita: (in tono ironico) Per cortesia, Achille, potresti, sempre se non sei troppo stanco e se non hai altro da fare, darmi una mano a spostare l'armadio… sai, ogni tanto qualcuno, cioè IO, deve pur togliere tutte quelle ragnatele… non si può vivere nella sporcizia!
Achille: Ti te se maada al zervel! Sempre drio netar! …
Andrea: Signora, …se vuole… posso aiutarla io…
Achille: Vedetu che no te a capì un casso! Oe parlà par chi prima!?! Ti e femene TE HA DA METERLE SOTO… no iutarle! Aes te fae veder mi! (rivolto a Margherita) Vutu na man? Parla co to fìa (indica Laura) che l'è na femena e l'ha da imparar! I omeni quando che i ha lavorà e portà i schei a casa i ha fat quel che basta!
Andrea: Mi scusi Signor Bianchetti, anche sua moglie, mi pare, lavora… e in più deve badare alla casa e a tutto il resto… io penso che vivere in due significhi anche aiutarsi reciprocamente.
Achille: (con ira e gridando) Ma vara cossa che me tocca sentir! Setu un om almanco? (rivolto alla figlia) Te pareo un om sto qua? Scolteme mi: asseo perder!! (esce)
Margherita: Non preoccuparti di quello che dice: è cresciuto con questa mentalità e nessuno ormai gliela può più cambiare, ma tu sei diverso…

(Si chiudono le luci)


Scena quarta


(Tavolo del salotto con sedie e sfondo. Michele e Alex sono seduti con i piedi sul tavolo, davanti un panino con tanta maionese, wustel e birra. Si sente un sonoro rutto!)

Alex: Beh! Hai visto l'Alessandra che culetto che ha! Una favola! L'altro giorno l'ho ammirato proprio bene dal buco della serratura dello spogliatoio.
Michele: Preferisco il…. fondoschiena di quella cicciona della Nadia! E cosa mi dici della Veronica?
Alex: Ma quella là, se la sono passata tutti!! A me interessano i terreni incolti!!! (risata)
Michele: Ne esiste ancora qualcuno? Ma neanche suor Germana quella dell' asilo! Non fumare troppo che dopo qui puzza e mia madre rompe!
Alex: (Dopo una riflessione) … Ci sarebbe… per esempio… quella gnocca di tua sorella!
Michele: Guarda che mia sorella è proprio una suora e non come suor Germana!!
Alex: Sta tranquillo, saprei io come farle cambiare… religione!
Michele: La par fin vera! E come pensi di fare?
Alex: Mi basta avere l'occasione giusta: dovrei trovarmi da solo con lei! Però qua è un porto di mare: tua sorella tutta scema che mi guarda con quei occhi da pesce lesso, to mare che la volta via mata, to padre che quando gnanca te teo speta el te piomba in mudande… e manco mal che nol' riva senza!

(Squilla il telefono. Piomba la madre correndo con i bigodini in testa.)

Margherita: (Con tono ansioso) Pronto! chi è, chi parla? Come?
Voce registrata: Qui Centro Salvavita Brighelli, la informiamo che l'apparecchio installato dal signor Osvaldo Giacometti, è scattato circa 2 minuti e 23 secondi fa. Nel frattempo abbiamo avvertito il 101,102,103,104,105…

(Urlo di Margherita che esce dalla stanza, rientra con la valigia, e ci butta dentro vestiti e oggetti alla rinfusa vestendosi nel frattempo. Entra il marito e la guarda esterefatto. Tutti la guardano inebetiti.)

Achille: (Achille ad Alex e Michele) Ma vaea dove sta qua? (A Margherita) Vatu dove?
Margherita: (con voce disperata e le mani tra i capelli) Mio zio sta morendo! Devo andare… devo andare… starò via qualche giorno. M0i raccomando spegnete le luci, pulite per terra, avvertite l'ufficio, mangiate le carote già pronte in frigo (rivolta al marito) E LAVATI!! (Esce sbattendo la porta).
Achille: (piomba sul divano) Ohh.. benon! Ades se respira par qualche dì (si stende sul divano e si mette a dormire ).
Alex: (rivolto a Michel)e Ma chi è questo zio Osvaldo?
Michele: Ma dai! Te ne ho parlato ancora! È quello di 94 anni!
Alex: Ah! Lo scapolone!! Lui sì che si è sempre goduto la vita!
Michele: E lo fa anche adesso! Nonostante la vecchiaia, non ha mai voluto nessuno per casa; dice che vuole essere libero!
Alex: Che ci va a fare allora tua madre?
Michele: Si preoccupa per la sua salute. Ha fatto installare, a sua insaputa, un salvavita sul pavimento. Così, se lo zio cade per un improvviso malore, il salvavita scatta. Allora, Alex, domani sera andiamo al Pub che ci dovrebbe essere la nuova cameriera…
Alex: Se non c'è altro di meglio…
Achille: (aprendo gli occhi con finta noncuranza, fregandosi le mani furbescamente) Parcaso voialtri do, 'ndeo fora doman de sera?
Michele: Perché?
Achille: Cussì tant par saverlo, parchè siccome ho intenzion de andar fora anca mi, me porte drio le ciave… (ripensandoci) Ahh madona ma l'e anca a casa to soree che le romp… volee dir che le me pol verder! (rattristato)
(Entra Elisa in scena gridando)
Elisa: Mamma, mamma! Dove sei?
Achille: Cosa szighitu par nient! To mare no la è, se te vol, parla co mi!
Elisa: Ma volevo chiedere alla mamma se mi lascia andare al cinema domani sera con la Manu e se posso fermarmi a dormire da lei. Ti puoi fidare papy! Ha detto mia sorella che mi accompagna lei perché deve prendere il treno per andare dalla sua amica Giovanna.
Achille: Ciapea el treno? Vaea 'ndove ?
Elisa: Dalla sua amica che sta a 50 chilometri da qui.
Achille: Ma tornea a sera stesa? (ancora con espressione furba)
Elisa: Ma no, come vuoi che faccia?, non ci sono treni dopo una certa ora…
Achille: (tutto contento fregandosi le mani) Ah… benon benon! Emh… volevo dire… certamente cara andate…andate pure e divertitevi.
(Elisa esce, Achille si alza e si rivolge ad Alex e Michele mettendogli le mani sulle spalle.)
Achille: Bravi bravi fioi… 'nde fora… divertive fin che se in temp… avese mi a vostra età e le vostre energie (con occhio amiccante). E tornè pur tardi tanto no l'e to mare che a rompe, aveo sentì?! anca le do tose le stà fora ( fregandosi le mani verso il pubblico, intanto i due amici si guardano)
Alex: (guardando l'amico) Vabbeh!

(Buio in sala)

Scena quinta


(Tardo pomeriggio del giorno dopo.
Entra il padre con un vassoio con dei bicchieri e una bottiglia di vino
)

Achille: (si sta fregando le mani) Ades se divertimo! Prima ciame Italo, lu l'ha sempre bone idee! (compone dei numeri a caso) Aoh Italo situ ti? Mi scusi ho sbaiato numero. (Tra sé)
Chea femena: la me sconde sempre i ociai… Ah Italo situ ti?… finalmente! Ven la casa libera… te ricorditu de chel numeret …come qual?!, te me par insemenì! Chel numero de quea che la fea i masagi a domicilio (con tono eloquente e vogliso)… te me ha capì vero?! (pausa) Si, si, proprio quea . No, no vui el numero, teefonaghe ti e te ghe dise che se la e libera sta sera la vegne pur par qua co qualche so amiga… cussi mi, ti, Mario e Toni combinemo na bea seratina…Doven pareciar ben, bisognerà che me lave, che me cambie la camisa, che mete su calcosa de giust, magari… gressivo!!(facendo il gesto della tigre) Dighe a Mario che al vin ghe pense mì… che co le e cioche le masaia meio! (con fare eloquente) Si, si ghe pense mi al magnar, tire fora chea sopresa che ho scondest zo in cantina drio i butiglion de vin, parchè se no, qualchedun l'avaria za magnada… si,si bon, ciao, ve spete tuti ae nove. (Mette giù il telefono). Benon, fata anca questa!! Ades vae zo a cior la sopresa e dopo vae e tirar fora la maieta giusta par l'ocasion.

(Contento e saltellante esce dalla scena ridacchiando. Laura entra dalla parte opposta, si siede sul divano e legge una rivista. Entrano poco dopo anche Alex e Michele).

Michele: Andiamo o no al Pub, sono già le otto e venti!
Alex: Ma è proprio necessario andarci?, non c'è altro di meglio da fare? (accorgendosi di Laura) Non possiamo rimanere qua?
Michele: (rivolto a Laura) Non dovevi prendere il treno?
Laura: No, non vado più da Giovanna, c'è sciopero, ho accompagnato solo Elisa dalla sua amica!
Alex: Ohh, bene… se rimani a casa (dando una gomitata a Michele)…, se rimani a casa ti facciamo compagnia noi (Michele fa un gesto di stupore)… anzi io…perché Michele (dandogli uno spintone), ha un impegno… vero Michele!?
Michele: (imbarazzato) Si, si, ecco, il prof di fisica ci ha assegnato come compito per le vacanze di calcolare con il calibro l'area …(pensandoci) del motorino
Laura: (poco interessata) L'area del motorino? Di sera? E proprio sta sera? Perché?
Michele: Perché? (rivolto ad Alex)
Alex: Perché essendoci stasera il plenilunio, la particolare posizione della luna rende la carrozzeria piu misurabile.
Laura: Questa non l'ho mai sentita!!
Alex: Neanch'io…,cioè…, è una nuova teoria della fisica!! Vero Michele?
Michele: Sì sì!!
Alex: (Tira da parte Michele e gli sussurra) Questa è l'occasione buona per provarci con tua sorella, capito?!? Ho bisogno di "campo libero" quindi non dovrà esserci nessuno in casa. NESSUNO!!!
Michele: Ma fin dove vuoi arrivare??? Non avrai mica intenzione di…?!?
Alex: No, non preoccuparti. Quello sarà per la prossima volta! Ora ho solo intenzione di trascinarla ai miei piedi, poi, una volta che sarà mia le farò scoprire, IO cos'è un uomo!!!
Michele: (titubante) Va bene! Vacci piano, però, l'è sempre me sorea… comunque io non so niente!! (A voce alta) Ben allora io esco (Esce).
Laura: Ora vado a farmi una bella doccia e poi mi infilo a letto perché ho proprio bisogno di una bella dormita! (Esce sbadigliando)
Alex: (da solo) Devo preparare l'atmosfera (con aria ispirata), ci vorrebbe una bella coperta da mettere sul divano… Ahh è già qua… e c'è anche del vino (lo apre e lo versa) ma aspetta che lo assaggio… proprio buono! (Lo assaggia ripetutamente)aspetta che vado un pochino a guardare dal buco della serratura.
(Alex esce nella stessa direzione dalla quale è uscita Laura.
Entra il padre con un paio di pantaloni a zampa di elefante e la solita canottiera.
)
Achille: Porcassa chea miseria! Chea femena no ghe ne fa una de giusta!! Ho dovu rebaltar tut par zercar le braghe, chee del matrimonio. Le e un fia strete, forse… (Si gira e mostra una vistosa apertura sul sedere) le spusa anca da naftaina… ma co un fia de profumo te risolve tut… doveposeo eser!? (Esce e rientra con una maglietta della figlia addosso). Che la vae ben sta qua? Che la sie bastanza seski? La ho trovada in camera de me fia, la n'darà ben senz altro. (Si accorge della bottiglia di vino aperta) Son proprio insemenio! No me son gnanca acort de aver bevest un ioz (Prende il bicchiere e ne butta il contenuto nel vaso di fiori). Meio lavarlo, cussi vae anca a finir de pareciarme (Esce).
Alex: (rientrando e rivolto al pubblico) Che spettacolo!!!!!!!!!!!…(con voce mielata) Laura! dove sei? Ho bisogno di parlarti.
Laura: Sono sotto la doccia.
Alex: Benon, benon (tra sè) quanto ti manca?
Laura: Mi sto asciugando, arrivo subito.
(Alex sistema il divano valutando le varie possibilità. Entra Laura con l'accappatoio. Alex la guarda rapito)
Alex: Come sei sensuale con quell'accappatoio, ti dona veramente… (con occhio furbo).
Laura: Lo ho comprato al mercato ieri.
Alex: Su di te anche una cosa da mercato diventa uno sballo!! Vieni vicino a me (con voce mielosa buttandola sul divano) e fammi sentire quanto è morbido.
Laura: (scostandosi con aria sdegnata e con tono seccato) Ma non dovevi dirmi qualcosa?
Alex: SI'! Ti desidero follemente!! (La abbraccia)
Laura: Ma come ti permetti?! (gli molla uno schiaffone) Ma con chi pensi di avere a che fare? Non sono mica una di quelle ragazzine alle quali sei abituato!Tu e mio fratello non pensate ad altro che al sesso.
Alex: Perché, a cosa dovremmo pensare?
Laura: (con tono sarcastico) Collezionate conquiste con la stessa disinvoltura con cui esibite il vostro nuovo paio di Jeans!.
Alex: Ma mica tutte ci stanno!!
Laura: Per fortuna no. Ci sono ragazze che si fanno rispettare. Per quelli della vostra età è tutto un gioco, ma poi cosa vi resta alla fine? Niente.
Alex: Come niente? E lo chiami niente? Vuoi mettere il divertimento?
Laura: Non è così che si costruisce una relazione seria. Per un rapporto di coppia ci vogliono basi solide, è necessario mettersi continuamente in discussione.
Alex: E che cosa ci si guadagna?
Laura: Molto, anche se ci sono dei rischi. Per esempio di non essere capiti o peggio illusi o sfruttati!
Alex: Ma che scemenze stai dicendo? A forza di stare con quel salame sei diventata paranoica!
Laura: Vedi che non capisci niente! Sono sicura che molte di quelle ragazze che dici di aver conquistato, ora ti disprezzano.
Alex: Non è vero: tutti i ragazzi sono come me eppure le ragazze ci stanno.
Laura: Ti sembra, bisognerebbe vedere cosa pensano in realtà. E comunque quello che tu chiami salame è, invece, un ragazzo comprensivo, dolce, sempre pronto ad aiutarmi quando ne ho bisogno ed è… molto sensibile!
Alex: Probabilmente è gay…però ancora non l'ha capito!
Laura: È evidente che non tu non vuoi capire. È meglio che vada a vestirmi. (esce)
Alex: E io ti seguo… non si sa mai. Potresti aver bisogno di qualcuno che ti gratti la schiena! (segue Laura)
Laura: Pensavo di averti parlato chiaro prima!
Alex: Ma insomma, cosa ho detto di male? Tu sei una donna, ed io sono un uomo con i suoi istinti!
Laura: Ecco appunto: istinti!! Per fortuna che ad una certa età anche i maschi maturano…(esce)
Alex: (rivolto al pubblico) Mi sa che questa non ci sta… meglio che vada a casa a dormire così domani sono bello riposato e posso provarci con la Francesca.(esce)

(Suona il campanello e Achille va ad aprire entrano Toni, Mario e Italo. Toni ha una gamba ingessata)

Achille: Oh, Toni, hatu fat che a kea gamba?
Toni: Te a presente quea tedesca che te ho dita ke altro dì?!
Achille: Quaea?
Toni: Quea biondona che la abita 'n tel apartamento de fronte al meo.
Achille: Ah sììììììììììì. La Norvegese!
Toni: Par fartea curta: quealtro dì, par vardarla meio son cascà dal davanzal.
Mario: Fatu che 'des co 'na gamba ingesada?
Toni: No 'sta aveer pensieri che mi me 'range istess.
(I due amici lo aiutano a sedersi sul divano.)
Achille: Senteve, che mi intant vae a finir de pareciarme…(fa per uscire e poi si ferma) se sona el campanel N'de a verder voialtri (esce dalla scena mentre gli altri rimangono a confabulare tra loro)
Italo: me sa che stasera se divertimo proprio! Vedarè che tose! Se vien quee de a volta passada le ne straca tutti e tre!
Toni: Ostrega!! Le hatu trovade dove? Su Nitternet par caso?
Mario: Veditu che te se'gnorante ! Se dise Misternett.
Italo: ( Abbassando la voce) Ho trovà i indirissi su na rivista specializada E po mi vae a controllar sempre sul posto se le roba bona e… sta qua l'è proprio bona!
(Sistemano l'ambiente.)
Mario: Ma doveo che Achille mete le candee, qua bisogna far un poca de 'tmosfera… A eco qua quel che ghe vol. (tira fuori dei lumini da cimitero)
Toni: Meio meter anca un fia de musica… Vedemo cossa che ghe ne de bon… A ecco, ecco qua: (estrae un CD di Madonna) Questo el va ben! Vardè che posa!!
Mario: Veden! Ma va là no te vede che l'e musica da CESA! l'e scrit anca: Madonna.

(Suona il campanello e Italo va ad aprire. Entrano due ragazze: Desireè e Lulù.)

Lulù: Bye, bye bocconcini, è qui la festa?
Mario: Come no, semo qua par farve la festa.
Lulù: Ah bene, bene, mi dispiace che ho potuto portare solo una amica si chiama Desireè. Le altre erano già tutte impegnate.
Toni: La va ben, la va ben (Squadrando Desireè dalla testa ai piedi). Faremo a turno, in fondo: Desireè la farà par tre!!!!
Italo: Meteve pure a loro agio… despogliatevi… ehm… volevo dire toglietevi pure i paletò.
Desireé: Ma sei tu ciccetto il padrone di casa?
Italo: No, è ancora dietro a apparecchiarsi.
Lulù: Ma cosa deve apparecchiare, casomai …( con fare ammiccante) sparecchiare!
Mario: Si, si basta ch'el se sbrighe che mi ormai no ghe a fae pì
Achille: (Entra con una pettinatura molto evidente e con aria sicura). Buona sera bambolone! Sono Achillone il vostro stallone!!
(Lulù e Desireè si avvicinano interessate.)
Lulù: oh!oh! Vediamo cosa sai fare!
Gli altri: (contemporaneamente) e noialtri chi semo? Magari sen meio de lu!
Desireé: Lo vedremo subito! Venite qui orsacchiottoni, pupazzoloni, che cominciamo subito!
Lulù: Vedrete che notte rovente!
Italo: Si, si bruciamo, bruciamo pure.

(Si abbassano le luci. Sottofondo musicale. Confusione e discussione generale, si vedono Margherita con lo zio che arrivano parlando)

Zio: Ti ho detto Margherita che non ci voglio venire a casa tua! Preferisco l'ospizio; lì almeno c'è qualche bella vecchiotta vogliosa!
Margherita: Ma come fai zio a vivere, così da solo?!
Zio: Macché solo! 24 ore su 24 sono collegato al satellite, e mi vedo: Playboy, Venus TV, X-hard
Margherita: Perversioni, ecco cosa sono! Sfido poi che ti senti male!
Zio:Macché male! Ti sei preoccupata per niente! Nella fretta di registrare una scena particolarmente…emozionante…ho fatto cadere per terra lo scatolone delle mie videocassette. Non so perché ma partita una sirena: a momenti mi faceva venire un infarto!
Margherita: Un infarto ti viene se continui così! Lo vuoi capire che non hai più l'età per le donnine nude ed altre porcherie del genere!? Hai bisogno di una vita sana! Di stare con una famiglia sana! I(entra in casa e vede il marito e gli amici in compagnia di Lulù e Desireè) Ma chi sono queste donnacce? (urlando esterefatta). (rivolta al marito) Con quello che faccio per te: tutto sulle mie spalle, la casa, i figli, il lavoro (entra Laura)
Laura: Mamma sei già tornata? Ma che sta succedendo? Oddio che schifo!!! Chi sono questa donne?
Margherita: Chiedilo a tuo padre che, in mia assenza, se la spassa.
Achille: (Imbarazzato) Mah…mah non è come tu pensi! Ehm… Queste … Signore erano venute…
Mario: (Intervenendo) A chiederci una fetta … di sopressa (impugnando la sopressa).
Laura: Ah si?? E come mai siete così conciati?? E perché ti sei messo la mia maglietta??
Achille: (imbarazzato) eh… l'è stat to mare che me l'ha messa in tea casea… te sa che non varde mai quel che mete…
Laura: E questi bicchieri?? E il vino??
Italo: Maahh stavamo brindando per farghe coraio a Tony, poreto, che 'l se ha rot la gamba.
Laura: La verità è che avete pensato di approfittare dell'assenza di mia madre.
Mario: Ma non facevamo niente di male!!!
Laura: Pensa che non ci sia niente di male nel prendersi certe libertà e a usare le donne o per passatempo o per sfruttarle?
Tony: Sfruttarle?!? Ma cosa stai dicendo???
Italo: le femene le ha proprio il zervel de na pita!!!
Laura: I soliti luoghi comuni! E' comodo pensare che le donne non abbiano cervello. Il punto è che dovete cominciarle a considerare.
Achille: Ma cosa situ drio dir?
Lulù: Guardi signorina che noi non possiamo stare qui ad ascoltare i suoi discorsi, abbiamo degli orari da rispettare! Siamo delle professioniste serie regolarmente iscritte all'albo. …
Desireè: e paghiamo anche le tasse!!!
Zio: Averlo saputo, sarei venuto anche prima!!!

(Confusione generale)

Margherita: (urlando)Uscite tutti: voglio parlare con mio marito… da sola (escono tutti, rimane solo Achille)
Achille: (imbarazzato)Ma te sa, no l'e stata colpa mea. L'ha organizà tut Tony, mi no savee gnent…
Margherita: Guarda Achille, ho sopportato tutto in questi anni di matrimonio perché avevo fiducia in te. Ho sacrificato anche la mia carriera. Solo ora mi accorgo di essere stata una stupida e di aver sprecato tante occasioni.
Achille: Centrei che sti discorsi ades? Fen finta che no sia suces nient, dai mo, vien qua!! Femo pace.
Margherita: Allora proprio non ci arrivi!! Ma ti rendi conto che hai distrutto qualcosa??
Achille: Ma mi no ho fat nient de mal!
Margherita: Guarda che nulla potrà più essere come prima… io me ne vado!
Achille: Come te te ne va? E chi eo che me fa da magnar? (con un fare sottomesso)
Margherita: Arrangiati! Ti arriverà la mia lettera dall'avvocato al più presto!

(Margherita esce , buio in sala.)

Scena sesta



(Cucina di casa Bianchetti. Achille con un grembiule indaffarato. Confusione e sporcizia ovunque. Del fumo esce dal forno.)

Achille: (Abbattuto aprendo il forno) Brusà… brusà tut da novo! E si che ho seguì la riceta e le istrusioni del forno… mica sono un cretino … ho fat l'ITIS! Lee che i fa le istrusioni che no se capise gnent, i scrive in tute le lingue, parfin in arabo e gnanca na riga in italian!! E po la lavatrice no la funziona… la me ha fat le mudande rosa!! Vara qua anca un bus sua camisa nova parchè el fero el scalda massa!. Mi no capiso chea femena… la podea almanco farle giustar tute ste machine prima de n'dar via! Ades mi fae che? I me fioi ie partidi co so mare e mi son qua da sol!! E nesun che pensa a mi! Me fa mal un braz e no so cossa far, che medesina oe da cior? (si avvicina ad un mobiletto che contiene i medicinali) Sempre senza ociai! Dunque vedemo…Ghe volaria 'na pomata… oh questa la me par giusta: "Emorroidon!". Sarà mejo che leze le struzion…"Spalmare una piccola quantità sulla zona interessata dopo averla accuratamente detersa (rimane perplesso)… cossa voara dir detersa? Ben, fen finta che sia detersa. (si spalma la pomata)
(Entrano nel frattempo Michele ed Elisa.)
Elisa: Papà, papà, siamo venuti a salutarti.
Michele: Cos'è questa puzza di bruciato? Papà hai deciso di dar fuoco alla casa? Vuoi morire asfissiato?
Achille: Magari!! Saria la roba pi giusta… a sto punto… dime ti se un pore cristian al pol viver senza na femena che 'l ghe porte almanco na bira!!!
Michele: Ma cos'è sta roba che ti stai mettendo sul braccio? Fammi leggere!"Pomata per il trattamento sintomatico delle emorroidi". Ma papà da quando in qua le emorroidi vengono sul braccio?
Achille: Da quando to mare no la fa pi i so mestieri!!! Vara qua che casin!
Michele: Beh, papà, bisogna ammettere che potevi anche trattarla meglio la mamma!
Achille: Ma cossa vutu par do… massaggi…
Michele: Eh chiamali massaggi quelli! Non è mica scema la mamma!
Achille: Forse te ha rason… ma par na volta… insomma… se pol anca capir. I omeni i ha certi istinti…baste non toccare i sentimenti…
Michele: Ringrazia le tue due amichette se adesso non c'è nessuno che ti porta la birra!
Elisa: (mettendosi a piangere) Insomma finitela con questi discorsi?! Io non ci capisco niente! La mamma piange e dice che il papà l'ha sempre sfruttata e che ora potrà finalmente realizzarsi; papà si lamenta che è solo, Laura è convinta che ha ragione la mamma e che le donne devono essere libere ed indipendenti… Tu Michele non fai altro che dire cavolate… Non so chi abbia ragione, so solo che non ho più la mia famiglia.
(Entrano Laura e Andrea)
Laura: Ciao papà sono venuta a prendere dei libri… (si accorge di Elisa) Ah Elisa, ci sei anche tu? Che c'è stai piangendo? Dai vieni di là con me, dimmi tutto, anche se ho fretta, devo tornare a studiare. (vanno in un'altra stanza).
Achille: Sempre che la studia sta qua… mai che la vegne a farme da magnar!
Andrea: (avvicinandosi ad Achille) Buongiorno signor Bianchetti. Come va?
Achille: Ma come vutu che la vae? No te vede come che son ciapà?! Ste femene co ghe ne un problema le scampa e le te asa impiantà.
Andrea: A cosa si riferisce?
Achille: Ma a tutto… tut l'e un problema… la vita la e un problema!
Andrea: Perché, che problemi ci sono?
Achille: Par esempio: no so usar el forno, la lavatrice, il ferro da stiro…
Andrea: Ma guardi che è semplicissimo…
Achille: Si… ma… me fiol qua, no me da mai 'na man!
Michele: Ma cosa vuoi che ne capisca io? Andrea è certo più bravo di me (in senso ironico)
Andrea: Infatti, sono bravissimo a fare da mangiare e mi stiro le camice meglio di mia madre.
Achille: E po no me sente ben… ho na miseria ados… forse ho qualche linea de febbre…
Andrea: Beh non si abbatta, si prenda un'aspirina!
Achille: Si ma no so se prima o dopo i pasti.
Andrea: Basta leggere le istruzioni!
Achille: Si ma no so… le lesea sempre me femena…e po me sente un vodo… 'na malinconia, 'na solitudine.
Andrea: Capisco… ma, se posso permettermi, se l'è anche cercata, non ha capito le esigenze di sua moglie.
Michele: Eh si, gliel'ho detto anch'io! Non doveva invitare quelle donnacce! E' stata proprio una…caduta di stile.
Achille: Si, si, ades lo capise anca mi! Che mona che son stat! Ma assarme solche par questo…(con tono abbattuto)
Andrea: Forse non è stato solo per questo. Non le sembra che ci possano essere altri motivi?
Achille: (pensandoci) Mah, a pensarghe ben… podariea anca esserghene…ma no me vien in mente ades… a dir la verità, mi no vee massa stima de ti, te me parea senza bae…ma ades te me fa n'altra impression. Te me par esperto de sicologia femminile…. ti cossa ditu: ghe podarie esser altri motivi?
Andrea: Certo che ci sono altri motivi, ho potuto rendermene conto anch'io in tutto questo tempo che ho frequentato questa casa. Lei non ha capito di aver condizionato sua moglie, di averle impedito di realizzarsi. Non si è mai accorto della sua stanchezza: casa, lavoro, figli, responsabilità…Cos'ha fatto per aiutarla?
Achille: Te ha rason… ho sbajà…ma se tornesse indio,l no so se saria stat bon de esser diverso e po adess, le massa tardi…
Andrea: Non sia così pessimista! Dimostri a sua moglie che può essere diverso!
Achille: Ti te 'a fa fazie! No savarie da che parte scumiziar!
Andrea: Guardi che non deve mica fare grandi cose: alle donne, in fondo basta dimostrare un po' di sensibilità, di comprensione, condividere le loro scelte…
Achille: Te parla come un libro stampato.
Andrea: Certo, ho letto anche dei libri, mi sono documentato… vuole la bibliografia? Per esempio: ha mai usato un po' di dolcezza con sua moglie? Ha provato a chiederle quali sono i suoi problemi? Le ha mai fatto la corte?
Achille: Sì, prima de sposarla! La spetee sempre fora da l'uficio… se 'ndea in pizzeria, a far un giro
Andrea: Sì, ma "dopo" il matrimonio?
Achille: Dopo, dopo, no ho pì vu temp!
Andrea: Male! Senta le mostro io come deve fare. Facciamo finta che lei sia sua moglie che torna stanca dal lavoro… io faccio la sua parte…
Achille: Cossa oe da far ?
Andrea: Su, entri dalla porta…con espressione stanca
(Cercando di interpretare)
Achille: E cossa oe da dir?
Andrea: Dica una cosa qualsiasi! Parli dell'ufficio, della casa, dei figli…
Achille: Mah…no savarie…ei problemi sti qua?
Andrea: Vede, dove sta il punto? Non vede neppure dove stanno i problemi e questo perché evidentemente ha lasciato da sola sua moglie a risolverli. Su avanti, si sforzi…
Achille: Va ben…eora vegne dentro
Andrea: Entri, entri
Achille: (facendo la voce della moglie)…Ciao Achille, sono stanca e…
Andrea: (precipitandosi) …Amore, tesoro, non preoccuparti, ci sono qua io! Dimmi pure, sfogati; vorresti un lavoro che ti soddisfa di più vero? Non c'è problema, fai pure le tue scelte che io sono pronto ad aiutarti. E non importa se tornerai tardi la sera, preparo io la cena, mi occupo io della spesa! Parlo io con gli insegnanti di Elisa, magari la seguo a fare i compiti
Achille: Ma veram…
Andrea: Vuoi che usciamo a cena? Ti piacerebbe fare un viaggio? Dai molliamo tutto e andiamo via qualche giorno!
Achille: Ma setu sicuro che 'sto sistema funzione, o se magneo solche na barca de schei?
Andrea: Funziona, funziona!
Achille: Sempre?
Andrea: (imbarazzato) …sempre…sì…penso di sì…
Achille: Penso…ma eora no te se sicuro!
Andrea: Mah, vede sig. Bianchetti, non è una cosa facile…anch'io non ho troppa esperienza…mi sforzo…a volte sono confuso… non capisco… quello che mi sembra chiaro, comunque, è che le donne non sono più quelle di una volta…Ora chiedono, pretendono dall'uomo maggiore presenza, disponibilità…rispetto, vogliono la loro indipendenza la parità…
Achille: L'e vero…no se pol pì negarghela…e noialtri ?…
Andrea: Noialtri… noialtri… (imbarazzato)
Achille: (Mettendogli una mano sulla spalla) No te par che noialtri omeni semo mesi … un fia mal'?
Andrea: Bisogna cambiare…
Achille: No te par che se le donne le segue le so opinioni, noialtri restemo… soli ?

(Musica UOMINI SOLI)

Michele: Un momento, un momento, non battete le mani! (Rivolgendosi al pubblico) Ma scusate: a voi piace questo finale? No, dico, a voi maschi piace questo finale? Meglio questo: tornate un po' indietro…

(Si sente il suono come nel riavvolgimento di un nastro. Gli attori mimano il tutto.)

Michele: Ecco da qui!
(Gli attori si fermano.)
Andrea: Certo, ho letto anche dei libri, mi sono documentato… vuole la bibliografia?
Michele: Ma che bibliografia? Un vero uomo non ha bisogno di documentarsi sui libri per trattare con le donne! Torna nella tua tana, topo di biblioteca… vai di là con mia sorella che a mio padre serve un "vero" esperto!
Achille: Asseme star che mi no so pì andove sbbatter la testa! (Batte la testa ripetutamente) voglio morire! Me cope col gas! Mette la testa nel forno ciapa carta e penna che te dette le me ultime volontà: Io: Bianchetti Achille lascio questo mondo crudele…
Michele: Papà, finisea! Il forno è elettrico!
Achille: No posse gnanca morir!
Michele: Ma dai che sei ancora nel fiore degli anni! Pensa a quello che puoi fare ancora!
Achille: Ma no, son massa vecio…
Michele: Ma è proprio adesso che un uomo acquista il suo fascino.
Achille: Fascino?
Michele: (prende uno specchio) Ma si, il capello brizzolato ti rende intellettuale!
Achille: Behh… in effetti…
Michele: Non trovi di assomigliare a Richard Gere? Innanzitutto devi avere uno stille diverso… (mentre parla il padre progressivamente si trasforma)…togliti quella faccia da cane bastonato e su con le spalle! La pancia, la pancia in dentro… e via quello stuzzicadenti…Meglio questa! (Gli allunga una gomma americana) Il portamento deve essere fiero, lo sguardo penetrante e tu sei l'uomo che tutte le donne desiderano!
Achille: (convincendosi) Siiiiii, le è tute mee!
Michele: E finiscila di parlare in dialetto! Sei un uomo di gran classe!
Achille: (ripetendoselo più volte) Sono un uomo di classe! (Schiocca le dita come Fonzie con musica in sottofondo, every body dance now).

(Entrano Margherita, Elisa, Laura, Carla con specchio, occhiali da sole, pettine, giacca in pelle.
Achille si veste. Entrano anche le massaggiatrici improvvisando una danza erotica
)

Achille: (urlando) Un momento! (silenzio assoluto) Però… anche questa giacca mi va stretta!!

F I N E

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