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Educazione linguistica Italiano come lingua seconda
Intercultura


L’orgine e lo sviluppo della scrittura cinese



Lingua: Italiana
Destinatari: Insegnanti, Formazione post diploma
Tipologia: Materiale per autoaggiornamento

Abstract:

L’orgine e lo sviluppo della scrittura cinese

La lingua Han e i suoi caratteri costituiscono la forma linguistica più utilizzata a livello mondiale. Infatti del miliardo e 300 milioni di abitanti delle 56 nazionalità del nostro paese, oltre il 90 per cento parla la lingua Han e si avvale dei suoi ideogrammi per la scrittura. Anche l’etnia Hui, la maggior parte dell’etnia Man, l’etnia She ed altre minoranze etniche del nostro paese parlano la lingua Han e ne utilizzano i caratteri. La lingua cinese costituisce una delle lingue più antiche del mondo, risalendo a 3 mila anni fa, in base alla datazione dei caratteri incisi sui gusci di tartaruga.

Attualmente, i caratteri più antichi nella lingua Han accessibili al pubblico sono proprio quelli incisi sui gusci di tartaruga scoperti negli anni  ’50 del secolo scorso dagli archeologi nella zona di Anyang, nella provincia dello Henan, Cina centrale.  Questi caratteri, incisi sui gusci di tartaruga o su ossa di animali, registrano principalmente le divinazioni della famiglia reale dell’epoca Shang, risalente al 16° secolo a.C, toccando anche altri aspetti della vita sociale del tempo, il che riflette fondamentalmente lo stato della lingua dell’epoca.

I caratteri cinesi non costituiscono un sistema alfabetico, ma una scrittura ideografica. La tendenza generale dei suoi tratti passa dalla complessità alla semplificazione. Dai più antichi caratteri sui gusci di tartaruga e dalle iscrizioni sui recipienti in bronzo al Zhuan Shu, scrittura sigillo e al Li Shu, scrittura ufficiale, fino alla definitiva codificazione, i trattati di ogni carattere si sono ridotti.

Il numero dei caratteri cinesi non è fisso. Il primo dizionario cinese chiamato “ Illustrazione dei caratteri”, composto durante il periodo degli Han orientali, nel 2° secolo d.C., comprende 9.353 caratteri. Il “Dizionario di Kang Xi”, compilato nel 18° secolo durante il periodo di Kang Xi della dinastia Qing, raccoglie 47.043 caratteri. Quelli contenuti nella nuova edizione del “ grande dizionario della lingua cinese”, sono in totale 56.000.

Dopo la fondazione nel 1949 della nuova Cina, il governo cinese ha sempre assegnato molta importanza alla riforma del cinese scritto cominciando negli anni ’50 la sua semplificazione. Nel 1964, la Cina ha imposto ufficialmente l’uso dei caratteri semplificati, per cui i caratteri attualmente in uso sono quelli semplificati.

Va sottolineato che nel lavoro e nella vita quotidiana, il numero dei caratteri di cui un cinese deve impadronirsi non sono così numerosi. Secondo le statistiche, i caratteri di uso comune sono 4.000-5.000. Assimilando 3.500 caratteri, un cinese può leggere il 90° per cento dei contenuti dei libri e delle pubblicazioni comuni.



http://it.chinabroadcast.cn/Panorama/Curiosita'/articoli/scrittura.htm



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