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Transdisciplinare
Intercultura
Campagna speciale sulla giornata internazionale della donna, 8 marzo 1998 ''Un fiore per le donne di Kabul''.

Lingua: Italiana
Destinatari: Alunni scuola media superiore, Formazione permanente
Tipologia: Materiale di studio

Abstract:

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Commissione nazionale per la parità
e le pari opportunità tra uomo e donna

 

Un fiore per le donne di Kabul

Appello

 

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che proclama solennemente il principio dell'uguaglianza dei diritti tra uomini e donne, avrà 50 anni nel 1998.

Con questa Dichiarazione le Nazioni Unite hanno dato l'avvio ad un percorso che ha riaffermato ed ulteriormente definito i diritti delle donne in numerosi strumenti internazionali.

In particolare la Dichiarazione di Vienna del 1993 afferma che i diritti delle donne sono parte inalienabile, integrante e indivisibile dei diritti umani. La Piattaforma di Pechino del 1995 ribadisce con forza che i diritti delle donne sono diritti umani universali e quindi nessun motivo di religione, cultura, tradizione può giustificare la loro violazione.

Ciò nonostante questo principio viene violato e calpestato tutti i giorni in Afghnistan. Da quando, nel settembre 1996, i Talibani si sono impadroniti di Kabul, le donne di ogni età, anche le bambine , sono vittime di un regime di segregazione instaurato per legge: non hanno diritto di esprimersi, di usufruire della stessa assistenza sanitaria degli uomini, di lavorare o di studiare. Costrette ad indossare il burqa e private di tutti i diritti fondamentali, diventano esseri invisibili, fantasmi che non esistono né hanno il diritto di scegliere. Si impedisce loro l'accesso senza discriminazioni anche agli aiuti umanitari, che spesso rappresentano il loro unico mezzo di sussistenza.

Siamo di fronte ad un problema morale, a una replica dell'apartheid basato sul sesso, che non ha niente a che vedere con la religione. Questa situazione esige una mobilitazione di tutti coloro che creodno nei principi di uguaglianza e libertà. Tutte le forme di oppressione e discriminazione contro le donne devono cessare immediatamente.

 

I sottoscritti chiedono all'Organizzazione delle Nazioni Unite, ai governi membri dell'ONU e alle organizzazioni internazionali di:

 non riconoscere il regime dei Talibani fintanto che saranno imposte nel Paese discriminazioni inaccettabili basate sul sesso;

 adoperarsi affinché l'aiuto umanitario sia accessibile senza discriminazioni per tutte le donne afgane;

 fare pressione, direttamente o indirettamente, per garantire che in Afghanistan sia rispettata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e siano garantiti, in particolare, i diritti delle donne.

Le donne afgane sono il simbolo della discriminazione, della oppressione e della violenza che le donne di tanti Paesi subiscono. "Un fiore per le donne di Kabul" vuole essere un'espressione di solidarietà ed un messaggio di speranza per tutte le donne del mondo.



http://www.fpcgil.it/donne/donnapp.htm



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