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SCHEDA RISORSA
Transdisciplinare
Intercultura
Arte
Euromed Heritage Il dialogo e la comprensione reciproca non sono dei processi astratti, non sono solo preambolo e dichiarazione di impegno a trasformare il Mediterraneo in un’area di pace, stabilità e prosperità condivisa. Il Dialogo diventa reale quando passa attraverso le persone, gli scambi culturali,le istituzioni e la società civile.
Lingua:
Italiana
Destinatari:
Alunni scuola media superiore, Formazione permanente, Alunni scuola media inferiore
Tipologia:
Programmazione, Progetto, Curriculum
Recensione:
EUROPA E MEDITERRANEO: CON EUROMED HERITAGE INSIEME PER LA CULTURA
Il dialogo tra le culture, una delle maggiori sfide del momento,
passa per il patrimonio comune del Mediterraneo, come il programma Euromed
Heritage
L’importanza fondamentale del dialogo fra le culture oggi è sotto
gli occhi di tutti. Gli avvenimenti degli ultimi anni, dall’11 settembre,
all’attentato dell’11 marzo a Madrid, all’ira suscitata dalle vignette su
Maometto pubblicate da giornali danesi e francesi, ci hanno reso consapevoli
della sua importanza. Ma il dialogo e la comprensione reciproca non sono dei
processi astratti, non sono solo preambolo della Dichiarazione di Barcellona, in
cui l’Europa già nel 1995, si rendeva conto della necessità di ritrovare un
dialogo e dichiarava il suo impegno a trasformare il Mediterraneo in un’area di
pace, stabilità e prosperità condivisa.
Il Dialogo diventa reale quando passa attraverso le persone, le
istituzioni e la società civile, quando passa attraverso le università e gli
scambi culturali, grazie al quale gli studenti di un paese possono conoscere la
realtà degli altri paesi. E’ per questo che MEDA (lo strumento finanziario
dell’Unione Europea a favore dei paesi mediterranei) è fondamentale sia nella
dimensione bilaterale (UE – Paese Mediterraneo) ma a maggior ragione in quella
regionale in quanto facilità l’interazione tra gli stessi Paesi Mediterranei. Il
Mediterraneo può diventare una zona privilegiata di dialogo, e può farlo al
meglio partendo dalle sue origini, rivalutando e riscoprendo insieme il suo
immensamente ricco patrimonio culturale comune.
Oggi, per intensificare questo dialogo uno degli strumenti messi a
disposizione dalla UE è il programma Euromed Heritage, che ha unito 400 partners dei 25 paesi dell’Unione
Europea e i dieci paesi MEDA (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano,
Marocco, Siria, Autorità Palestinese, Tunisia e Turchia). E’ una rete unica di
università, musei, enti pubblici, associazioni culturali, organizzazioni non
governative che lavorano insieme, superano gli estremismi e le roccaforti
culturali e si scambiano esperienze e informazioni. Sono coinvolte 87 città da
Aix en Provence, Albacete, Alessandria d’Egitto, Algeri, Amman, per finire con
Valdemossa, la Valletta e Venezia.
Euromed Heritage il
programma europeo del valore totale di 57 milioni di Euro (di cui 17 milioni
nella fase precedente, 1998-2002) mira a rafforzare la capacità dei paesi
mediterranei a gestire e sviluppare il proprio patrimonio culturale, è oggi
coordinato da Roma presso l’Istituto per il Catalogo e la Documentazione del
Ministero dei Beni e le Attività Culturali, che conferma così la sua vocazione
euro-mediterranea, attraverso un’Unità di gestione e di supporto del programma
(RMSU).
L’affidamento dalla Commissione Europea è un riconoscimento alla
politica di dialogo che l’Italia ha sempre sostenuto, appoggiando la Conferenza
di Barcellona del 1995, dove al patrimonio culturale venne riconosciuta la
caratteristica di essere un concreto campo d’azione per il rafforzamento della
dimensione sociale, culturale e umana del Partenariato Euro-Mediterraneo. Il
Ministero dei Beni e delle attività culturali partecipa così agli obiettivi più
ampi del Processo di Barcellona per un’accresciuta cooperazione regionale, e per
il rafforzamento della dimensione regionale dei programmi finanziati da
MEDA.
Delta, Prodecom, Filières Innovantes, Navigation du Savoir,
Mediterranean Voices, Medimuses, Temper, Patrimoines Partagés, Ikonos, Unimed
Cultural Heritage, Defence Systems, Discover
Islamic Art, Defence Systems on the Mediterranean Coasts, Rehabimed, Byzantium
Early Islam e Qantara sono i 16 progetti che fanno parte della seconda e della
terza fase de programma e affrontano tutti i campi della cultura mediterranea,
dall’architettura alla musica, dall’uso degli arsenali all’artigianato, dai
prodotti tipici alla preistoria, dai mosaici alle fortezze, dall’arte islamica
al recupero dei palazzi del XIX secolo.
« Adotta il patrimonio mediterraneo », nuova iniziativa di Euromed
Heritage
Adotta il patrimonio mediterraneo è un’iniziativa innovatrice del programma Euromed
Heritage per favorire i contatti tra i promotori culturali del patrimonio
mediterraneo a rischio e gli investitori internazionali interessati a
finanziarne, per esempio, il restauro, la conservazione o la
valorizzazione.
Non si tratta dunque di un finanziamento europeo diretto ma di
una iniziativa che promuove il partenariato tra il pubblico e il privato,
consapevole del contributo strategico che il patrimonio culturale può offrire
allo sviluppo economico e sociale di un paese.
Gli elementi del patrimonio culturale oggetto dell’adozione devono
essere situati in uno dei paesi mediterranei partner (Algeria, Egitto,
Giordania, Israele, Libano, Marocco, Autorità Palestinese, Siria, Tunisia e
Turchia). Inoltre, per questa prima edizione, potrà essere ammesso a candidatura
solo il patrimonio tangibile:
monumenti, edifici e città storiche, siti archeologici, paesaggi culturali, ma
anche sculture, dipinti, oggetti d’arte, manoscritti o strumenti di musica
antica. L’iniziativa è gestita dall’Unità regionale di gestione e supporto
(RMSU) del programma Euromed Heritage.
Per maggiori informazioni : www.euromedheritage.net/adopt, E-mail
: adopt@euromedheritage.net
Seconda edizione del
Premio di giornalismo Euromed Heritage
Il Premio di giornalismo Euromed Heritage è un concorso
internazionale di giornalismo nel settore della conservazione e della promozione
del patrimonio culturale. Il concorso è riservato ai giornalisti, provenienti
dalla EU o dai partner mediterranei. Il premio è organizzato dalla Commissione
Europea, per il tramite dell’unità di gestione e di supporto regionale (RMSU)
del programma Euromed Heritage, e l’ICCD – Istituto Centrale per il Catalogo e
la Documentazione, istituto del Ministero per i beni e le attività culturali. Il
premio si svolge in collaborazione con l’UNESCO, la Federazione Internazionale
dei Giornalisti e il suo ufficio europeo a Bruxelles, l'Associazione della
stampa estera in Italia e con la partecipazione speciale di AnsaMed.
Vincitori della prima edizione, nel 2005 sono stati: per i paesi
partner mediterranei Dalia Chams (Egitto) con l’articolo “L’ancestrale verve des
Baramkas”, Al Ahram Hebdo
27/04/2005 e per i paesi membri della UE
Olivier Bouisson (Francia) con l’articolo “Péril en la demeure” (Pericolo nella dimora), La Revue
d’Egypte, maggio 2005. Una Menzione
speciale della giuria è andata a Yair Qedar (Israele) con l’ articolo “The time
that stands” (Il tempo immobile)
per la rivista israeliana
Masa Acher, maggio 2005. Mentre il premio speciale AnsaMed è stato
consegnato a Abdeimadjid
Benhoubane (Algeria) per l’articolo “Virée dans la Casbah – entre
ruine et restauration” ( Dimessi
dalla Casbah – tra rovina e restauro),
Le Jour d’Algérie 23/2/2005. I giornalisti interessati ai temi culturali
sono invitati a partecipare alla seconda edizione del premio (scadenza 31 marzo
2006).
Regolamento su www.euromedheritage.net/award
www.euromedheritage.net
http://www.euromedheritage.net/
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