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Siamo per la pace e la giustizia

Milano 12 marzo 2003



Siamo per la democrazia e l'autonomia, la libertà,
per una politica estera democratica

Siamo per la solidarietà, la diversità,
perché si ponga fine al razzismo,
per la pace, la sostenibilità.
Siamo contro la distruzione di risorse ambientali e biodiversità.

Siamo per la giustizia, contro le enormi diseguaglianze economiche e di potere,
le gerarchie sessuali e di genere.
E, di più, ci impegniamo a lavorare per la pace e per la giustizia.

Dal popolo della pace in movimento, una dichiarazione mondiale: approfondimenti.



A P P R O F O N D I M E N T I




La Carta Europea dei Diritti
Condividere un futuro di pace fondato su valori comuni.
Le iniziative della società civile e la Carta Europea dei Diritti.
 
Cittadini del mondo
Condividere e globalizzare i diritti, valorizzare le differenze.
 
Per tutti e tutte
Diritti Umani, dalla Dichiarazione all'azione: i soggetti, i riferimenti giuridici, le azioni positive e le pratiche di solidarietà.
 
La dichiarazione


Siamo per la pace e la giustizia



Siamo per la democrazia e l'autonomia. Non pensiamo che gli Stati uniti né alcun altro paese debbano ignorare la volontà popolare, né violare o indebolire il diritto internazionale cercando di ottenere voti nel Consiglio di sicurezza mediante l'intimidazione o la corruzione.

Siamo per l'internazionalismo. Ci opponiamo a che una qualunque nazione continui ad estendere nel mondo una rete di basi militari, che si allarga sempre più e continua a produrre un arsenale militare senza paragoni nel mondo.

Siamo per l'equità. Non pensiamo che gli Stati uniti né alcun altro paese debbano cercare di diventare un impero. Non pensiamo che gli Stati uniti debbano controllare il petrolio del Medio Oriente attraverso compagnie statunitensi né usarlo come arma per ottenere il controllo politico su altri paesi.

Siamo per la libertà. Ci opponiamo a regimi brutali in Iraq o in qualunque luogo, ma ci opponiamo anche alla nuova dottrina della "guerra preventiva", che garantisce la continuazione di un conflitto molto pericoloso, e che è la ragione per la quale gli Stati uniti sono giudicati come la peggiore minaccia alla pace in buona parte del mondo. Siamo per una politica estera democratica che appoggi l'opposizione popolare all'imperialismo, alla dittatura e al fondamentalismo politico in tutte le loro forme.

Siamo per la solidarietà. Siamo a favore della solidarietà con tutti i poveri e gli esclusi. Nonostante la massiccia disinformazione, a milioni si oppongono alla guerra ingiusta, illegale e immorale, e vogliamo aggiungere la nostra alla loro voce. Siamo con le autorità religiose e morali di tutto il mondo, con i lavoratori, e con l'enorme maggioranza dei paesi del mondo.

Siamo per la diversità. Siamo perché si ponga fine al razzismo contro i migranti e le persone di altro colore. Siamo per la fine della repressione, tanto nel nostro paese come negli altri. Siamo per la pace. Ci opponiamo a questa guerra e a tutte le condizioni, mentalità e istituzioni che provocano e nutrono la guerra e l'ingiustizia.

Siamo per la sostenibilità. Siamo contro la distruzione di boschi, suolo, acqua, risorse ambientali e biodiversità, che sono ciò da cui dipende la vita.

Siamo per la giustizia. Siamo contro le istituzioni economiche, politiche e culturali che promuovano una mentalità da corsa dei topi, le enormi diseguaglianze economiche e di potere, il dominio delle imprese multinazionali, l'ottenere profitti dalle fabbriche del sudore e del lavoro schiavizzato, le gerarchie sessuali e di genere.

Siamo per politiche che orientino il denaro che si impiega per le spese di guerra e militari verso la salute, l'educazione, la costruzione di case e la creazione di lavoro.

Siamo per un mondo le cui istituzioni politiche, economiche e sociali aumentino la solidarietà, promuovano l'eguaglianza, incrementino la partecipazione, celebrino la diversità e favoriscano una democrazia completa.

Siamo per la pace e la giustizia. E, di più, ci impegniamo a lavorare per la pace e per la giustizia.

Primi firmatari Ezequiel Adamovsky, Vittorio Agnoletto, Michael Albert, Tariq Ali, Patrick Bond, Leslie Cagan, Noam Chomsky, Bill Fletcher, Eduardo Galeano, Susan George, Marta Harnecker, Boris Kagarlitsky, Subcomandante Marcos, George Monbiot, Suren Moodlar, Hector Mondragon, Tanya Reinhart, Carola Reintjes, Arundhati Roy, Lydia Sargent, Howard Zinn.


http://www.carta.org/cantieri/FermiamoGuerra/030407pgdichiarazione.htm
 
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La fame del mondo: lo scacco del progresso. Le dimensioni del problema, le proposte della FAO e delle organizzazioni umanitatrie, gli impegni di civiltà per gli stati e per ciascuno.
 
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Raccolta di articoli e riferimenti bibliografici.
 
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Per un'economia di pace e di giustizia.
 
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Dei diritti delle donne e delle cittadine: dall'eguaglianza alla affermazione della differenza, la critica del femminismo, le conferenze internazionali della fine del '900 e altre tappe.
 
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