normaTTiva - guida alla normativa utile in ambito scolastico
Norme su:   
Homepage
La redazione
 
Ricerca
infoNORMA
 
Area amministrativa
spazio web   la lista
 
Modulistica
Invia un modulo
 
Iscriviti alla news
 
DIDAweb

  SCHEDA

Tipologia:Direttiva Ministeriale (MPI / MIUR)
Numero emissione:487
Data emissione:06/08/1997
Ente emittente:Ministero della Pubblica Istruzione
Oggetto:DIRETTIVA SULL'ORIENTAMENTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
Testo:VISTO il "Regolamento in materia di accessi all'istruzione universitaria e di connesse attività di orientamento" emanato in data 21 luglio e pubblicato sulla G.U. il 29 luglio 1997;

VISTO il documento "L'orientamento nelle scuole e nelle università", approvato dalla Commissione interministeriale di cui all'art. 4 della legge n. 168/89;

CONSIDERATO che l'orientamento costituisce - nella dimensione culturale ed economica dell'Unione europea - una fondamentale componente strutturale del processo formativo di ogni persona lungo tutto l'arco della vita, a partire dalla scuola dell'infanzia e che contribuisce in modo significativo allo sviluppo delle politiche attive del lavoro.;

RITENUTO necessario, sulla base di tali considerazioni, promuovere l'integrazione dei soggetti e delle risorse per realizzare interventi efficaci sul territorio,

EMANA LA SEGUENTE DIRETTIVA SULL'ORIENTAMENTO
DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI

ART. 1
Finalità

L'orientamento - quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado - costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola dell'infanzia.
Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, l'ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita, e partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile.

ART. 2
Azioni delle scuole

Ai fini di cui all'art. 1, nell'esercizio della loro autonomia, le scuole di ogni ordine e grado prevedono nel programma di istituto attività di orientamento che i consigli di classe inseriscono organicamente nei curricoli di studio, valorizzando il ruolo della didattica orientativa e della continuità educativa.
Nella progettazione e nella realizzazione delle predette attività - che sono affidate alla responsabilità educativa e didattica dei docenti - si indicano come particolarmente significative le seguenti azioni:

la realizzazione delle iniziative di orientamento all'interno delle attività curricolari;
la formazione iniziale e in servizio dei docenti sui temi dell'orientamento con riferimento all'organizzazione scolastica, alle abilità relazionali nel rapporto educativo, alla didattica orientativa e all'impiego delle tecnologie didattiche;
l'attribuzione di precise funzioni relative agli interventi da svolgere, con l'individuazione dei soggetti e delle loro responsabilità;
la raccolta e la diffusione delle informazioni alle famiglie e agli studenti, anche a sostegno delle loro autonome iniziative;
lo sviluppo di iniziative studio-lavoro, di esperienze nel campo sociale, della cultura e del volontariato;
lo sviluppo di iniziative di preparazione e di verifica della scelta degli studi universitari, con particolare riferimento alle preiscrizioni di cui all'art. 4 ;
lo svolgimento delle attività complementari di cui all'art. 1 comma 2 del D.P.R. n. 567/96, con la valorizzazione delle proposte eventualmente formulate dai comitati studenteschi;
la verifica dei risultati ottenuti con le attività di orientamento realizzate, attraverso la preventiva identificazione degli strumenti, dei mezzi e dei metodi di intervento da adottare.
Tali azioni vanno progettate sulla base della conoscenza delle caratteristiche delle studentesse e degli studenti, delle loro motivazioni, degli ambienti sociali in cui le scuole operano, ferma restando la tutela della riservatezza dei dati personali; esse vanno integrate con gli interventi mirati a prevenire la dispersione scolastica e a favorire il successo formativo.
Per rendere più efficaci gli interventi di orientamento, gli organi collegiali possono adottare articolazioni organizzative, quali dipartimenti disciplinari, gruppi di ricerca e commissioni di lavoro; i dirigenti scolastici promuovono lo sviluppo di rapporti interistituzionali con le università, gli enti locali e gli altri soggetti pubblici e privati interessati.

ART. 3
Orientamento alla scuola secondaria superiore

Per tutta la durata della scuola secondaria devono essere realizzate attività di orientamento, integrate con gli insegnamenti disciplinari e specifiche azioni, in funzione del passaggio dalla scuola media alla scuola superiore, quali:
a) curare la raccolta dei documenti di valutazione e del fascicolo personale dell'alunno di cui alla c.m. 339 del 16 novembre 1992 in modo funzionale all'orientamento;
b) favorire la comunicazione con le famiglie e gli studenti per far conoscere loro i diversi indirizzi della scuola secondaria di II° grado, riguardo a:

i profili culturali e professionali;
le principali caratteristiche dei piani di studio dell'indirizzo di studio che si intende scegliere e del tipo di impegno richiesto;
le offerte formative e le dotazioni delle strutture scolastiche;
c) stabilire una comunicazione efficace tra i docenti della scuola media e della scuola secondaria superiore, con particolare riferimento all'individuazione di elementi di continuità tra i due gradi di scuola secondaria.
Tali azioni devono essere intensificate soprattutto nei mesi antecedenti il termine di scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione alla scuola secondaria superiore.

ART. 4
Orientamento post secondario

Nell'ultimo ciclo della scuola secondaria superiore gli istituti realizzano specifiche attività per sostenere il processo di scelta degli studenti in funzione degli studi universitari, della qualificazione professionale o del lavoro.

Orientamento universitario

Per sostenere l'orientamento universitario degli studenti - in applicazione dell'art. 3 del "Regolamento in materia di accessi all'istruzione universitaria e di connesse attività di orientamento", adottato in data 21 luglio 1997 - le scuole, d'intesa con le università e nell'ambito delle iniziative di cui ai successivi artt. 5 e 6, assunte a livello regionale e provinciale, attuano le seguenti azioni:

a) studenti iscritti al penultimo anno della scuola secondaria superiore

E' necessario che gli istituti scolastici, con il sostegno dei provveditorati agli studi e in collaborazione con le università, realizzino a partire dal prossimo anno scolastico 1997/98, anche attraverso l'utilizzazione dell'orario pomeridiano, attività di preparazione alla scelta rivolte agli studenti del penultimo anno della scuola secondaria superiore, quali:
- incontri e tavole rotonde sulla necessità e sulle modalità di costruzione di un progetto personale e sulle possibilità offerte per proseguire gli studi o per trovare un lavoro;
- utilizzazione di test, soprattutto per sviluppare la consapevolezza delle capacità e degli interessi personali;
- attività didattiche mirate alla scoperta di possibili ambiti di interesse e delle "vocazioni" personali da parte degli studenti;
- diffusione di informazioni - in accordo con le università, enti locali o organismi rappresentativi del mondo del lavoro, dell'economia e delle professioni - su:

la tipologia degli studi universitari;
la formazione professionale post-diploma e il mercato del lavoro;
le concrete opportunità per il diritto allo studio;
le borse di studio e i programmi di mobilità degli studenti all'estero;
b) studenti iscritti all'ultimo anno della scuola secondaria superiore

Occorre che gli istituti scolastici e le facoltà universitarie - a partire dall'anno scolastico e accademico 1998/99 - dopo il momento della scelta e delle preiscrizioni, realizzino attività funzionali alla verifica della scelta effettuata dagli studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori, quali:
- la diffusione mirata di informazioni sulle caratteristiche dei corsi di laurea universitari, delle attività lavorative e delle strutture della formazione professionale post-diploma, in modo che gli studenti abbiano consapevolezza di ciò che hanno scelto e delle capacità necessarie per partecipare attivamente e con successo allo studio e al lavoro;
- la realizzazione di visite guidate presso università, imprese, enti locali ed organizzazioni pubbliche e private, per accrescere la conoscenza diretta dell'ambiente scelto;
- l'approfondimento di temi disciplinari, attraverso le attività didattiche, per la verifica degli interessi e delle motivazioni delle scelte effettuate;
- la realizzazione di incontri tra gruppi di studenti che hanno effettuato la stessa scelta o di colloqui individuali con docenti delle scuole secondarie superiori o delle università particolarmente preparati, per favorire la traduzione delle scelte nei progetti e nelle azioni necessarie per realizzarli.

Le attività di cui sopra sono ovviamente collegate alla presentazione delle domande di preiscrizione che, ai sensi dell'art. 3 del citato Regolamento sugli accessi, devono essere presentate entro il 30 novembre di ogni anno successivo al 1997; in fase di prima applicazione, il termine è fissato al 30 novembre 1998 per l'anno accademico 1999/2000.
Devono inoltre essere sollecitate e favorite tutte quelle iniziative che, di concerto con le università, possano incoraggiare e agevolare la verifica della scelta durante l'ultimo anno di corso, anche a partire dall'anno scolastico 1997/98 per l'anno accademico 1998/99.
Con successiva ordinanza - da emanarsi a norma dell'art. 3 del citato regolamento - sono definite le modalità di presentazione delle domande di preiscirzione alle università.

Orientamento alla formazione professionale ed al lavoro
Per sostenere l'orientamento degli studenti alla formazione professionale e al lavoro, le scuole secondarie superiori inseriscono nel programma di istituto azioni mirate a:

la conoscenza dei settori produttivi e delle figure professionali;
l'illustrazione delle offerte di qualificazione professionale e delle opportunità di lavoro;
l'acquisizione di ulteriori livelli di qualificazione professionale e di specializzazione, attraverso corsi post qualifica e post diploma;
l'acquisizione di competenze e di capacità imprenditoriali per lo sviluppo del lavoro autonomo;
l'organizzazione dei tirocini di orientamento previsti dalla legge 24 giugno 1997, n. 196, art. 18.
Per realizzare tali azioni, le scuole si collegano con le regioni, gli enti locali e i soggetti pubblici e privati interessati.

ART. 5
Le azioni a livello nazionale

Sulla base delle indicazioni formulate dall'osservatorio per la dispersione scolastica, previsto dalla legge 8 agosto 1994, n. 496, dal Comitato dei Ministri per le politiche formative connesse alle politiche del lavoro istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri con d.P.C.M. 18/11/96, dalla Commissione MURST - MPI, di cui all'art. 4 della legge n° 168/89, nonché degli obiettivi delle intese stipulate a livello nazionale, gli uffici centrali di questo ministero promuovono e sostengono l'attuazione di:

quadri normativi concertati con i soggetti istituzionali interessati;
piani di formazione e di ricerca destinati al personale scolastico, da realizzarsi preferibilmente in modo congiunto con gli operatori degli altri sistemi formativi;
progetti pilota per la promozione di innovazioni riguardanti la funzione orientativa delle discipline;
campagne informative per l'orientamento universitario, attraverso intese con il MURST, con particolare riferimento alle preiscrizioni;
scambi di esperienze tra le scuole, anche in via telematica e in ambito comunitario;
programmi - anche cofinanziati dall'Ue - per favorire l'alternanza studio-lavoro, anche attraverso tirocini di orientamento;
programmi di monitoraggio e valutazione.
ART. 6
Le azioni a livello regionale

I sovrintendenti scolastici, con la consulenza delle segreterie regionali degli ispettori tecnici e di intesa con i provveditori agli studi, organizzano periodiche conferenze di servizio con la partecipazione dei rappresentanti delle regioni, degli enti locali, delle università e degli enti di ricerca, del mondo del lavoro e della produzione, degli IRRSAE, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni professionali, con lo scopo di:

organizzare l'informazione sui servizi di orientamento presenti nel territorio, anche attraverso l'utilizzazione di reti telematiche e radiotelevisive;
assumere iniziative per favorire e sostenere lo sviluppo di reti regionali dei servizi per l'orientamento attraverso la stipula di intese e accordi tra le scuole ed i diversi soggetti interessati allo svolgimento di attività di orientamento;
promuovere azioni di ricerca e di formazione sull'orientamento;
concertare obiettivi generali e identificare strumenti e risorse per il monitoraggio e la valutazione dei relativi esiti.
Per quanto riguarda l'orientamento universitario, i sovrintendenti scolastici si collegano con gli organismi di rappresentanza e coordinamento del sistema universitario a livello regionale allo scopo di facilitare gli interventi di cui all'art. 4, con particolare riferimento alle preiscrizione alle università.

ART. 7
Le azioni a livello provinciale

I provveditori agli studi promuovono piani e programmi di intervento in tema di orientamento, sulla base delle iniziative concertate a livello regionale - con la consulenza dell'osservatorio per la dispersione scolastica, degli altri organismi già operanti a livello provinciale - e delle eventuali proposte formulate dalle consulte provinciali degli studenti.

A tale scopo, essi:

attivano gli osservatori di area di cui alla circolare ministeriale n. 257 del 9.8.1994, in modo che le scuole collaborino con i consigli scolastici distrettuali alla formulazione dei programmi relativi ai servizi territoriali di orientamento e alla definizione degli interventi di sostegno;
facilitano la diffusione di informazioni sull'orientamento attraverso gli sportelli informativi per gli studenti di cui all'art.6, comma 3, del D.P.R. n. 567/96;
favoriscono l'inserimento dell'orientamento come tema rilevante nei piani provinciali di aggiornamento e di formazione del personale docente e dirigente;
stipulano intese con le università e con gli enti locali per l'orientamento universitario, alla formazione professionale e al lavoro.
ART. 8
Strumenti per l'integrazione delle azioni

L'azione dei soggetti istituzionali competenti in materia di orientamento scolastico, universitario e professionale va concertata e progressivamente integrata attraverso l'adozione di idonei strumenti, che definiscano obiettivi comuni, risorse impiegate, tempi di realizzazione, modalità di monitoraggio e valutazione dei risultati, quali:

A) nella fase di programmazione:

le conferenze dei servizi;
gli accordi di programma;
la programmazione negoziata;
l'intesa di programma;
B) nella fase di gestione:

gli accordi organizzativi;
le convenzioni;
le associazioni, anche in forma consortile.
ART. 9
Risorse

Per lo svolgimento delle attività di cui alla presente direttiva possono essere utilizzate le seguenti risorse:

Finanziarie

fondi sui capitoli 1019 e 1121 (direttiva n. 70 del 29.1.1997);
fondi sui capitoli 1146, 1147, 1148 (direttiva n. 600 del 23.9.1996);
fondi per lo svolgimento delle iniziative complementari ed integrative di cui al D.P.R. n. 567/96;
fondi comunitari previsti nell'ambito dei programmi dell'Ue con particolare riferimento al programma operativo plurifondo;
fondi eventualmente messi a disposizione dalle regioni, dagli enti locali e da altri soggetti interessati;
Professionali

personale dirigente e docente in servizio presso le scuole di ogni ordine e grado
personale dirigente e docente utilizzato ai sensi dell'artt. 2 e 6 OM n. 749 del 16.12.1996;
personale docente utilizzato secondo le modalità indicate nel contratto collettivo decentrato nazionale concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. trasmesso con la circolare ministeriale 24 aprile 1997 n. 280, con particolare riferimento all'art. 2
Tecnologiche

Le azioni sull'orientamento possono avvalersi dei servizi offerti dalla Biblioteca di documentazione pedagogica di Firenze, dalla progressiva realizzazione del programma di sviluppo delle tecnologie didattiche e dei servizi di questo Ministero, nonché dal progetto Campus coordinato dalla Conferenza dei rettori delle università italiane in collaborazione con l'ENEA e dai programmi radiotelevisivi.




è una iniziativa DIDAweb