Rom : la protesta organizzata e tempisticamente perfetta di Rita Guma*
Qualcuno (lo stesso qualcuno delle immondizie campane date alle fiamme) sta cercando di dare di Napoli, citta' con una grande tradizione di accoglienza, un'immagine razzista.
Lo scopo e' chiaro, mentre la ragione e' che si e' trovato chi - la criminalita' organizzata - riesce a pilotare gruppetti di persone (ricordiamo peraltro che la Campania e' abitata da 6 milioni di persone e ogni volta vediamo da poche decine a qualche migliaio di contestatori) per proteste eclatanti che fino a ieri non avevano mai avuto luogo nonostante l'emergenza immondizia ci fosse da oltre 14 anni ed i campi Rom da sempre.
Non pare che dai politici - "scioccati" in modo bipartisan da affermazioni televisive su uno di loro e capaci di mandare a processo un magistrato che si era "occupato" delle malefatte della classe politica - siano altrettanto scandalizzati dalle violenze e dalle violazioni dei diritti di quegli esseri umani, violazioni molto piu' gravi delle semplici parole.
Per parte nostra ribadiamo che:
- la maggior parte dei Rom in Italia, ancorche' nomadi, sono Italiani figli di Italiani, quindi concittadini che hanno diritto all'applicazione della Costituzione come tutti noi
- la maggior parte dei Rom sono stanziali, cioe' non nomadi.
Molti, in alto (nelle Istituzioni) e nel mezzo (nei media) vogliono speculare sulla mancata conoscenza di questi dati basilari da parte della maggior parte della popolazione. O forse non li conoscono nemmeno loro. In entrambi casi la cosa e' grave.
Durante il precedente governo Berlusconi, il Consiglio d'Europa, responsabile dell'attuazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo che l'Italia ha sottoscritto (ma sappiamo che per alcuni le firme dei 'contratti' non valgono niente), ha rampognato l'Italia per la situazione giuridica e di vita dei Rom e dei Sinti, ma poco o nulla e' stato fatto anche dal governo successivo.
Sappiamo che alcuni Rom sono coinvolti in attivita' illecite (come molti Italiani), ma per la Costituzione ciascuno e' responsabile solo dei propri reati. Invece si sono registrati gia' al nord (ad es. Pavia) nella passata legislatura episodi vergognosi a danno di intere famiglie, bambini compresi. Ci sembrava di aver sentito parlare di civilta', a proposito dell'Italia, e di radici cristiane d'Europa...
Ricordiamo allora che il Papa (omaggiato da Fini durante il suo discorso di insediamento e blandito da vari politici sia a destra che a sinistra) ha detto oggi che "Non bisogna dimenticare che la famiglia, anche quella migrante e itinerante, costituisce la cellula originaria della società, da non distruggere, ma da difendere con coraggio e pazienza".
Molotov, aggressioni e clima di caccia alle streghe per giustificare provvedimenti 'forti' non sembrano andare in questa direzione.
* presidente Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus
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