Disoccupazione autoctona: Quando il miraggio di un lavoro s'infrange
L'Italia è uno dei paesi che si affaccia direttamente sul bacino del Mediterraneo ed è anche per questo un facile approdo per disperati alla ricerca di una vita migliore; barconi e gommoni pieni di stranieri si riversano sulle nostre coste abbattendo il numero di prenotazioni turistiche verso quelle aree e aumentando il disagio di chi ci vive.
Molto spesso un viaggio difficoltoso e la tristezza di famiglie lasciate nel luogo di provenienza non bastano a delimitare la tristezza di una realtà tuttaltro che rosea e promettente, il più delle volte,infatti, gli extracomunitari che arrivano in Italia non hanno nessuna prospettiva d'inserimento per mancanza di un tessuto economico che gli possa offrire un sostentamento adeguato.
L'Italia stessa è un nazione alla deriva, non cresce, la povertà autoctona avanza e con essa i problemi legati alla mancanza di un salario, ammortizzatori sociali e prospettive per un futuro; percentualisticamente la maggior parte dei giovani non possiede un lavoro e se lo ha è precario, i salari sono tra i più bassi d'Europa e non esiste un sussidio di disoccupazione che possa tamponare i periodi di chi, afflitto dai contratti a progetto, di tanto in tanto è disoccupato.
Inutile pertanto venire in Italia, non c'è nessun futuro lavorativo e d'inserimento qui. Inutile imbarcarsi per un posto che si rivelera' peggiore di quello da dove si proviene.
Antonella Zecchi antonella.zecchi@alice.it
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