20/12/2007 Inclusione sociale
FIRMATO ACCORDO ITALIA-ROMANIA CONTRO POVERTA' CITTADINI ROMENI E ROM
È stato firmato questa mattina a Bucarest dal Ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero e dal Ministro del Lavoro romeno Paul Pacuraru un accordo di collaborazione tra Italia e Romania per ridurre in entrambi i paesi la povertà e l’emarginazione sociale dei cittadini romeni, in particolare dei rom.
L'obiettivo e' l'innalzamento della qualità della vita dei romeni, rom inclusi, e il contenimento dei flussi migratori nel nostro paese. L'intesa prevede la realizzazione di progetti (anche congiunti) e l'utilizzo di fondi nazionali e comunitari. I progetti avranno carattere multidisciplinare e riguarderanno non solo il lavoro ma anche l'educazione e l'abitazione.
I due paesi si sono impegnati a reperire risorse in tal senso per programmi, innovativi e sperimentali, per l'integrazione sociale dei romeni che vivono in situazioni di emarginazione socio-economica e della comunità rom attualmente presenti in Italia e Romania. L'Italia metterà a disposizione della Romania le conoscenze finora raggiunte nonché lo scambio di buone prassi in materia di inclusione sociale. Sarà inoltre favorita nel nostro paese (come ha già cominciato a fare il governo romeno) l'informazione ai cittadini romeni, inclusi i rom, sulle opportunità di lavoro ed inclusione sociale che esistono nel loro paese di origine.
Vedi l'accordo (.pdf 62 Kb)
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DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA
IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA’ SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
ed
IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA FAMIGLIA E DELLE PARI OPPORTUNITA’ DELLA ROMANIA IN MATERIA DI PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE SOCIALE
Il Ministro della Solidarietà sociale della Repubblica Italiana ed il Ministro del Lavoro, della Famiglia e delle Pari Opportunità della Romania,
Volendo rafforzare la cooperazione bilaterale tra i due Ministeri nell'ambito delle rispettive competenze, avviando anche una concertazione regolare;
Viste le previsioni della Carta Sociale Europea (rivista)
Vista la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali del Consiglio d’Europa, ed in particolare l’art. 14 che prevede che il ''godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o di altro genere, l'origine nazionale o sociale, l'appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita o ogni altra condizione'';
Vista la raccomandazione n. 4/2005 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa che, nel quadro complessivo di sostegno alle politiche nazionali per la lotta alla povertà, raccomanda agli Stati Membri di impegnarsi per il miglioramento delle condizioni abitative di Rom e Camminanti presenti in Europa, rispettando il diritto dell’individuo a scegliere liberamente il proprio stile di vita, sedentario o nomade, ed a contrastare la creazione di ghetti e la segregazione della popolazione Rom dal resto della società;
Vista la raccomandazione n. 17/2001 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa sul miglioramento delle condizioni economiche ed occupazionali delle comunità Rom, Sinti e Camminanti presenti in Europa;
Vista la Direttiva 2000/43/CE del Consiglio, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica, nei campi dell’accesso all’occupazione, alla formazione ed all’orientamento, dell’affiliazione o attività in organizzazioni di lavoratori, della protezione sociale e dell’assistenza sanitaria, delle prestazioni sociali, dell’istruzione, dell’accesso ai beni e servizi, incluso l’alloggio;
Vista la decisione del Consiglio dei Ministri dell’OSCE n.3/03 per un Piano d’azione per migliorare la situazione dei Rom e dei Sinti nell’area dell’OSCE, che mira ''a potenziare le iniziative degli Stati partecipanti e delle competenti istituzioni e strutture dell’OSCE tese ad assicurare che le popolazioni Rom e Sinti siano in grado di svolgere a tutti gli effetti e in condizioni paritarie un ruolo nelle nostre società e ad eliminare la discriminazione nei loro confronti'';
Vista la Comunicazione della Commissione Europea al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni ''Una strategia quadro per la non discriminazione e le pari opportunità per tutti'' (COM 2005/224), che sottolinea la necessità per l’Unione allargata di definire un approccio coerente ed efficace volto a permettere l’integrazione sociale delle minoranze etniche e la loro piena partecipazione al mercato del lavoro;
Vista la lettera congiunta, datata 7 novembre 2007, firmata dal Presidente del Consiglio Romano Prodi e dal Primo Ministro Calin Popescu Tariceanu, al Presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso;
Viste le Conclusioni del Consiglio Europeo del 14 dicembre 2007 che, fra l’altro recitano: “Le politiche di inclusione attiva dovrebbero associare l’integrazione nei mercati del lavoro, la mobilità della popolazione attiva, la motivazione a cercare attivamente un’occupazione, un adeguato sostegno del reddito e servizi sociali di qualità, accessibili ed efficaci […] Il Consiglio europeo si rallegra dei risultati dell'Anno europeo delle pari opportunità per tutti e invita gli Stati membri a intensificare gli sforzi per prevenire e combattere le discriminazioni all'interno e all'esterno del mercato del lavoro. A tale proposito il Consiglio europeo, conscio della situazione molto particolare in cui versa la comunità Rom in tutta l'Unione, invita gli Stati membri e l'Unione stessa ad utilizzare tutti i mezzi per migliorarne l'inclusione.”
Considerata la numerosa presenza in Italia di cittadini romeni, anche Rom;
Volendo ulteriormente valorizzare la buona collaborazione esistente tra i due Paesi e i rapporti di amicizia e solidarietà tra i rispettivi Popoli;
Essendo consapevoli dei problemi creati dagli spostamenti massici di popolazione, che, per le modalità in cui avvengono e per il numero delle persone coinvolte, non possono essere gestiti in modo adeguato, e ritenendo necessario produrre tutti gli sforzi per la loro prevenzione;
Considerata la necessità di promuovere sia in Italia che in Romania politiche di integrazione sociale rivolte alle fasce di popolazione a rischio di particolare emarginazione socio-economica, incluse le comunità Rom in Romania e quelle attualmente presenti in Italia, e intese a combattere fenomeni di degrado sociale e di illegalità; e altresì di scambiare le buone pratiche realizzate nei due Paesi
Considerata l’opportunità di sfruttare appieno le potenzialità offerte dall’impiego dei Fondi strutturali comunitari, ed in particolare del Fondo Sociale Europeo, che prevede tra le sue priorità l’integrazione sociale delle persone svantaggiate e la lotta contro tutte le forme di discriminazione sul mercato del lavoro;
I due Ministri convengono su quanto segue:
Articolo 1
I due Ministri coopereranno attivamente, in Italia ed in Romania, nel quadro della lotta alla povertà ed all’emarginazione sociale dei cittadini romeni, inclusi i Rom.
Articolo 2
Nell’ambito della collaborazione bilaterale, i programmi che saranno avviati avranno lo scopo di raggiungere i seguenti obiettivi:
a. Sviluppare la collaborazione tra il Ministero della Solidarietà Sociale della Repubblica Italiana ed il Ministero del Lavoro, della Famiglia e delle Pari Opportunità della Romania, per promuovere competenze tecniche e amministrative dei funzionari incaricati di ideare, sviluppare e gestire i programmi in Romania in materia di inclusione sociale finanziabili in ambito comunitario;
b. Sostenere la realizzazione degli accordi presi dalle autorità locali dei due Paesi per lo scambio di buone prassi in materia di inclusione sociale, in particolare di cittadini romeni che vivono in situazione di emarginazione socio-economica e delle comunità Rom:
c. Sviluppare e realizzare nei due Paesi, anche con il reperimento di specifiche risorse nazionali e comunitarie, progetti – anche innovativi e sperimentali - di integrazione sociale di cittadini romeni che vivono in situazione di emarginazione socioeconomica e di comunità Rom attualmente presenti nei due Paesi;
d. Favorire, attraverso una migliore informazione dei cittadini romeni, inclusi quelli Rom, presenti in Italia, la conoscenza di opportunità di lavoro e di inclusione sociale in Romania;
Articolo 3
Per dare attuazione agli obiettivi di cui all’art.2, verra’ nominato un punto di contatto presso ciascun Ministero.
Firmata a Bucarest, il 20/12/ 2007
Il Ministro Il Ministro del Lavoro della Solidarieta’ Sociale della Famiglia e delle della Repubblica Italiana Pari Opportunita’ della Romania
Paolo Ferrero Paul Pacuraru
http://www.solidarietasociale.gov.it/NR/rdonlyres/EAC5DF0F-C023-4475-816C-1F15B92E2FBB/0/AccordoItaliaRomania_20dicembre2007.pdf
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