Una poesia di Ndjock Ngana
Ndjock Ngana è nato in Camerun nel 1952. Vive a Roma, dove lavora come operatore interculturale e dove è presidente dell’Associazione KEL’LAM Onlus. E' autore della raccolta di poesie Nhindo nero, Edizioni Anterem, 1994. Di seguito riportiamo il testo in italiano della poesia Prigione. Nel file multimediale l'autore legge Prigione in italiano e nella sua lingua di origine. Subito dopo aver letto la poesia, Teodoro ci ha detto che la parola "prigione" - mok in basaa - non esisteva in Camerun prima dell'arrivo degli occidentali. E' stata creata dalla radice oko, che significa "maledizione".
Vivere una sola vita in una sola città in un solo Paese in un solo universo vivere in un solo mondo è prigione.
Amare un solo amico, un solo padre, una sola madre, una sola famiglia amare una sola persona è prigione.
Conoscere una sola lingua, un solo lavoro, un solo costume, una sola civiltà conoscere una sola logica è prigione.
Avere un solo corpo, un solo pensiero, una sola conoscenza, una sola essenza avere un solo essere è prigione.
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Una pagina di poesie di Ndjock Ngana
Documento multimediale: Una poesia di Teodoro/Ndjock Ngana: Prigione
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