PENDA VIVRAI PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI E NELLE NOSTRE LOTTE
Il 30 dicembre ci ha lasciato Penda Kebe, nostra cara sorella senegalese che viveva a Brescia dal 1996, madre di 5 figli.
Penda si era data fuoco il 7 dicembre a Roma, durante la visita del presidente senegalese Wade, come atto estremo di protesta contro le autorità del suo paese, per denunciare le discriminazioni e i soprusi subiti; in particolare l'ultimo abuso di potere che l'aveva profondamente scossa e ferita emotivamente era avvenuto l'estate scorsa quando Penda era stata arrestata a Milano dalla polizia italiana all'interno del consolato senegalese, cioè in territorio non italiano. Penda aveva litigato con il console perché reclamava procedure più veloci e più trasparenti per il rilascio dei passaporti e delle carte consolari ai migranti senegalesi; il console stesso dopo la lite aveva chiamato i poliziotti, facendoli intervenire in territorio senegalese per picchiarla ed arrestarla. Anche a Roma, poco prima di darsi fuoco, Penda era stata bloccata e picchiata da alcuni sostenitori e guardie del corpo del presidente Wade nell’atrio dell’ Hotel dove alloggiava. Penda era parte integrante del movimento bresciano dei e delle migranti sempre presente, come protagonista, nelle lotte per i diritti e contro ogni forma di razzismo. Era una donna apprezzata ed amata dagli immigrati di ogni nazionalità e da tutti gli antirazzisti italiani. La ricordiamo per il suo coraggio, per la sua ostinazione e determinazione, ma anche per i suoi balli, per la sua allegria, per la capacità di esprimere e sostenere le proprie opinioni con passione. Perdiamo una sorella, un’amica e una compagna di lotta: lascerà un vuoto incolmabile.
Penda passerà da Brescia prima di tornare per sempre in Senegal. Per l’ultimo saluto ci troviamo lunedì 7 gennaio alle ore 19.30 al Residence Prealpino a Bovezzo - Brescia
Coordinamento immigrati Brescia
Le comunità migranti di Brescia e Provincia
fonte: felice mometti felmarg@tin.it
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