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Uno scatto di Kurt Tong |
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ROMA - La macchina fotografica come strumento di documentazione. Lo scatto che fissa un'umanità dolente, testimoniando brutture e sofferenze, scatenando emozioni forti, smuovendo la voglia di fare qualcosa. Sono queste le immagini che ogni anno partecipano al Premio internazionale di fotografia umanitaria Luis Valtuena, organizzato da "Medici del mondo Spagna" in memoria di cooperanti uccisi in Ruanda e Bosnia. Il Premio, arrivato all'ottava edizione, è andato quest'anno al britannico Kurt Tong per le serie "Sola", "Sotto la tavola" e "Solo nell'oscurità".
Al concorso hanno partecipato oltre 500 fotografie di 183 autori rappresentanti più di 25 Paesi: dall'Irlanda all'India, da Israele all'Argentina, dalla Polonia al Sudafrica, dagli Stati Uniti al Brasile. Il premio per il vincitore ammonta a 6.000 euro, quelli speciali sono di 1.500 euro e quelli minori di 750.
Oltre ad attribuire i riconoscimenti la giuria ha selezionato 20 immagini che saranno in mostra fino al 31 gennaio a Madrid.
Il premio ricorda Luis Valtuena, Flors Sirera, Manuel Madrazo e Mercedes Navarro, cooperanti di Medici del mondo assassinati in Ruanda e Bosnia durante operazioni umanitarie. Valtuena era fotografo di professione e in Spagna lavorava per l'agenzia Cover. Questo il motivo per cui il premio porta il suo nome.