Hortus conclusus: viaggio simbolico nell'Orto Medievale
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Il Giardino dello spirito


L'immagine del viaggio, del cammino ascetico dell'uomo medievale è una delle chiavi di lettura più appropriate per decifrare l'universo simbolico che caratterizza l'Orto medievale di Perugia, concepito secondo i canoni del mondo e della cultura medievale.
Racchiuso tra le mura del monastero benedettino della Chiesa di San Pietro, l'Orto Medievale non è solo un giardino storico dove gli alberi che lo popolano seguono una dimensione logica e cronologica degli avvenimenti, ma ogni elemento presente viene rivestito di un significato simbolico.
Il visitatore, infatti, intraprende fin dall'inizio un viaggio ideale attraverso le varie tipologie di piante presenti in questo "Giardino dello Spirito"; percorso che assume un significato più profondo che va al di là della semplice osservazione delle specie di piante presenti.


Un excursus storico sull'Orto Medievale


L'Orto Medievale ha una struttura atipica rispetto alla concezione corrente di giardino, ma tuttavia soddisfa sia le esigenze richieste ad uno spazio verde urbano come anche le esigenze culturali degli studiosi, degli appassionati di botanica e di storia. Nel caso specifico, l'impianto ha valenza di Orto monastico, ma sarebbe stato difficile immaginarlo diversamente poiché il Medioevo fu un'epoca storica ove la religiosità pervadeva la vita quotidiana e l'esperienza artistica. Storicamente l'Orto Medievale si rifà all'Hortus conclusus dei monasteri, un giardino circoscritto, limitato, chiuso entro una frontiera, che era soprattutto una rappresentazione miniaturizzata e simbolica del "Giardino dei Giardini", cioè del Paradiso terrestre. Nato dalle profonde esigenze culturali e religiose che caratterizzano l'uomo medievale, l'Orto si configura come il luogo concreto in cui l'uomo può trovare le risposte a quesiti esistenziali della vita quotidiana e a scoprire la relazione tra sé stesso, la Natura e Dio. L'Orto medievale rappresenta, in definitiva, lo strumento capace di esprimere l'esperienza umana nel campo del naturale attraverso un percorso di perfezionamento spirituale.


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A colloquio con il prof. Alessandro Menghini, ideatore dell'Orto medievale di Perugia



Quale è stato il motivo che lo ha spinto a creare un Orto Medievale? Quale è la sua funzione ed in quanto tempo è stato realizzato?
Il motivo per cui ho pensato di realizzare in questo contesto ambientale un Orto Medievale è stato quello di dare, anche alle persone che non sono esperte di botanica, la chiave di lettura di un giardino. E' stata quindi scelta la strada del simbolismo come espressione di una cultura antica. Il giardino è stato realizzato con aiuole strutturate in maniera simbolica, con piante scelte per il loro particolare significato e sistemate in maniera di originare a determinate figure che esprimono la tipica cultura medievale. Ci siamo orientati alla realizzazione di un giardino medievale perché legato all'Abbazia di San Pietro, Abbazia sorta prima dell'anno mille e dotata tradizionalmente di orto e giardino. Si è trattato pertanto di sfruttare spazi sufficientemente idonei e di ricreare qualche cosa di preesistente. Questo lavoro è stato portato a termine in sei mesi; l'inizio è del marzo 1996, l'inaugurazione risale a settembre dello stesso anno. L'impegno è stato notevole, ma anche l'interesse e la partecipazione di tutti quelli che vi hanno lavorato è stato molto forte. All'inaugurazione dell'Orto era presente tutto il corpo Accademico con le autorità regionali, provinciali, comunali ed una folta cittadinanza.

Che tipologie di piante sono presenti? Vi sono piante medicinali? Che significato è stato loro attribuito?
Le piante presenti nell'orto, ricche di leggende e di simbolismi, sono piante che l'uomo ha utilizzato nel corso della storia. Trattandosi di piante che crescono in un giardino adiacente ad una Abbazia Benedettina sono quasi tutte dotate di proprietà medicinali oppure piante comunque sfruttabili per scopi alimentari e tessili. E' risaputo che i monaci erano soliti sfruttare le proprietà terapeutiche delle piante che crescevano nell'orto per preparare "medicinali" da somministrare agli ammalati ricoverati in ospizi. Il significato che le piante medicinali avevano nel medioevo è del tutto particolare perché le piante con proprietà curative venivano viste come dono della Provvidenza divina ed assumevano il simbolismo della bontà di Dio. Va ricordato che nel medioevo non si conoscevano i principi attivi contenuti in determinate piante e pertanto osservando l'efficacia risolutiva che pozioni o decotti avevano su alcune malattie si era soliti attribuire a queste delle proprietà divine.

Nella creazione di questo Orto sono intervenuti esperti di storia Medievale?
Non è stato necessario perché è stato un qualcosa che ho progettato grazie alla mia passione ed al mio back-ground culturale. Il giardino non è stato realizzato secondo la classica concezione di uno storico medievale, ma è stato creato con le idee di una persona appassionata di storia e cultura medievale e niente più. Non è stata seguita una esposizione storica dei fatti. Il giardino è medievale in quanto è stato interpretato e realizzato secondo la mentalità dell'uomo medievale ed è evidente che vi sono elementi caratterizzanti e risalenti a quel periodo. Ad esempio la Porta Gotica era una delle porte della città. Era la porta di San Pietro, datata 1250, e costruita in pieno periodo medievale. Quando Perugia ebbe una grossa espansione urbanistica fu creata questa nuova cinta muraria che allargava il perimetro della città fino ad includere tutti i monasteri sub urbani compreso San Pietro.

Avendo ripercorso il viaggio ideale nella cultura medievale, quali Auctoritates rimandano ai simbolismi presenti nell'Orto? Come viene rappresentata la numerologia medievale nell'Orto?
Le Auctoritates presenti nell'orto sono tutte quelle che hanno dominato la cultura nel corso del Medioevo. Vi è Dante ed i grandi Padri della chiesa. Nel giardino si possono riscontrare le concezioni che queste Auctoritates avevano del mondo: una visione soprattutto teologica. L'influenza dantesca la si ritrova in una parte del giardino in cui vengono rappresentati i cieli di Dante secondo la visione del mondo medievale. La numerologia in questo contesto assume un ruolo rilevante in quanto i numeri si rivestono di un significato prettamente simbolico, assumendo delle proprietà soprannaturali fino a sfiorare addirittura la magia.





Per approfondire >>>


Un viaggio virtuale tra i simbolismi del "Giardino dello Spirito"


Hortus conclusus | Fase primitiva | Fase razionale | Hortus holeorum
Podium | Pomarium | Porta medievale | L'asse del mondo e il Giardino di pietra



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