Anche la Liguria finanzia corsi d'italiano per stranieri
di Valerio Refat GENOVA
- I corsi di lingua italiana per cittadini stranieri arrivano anche in Liguria. L’iniziativa è il risultato di un accordo siglato a Roma tra l’amministrazione regionale e il ministero del Lavoro. Per gli immigrati desiderosi di imparare l’italiano sono stati messi a disposizione circa 150mila euro, 122mila dei quali stanziati dal ministero.
Le lezioni, rivolte in particolare ai minori in età scolare e alle famiglie, prenderanno il via con l’inizio dell’anno scolastico 2006-2007. Prima la Regione effettuerà un’approfondita campagna di monitoraggio a livello locale per scoprire le situazioni più a rischio di emarginazione. Nei primi giorni del 2006, l’amministrazione presieduta da Claudio Burlando avvierà una serie di consultazioni con i comuni e le province a più alta presenza di immigrati per avere informazioni e suggerimenti utili alla riuscita del progetto. Inoltre è prevista per metà gennaio l’approvazione del nuovo disegno di legge regionale sull’immigrazione. Le sedi dei corsi e le quote di partecipazione individuali verranno comunicate solo in un secondo momento.
Secondo l’assessore regionale al Lavoro, Enrico Vesco, “l’apprendimento della lingua italiana faciliterà l’integrazione e l’effettivo inserimento sociale, scolastico e lavorativo degli stranieri, prevenendo l’insorgere di situazioni di disagio sociale, sia per gli immigrati che per le comunità di accoglienza”.
In base ai dati del dossier Caritas/Migrantes, la popolazione straniera in Liguria è cresciuta nel 2004 di quasi cinquemila unità rispetto all’anno precedente, passando da 67.858 cittadini a 72.521. Secondo la stessa fonte i minori, ai quali sono rivolti i corsi, rappresentano il 16,5 per cento del totale. I risultati scolastici degli studenti di origine straniera sono però decisamente inferiori a quelli ottenuti dai compagni italiani. Su questo ritardo pesano molto proprio quelle difficoltà linguistiche che l’iniziativa promossa dalla Regione Liguria tenterà di contrastare.
30 dicembre 2006
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