Il Parlamento Europeo sull'integrazione degli immigrati in Europa grazie alle scuole e a un insegnamento plurilingue
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Immigrazione: l'integrazione passa dall'apprendimento delle lingue

 

L'apprendimento della lingua del paese ospitante è una condizione essenziale per agevolare l'integrazione dei migranti, ma occorre anche garantire ai loro figli l'insegnamento della propria lingua materna. E' quanto afferma il Parlamento con l'adozione della relazione di Miguel PORTAS (GUE/NGL, PT) sull'integrazione degli immigrati grazie alle scuole e ad un insegnamento plurilingue. I deputati chiedono inoltre di adeguare i programmi comunitari a queste esigenze.

 


La relazione, adottata a larga maggioranza dal Parlamento, ritiene che i figli degli immigrati in età scolare abbiano diritto all'insegnamento pubblico, «a prescindere dallo statuto giuridico della propria famiglia» e che tale diritto «comprende l'apprendimento della lingua del paese ospitante». I deputati, peraltro, ritengono opportuno consentire loro l'accesso alla lingua materna e alla cultura del paese d'origine, «senza escludere un finanziamento pubblico in materia».

 

Nell'affermare che l'integrazione degli immigrati nella scuola non deve pregiudicare la promozione della lingua veicolare propria del sistema educativo (in particolare se è minoritaria) i deputati invitano gli Stati membri a promuovere negli istituti di insegnamento ai diversi livelli misure volte ad assicurare la diversità linguistica, «evitando di limitare alle lingue europee più parlate la scelta delle alternative alla lingua ufficiale».

 

La relazione si esprime poi a favore di sistemi d'istruzione che garantiscano agli alunni l'apprendimento precoce di due lingue, oltre alla lingua materna. La Commissione è poi sollecitata a rafforzare il sostegno alla formazione specifica di docenti, segnatamente provenienti dai paesi di origine degli immigrati, orientati a sviluppare metodi diversi d'integrazione mediante il multilinguismo (per esempio CLIL, la multialfabetizzazione o l'alfabetizzazione nella lingua materna). Nel contesto dei programmi Leonardo da Vinci, Gioventù e Socrate (azioni Comenius e Gruntvig), andrebbe poi introdotto l'insegnamento delle lingue materne degli immigrati.

 

Inoltre, dovrebbero essere sostenuti i progetti educativi che insegnino la lingua e la cultura del paese ospitante agli immigrati non ancora in età scolare e «costruiscano ponti di dialogo tra la cultura e la storia della regione in cui si inseriscono e la cultura e la storia delle comunità di immigrazione». La realizzazione di tale politica, per i deputati, passa anche dal patrocinio dell'Unione alla costituzione di una rete europea di scuole che, con metodi diversi, promuovono l'integrazione mediante il multilinguismo.


Alla Commissione, infine, è raccomandato di prevedere che le dotazioni di bilancio 2007-2013 includano il sostegno allo sviluppo di simili iniziative nell'ambito del programma trasversale "Life Long Learning".

 

Riferimento :
2005/10/13 08:30:00






Miguel PORTAS (GUE/NGL, PT)

Doc.: A6-0243/2005

Relazione sull'integrazione degli immigrati in Europa grazie alle scuole e a un insegnamento plurilingue

Procedura: Iniziativa

Dibattito: 12.10.2005

Votazione: 13.10.2005

 



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