Mediatori CIES - Le competenze di accesso al servizio
Condividi questo articolo


Chi è il Mediatore Linguistico Culturale


Il Mediatore Linguistico-Culturale è una nuova figura di professionista, con un buon livello culturale, parla diverse lingue e si comporta in base a principi deontologici. Straniero egli stesso, facilita l'inserimento dei cittadini stranieri nel contesto sociale italiano, esercitando la funzione di tramite tra i bisogni dei migranti e le risposte offerte dai servizi pubblici. E' un professionista che opera nel rispetto della neutralità, dell' equidistanza tra istituzione e utente, del segreto professionale. Provenendo dagli stessi paesi di origine dei migranti, i mediatori assicurano interventi non solo di interpretariato linguistico, ma anche di orientamento culturale. Per stabilire un vero dialogo fra utenti stranieri e operatori dei servizi, oltre alla traduzione delle parole, è necessaria una decodifica delle idee e dei comportamenti. Ogni lingua infatti veicola messaggi, valori e credenze che sono elementi costitutivi della comunicazione: la loro corretta interpretazione è alla base di un efficace dialogo


Le lingue della mediazione


Il servizio prevede una presenza, continuativa o su chiamata, nelle strutture a cui accedono i migranti e rende possibile il dialogo nelle 50 lingue di provenienza.



I mediatori parlano:
albanese, amarico, arabo, armeno, bengalese, berbero, bosniaco, bulgaro, ceco, cinese, cingalese, croato, curdo, dari, farsi, francese, georgiano, hindi, kinyaruanda, kirundi, krio, inglese, lingala, macedone, malinke, mandarino, more, pashto, persiano, polacco, portoghese, romanes, rumeno, russo, senegalese, serbo, slovacco, somalo, spagnolo, tagalog, tedesco, tenme, tigrino, turco, ucraino, urdu, yoruba, wolof.

Provengono da:
Afganistan, Albania, Algeria, Bangladesh, Brasile, Bulgaria, Burkina, Bosnia, Cile, Cina, Colombia, Congo, Costa Rica, Croazia, Etiopia, Filippine, Giordania, Guinea, Iran, Italia, Libano, Marocco, Mauritius, Messico, Nigeria, Pakistan, Perù, Polonia, Rep. Slovacca, Romania, Senegal, Sierra Leone, Sri Lanka, Somalia, Tunisia, Ucraina, Usa, Venezuela, Yugoslavia.

A chi è rivolto e dove si svolge il servizio


Il servizio è rivolto:



  • alle istituzioni che hanno rapporti con i migranti
  • ai cittadini stranieri che vi si rivolgono per tutte le loro esigenze e richieste.

 


I nostri mediatori sono formati per lavorare:



  • negli uffici stranieri della pubblica sicurezza
  • negli uffici per l'immigrazione e agli sportelli per il pubblico degli enti locali
  • nelle scuole di ogni ordine e grado
  • nel settore sanitario (ospedali, consultori,
  • ambulatori, pronto soccorso)
  • nei centri di accoglienza
  • nelle aziende e servizi commerciali che prevedono
  • a presenza degli stranieri
  • a fianco delle associazioni di volontariato che si occupano di stranieri

Come si svolge il servizio


Il servizio assicura, nelle strutture a cui accedono i migranti, la presenza di mediatori linguistico-culturali che rendono possibile il dialogo nelle diverse lingue.
In queste strutture, il servizio prevede:



  • la presenza programmata
  • la presenza saltuaria su chiamata telefonica
  • l'interpretariato telefonico attraverso un centralino che mette rapidamente in collegamento la struttura richiedente con il mediatore della lingua richiesta.

Come si accede al servizio


Si accede al servizio di mediazione linguistico-culturale tramite apposite convenzioni con il CIES. Gli enti pubblici e privati, le associazioni e le imprese interessate possono rivolgersi al CIES telefonando al numero 06.77264611


Le competenze di accesso al servizio


La professione del Mediatore Linguistico Culturale (MLC) richiede che si possiedano alcune caratteristiche specifiche quali:



  • un vissuto migratorio che permetta di stabilire l'empatia emotiva e culturale necessaria perché si costituisca la relazione nella comunicazione tra MLC, utente e operatore;
  • attitudine all'ascolto e capacità di immedesimazione nel punto di vista altrui;
  • livello di istruzione elevato: è necessario possedere almeno un titolo di scuola superiore;
  • una buona conoscenza della realtà italiana nel quale il MLC opera;
  • alte competenze linguistiche nella propria lingua madre sia scritta sia orale (conoscenza che può essere andata perduta se si è lasciato il proprio paese di origine da molto tempo), la lingua italiana a un buon livello oppure almeno una lingua veicolare.

Le persone interessate a partecipare alle selezioni per la formazione possono inviare il proprio curriculum vitae a:


CIES - Settore mediazione
Via Merulana, 198
00185 Roma


http://www.cies.it/mediazione_approfondimento.asp



Condividi questo articolo

in La formazione: L'identità mediata - Identità e autoctonia - La mediazione islamica - Il mediatore culturale - di Claudio TugnoliMarie Rose Moro - INTRODUZIONE ALLA CLINICA TRANSCULTURALELa diffusione dell'etnopsichiatria - <b>La questione del come far coesistere culture e saper-fare diversi e di quali forme e compiti dare a servizi sanitari e scuole in società multiculturali</b>Corso per Mediatori Internazionali di PaceMediatori CIES - Le competenze di accesso al servizioI giovani diventano mediatori culturali: corsi e master per dialogare con gli stranieriMediazione Culturale - Un corso rivolto agli operatori della scuola, della sanità e della pubblica amministrazione.COSA SI IMPARA AD INSEGNARE L’ITALIANO: Corso di formazione per insegnanti dei corsi di italiano per stranieriMaster di Primo livello in: 

Master di Primo livello in:  


Copyright © 2002-2011 DIDAweb - Tutti i diritti riservati