(Appunti per
un Corso di approfondimento multidisciplinare sul concetto di
Tempo - Liceo Classico Beccaria di Milano
- Lezioni di Filosofia, prof. Alberto Biuso biusoal@mclink.it)
NIETZSCHE:
Tempo e Amor Fati
- Agostino (Confessiones, XI, 14):
"Dunque, che cosè il tempo? Se nessuno me lo
chiede, lo so; se voglio, però, spiegarlo a chi me lo
chiede, allora non lo so più".
- Tempo fisico / Tempo psicologico.
Percezione e durata. Newton, Leibniz, Locke, Kant,
Bergson, Einstein.
- Nietzsche (1844-1900). "La natura
molto relativa di tutti i concetti di tempo" (Considerazioni
inattuali IV, § 4, p. 19).
- Tempo lineare / Tempo ciclico. Nessun
finalismo: né trascendente (cristianesimo) né immanente
(storicismo), assurdità e gratuità del divenire.
- Eterno Ritorno dellIdentico.
- Ipotesi fisico-scientifica
- Imperativo morale
- Ontologia della felicità: superare la
struttura edipica del tempo.
- Tempo e Volontà di potenza.
- "Che il tempo non possa camminare a
ritroso, questo è il suo rovello; "ciò che
fu" - così si chiama il macigno che la volontà non
può smuovere (
) Ma questo, soltanto questo, è la vendetta
stessa: lavversione della volontà contro il tempo
e il suo "così fu"" (CPZ II, Della
redenzione, p. 171).
- Metafora della porta carraia e del
serpente-pastore (CPZ III, La visione e lenigma,
p. 191)
- "Questo fu la vita? Ebbene,
ancora una volta!" (CPZ, Ivi).
- "Come non dovrei anelare
alleternità e al nuziale anello degli anelli,
-lanello del ritorno? (
) Perché ti amo,
Eternità!" (CPZ III, I sette sigilli, p.
281).
- "Una tale concezione provvisoria per
ottenere la forza massima è il fatalismo (ego-fatum),
forma estrema "eterno ritorno"" (Frammenti
postumi 1884, p. 270)
- "Io voglio continuare ad amare
soltanto ciò che è necessario! Amor fati sia il
mio ultimo amore!" (FP 1881-1882, p. 457).
- "La mia formula per la grandezza
delluomo è amor fati: non volere nulla di
diverso, né dietro né davanti a sé, per tutta
leternità" (Ecce homo, p.306)
- "Lo stato più alto che un filosofo
possa raggiungere è la posizione dionisiaca verso
lesistenza: la mia formula per ciò è amor fati
"
(FP 1888-1889, p.282)
- Dioniso vs il Crocifisso. La
benedizione greca dellesistenza nonostante la piena
consapevolezza del Male (Sofocle e luomo
magnifico/terribile: Antigone, vv. 421-423,
"Molte ha la vita forze / tremende; eppure più
delluomo nulla, /vedi, è tremendo"; le
Erinni; Mida e il saggio Sileno). Il piacere della vita
qui e ora, contro il sacrificio e la trascendenza. La
filosofia è benedizione. "La vita di conoscenza è
la vita che è felice nonostante la miseria del
mondo" (Wittgenstein).
HEIDEGGER: Il
Tempo e lEssere
- Martin Heidegger 1889-1976. Fenomenologia
(E.Husserl), ontologia, tecnica, linguaggio, ermeneutica.
- Essere e Tempo (Sein und Zeit)
1927, opera incompiuta. Analitica esistenziale e senso
dellessere. "Tuttavia il chiarimento della
costituzione dellessere dellEsserci resta
soltanto una via. Il fine è
lelaborazione del problema dellessere in
generale" (SZ, trad. P.Chiodi, Longanesi, § 83, p.
518).
- Lesserci delluomo è posto in
uno spazio-tempo concreto, soggettivo e comunitario.
Sentimenti, pensieri, passioni e comprensione prendono
vita e si esprimono nel linguaggio. La condizione umana
è caratterizzata dalla mortalità in quanto determinata
dal tempo. Di più: "lesserci, compreso
nella sua estrema possibilità dessere, è
il tempo stesso, e non è nel tempo"
(Il concetto di tempo, 1924, trad. F.Volpi,
Adelphi, p.40). Il tempo dellesserci umano è assai
diverso sia da quello oggettivo della natura e indagato
dalla fisica (notte e giorno, stagioni e anni, rotazione
e rivoluzione del pianeta, quarta dimensione della
materia per la relatività einsteiniana) sia dalla
percezione soggettiva della durata che produce il
trascorrere degli attimi come pura percezione
dellattesa.
- Il tempo delluomo è temporalità,
vale a dire "avvenire essente-stato presentante"
(SZ, § 65, p.392). Il presente come pura possibilità
che dà valore allattimo ma che nasce da ciò che
è stato e attende anche la propria fine la morte-
in quanto evento indeterminato e tuttavia certo, certo
eppure indeterminato. La temporalità, in altri termini,
è la possibilità sempre presente del morire.
- "Il finire proprio della morte non
significa affatto un essere alla fine dellesserci,
ma un esser-per-la-fine da parte di questo ente.
La morte è un modo di essere che lEsserci assume
da quando cè" (SZ, § 48, p.300) La morte
quindi non è un evento soltanto biologico -la pura
cessazione della vita- ma è ciò, che intessendo di sé
fin dallinizio lesserci delluomo, lo
rende intrinsecamente finito. Il senso del tempo è
quindi per luomo la propria radicale finitudine.
- In tal modo linterrogativo su cosa
sia il tempo si trasforma in quello su chi sia il
tempo. Il tempo è lessere umano nella sua
dipendenza-coappartenenza allessere di tutte le
cose. Il Tempo è lEssere.
- Conferenza del 1962: Zur Sache des
Denkens. "Lunità delle tre dimensioni
temporali riposa nel gioco del passare dalluna
allaltra (
) Il tempo autentico è
quadridimensionale" (trad. E.Mazzarella, Guida,
p.115).
- Conclusione di SZ (§ 83, p. 520):
"La costituzione ontologico-esistenziale della
totalità dellEsserci si fonda nella temporalità.
(
) Cè una via che conduca dal tempo
originario al senso dellessere? Il tempo si
rivela forse come lorizzonte dellessere?"