Per un Patto Educativo tra famiglia, scuola e servizi del territorio: mozione finale

Di Salvatore Nocera - Convegni - 14.11.2008

I 350 partecipanti agli Incontri di Studio dopo due giorni di intenso lavoro si sono riconosciuti nei seguenti principi valoriali, osservazioni e proposte che rispecchiano le sezioni degli Incontri:

1. “RIPRENDIAMOCI LA PEDAGOGIA”

La Pedagogia dei genitori ha ormai dimostrato che la riforma della scuola necessita dell’apporto attivo delle famiglie, oltre che degli studenti, degli insegnanti e dei dirigenti scolastici e degli altri operatori scolastici ed extrascolastici.

La recente proposta di legge finanziaria e la conseguente normativa sulla scuola ignorano totalmente i valori della pedagogia puntando solo a realizzare dei tagli alla spesa pubblica.

Chiediamo che il governo riveda le sue scelte puntando su scelte prioritarie della pedagogia e di una scuola inclusiva.

2. IL DISAGIO NELLA SCUOLA:QUALI METODI E STRATEGIE PER UN EFFICACE RAPPORTO EDUCATIVO?

Il processo di integrazione degli alunni con disabilità ha mostrato che una scuola inclusiva di qualità giova anche alla crescita di qualità di tutto il sistema di istruzione;.

Più recenti orientamenti normativi stanno riducendo risorse per l’integrazione degli alunni con disabilità e non accrescono quelle per tutti gli alunni creando disagio nelle scuole ed alle scuole che vogliono seriamente impegnarsi per la crescita generalizzata degli alunni svantaggiati;

Chiediamo che venga garantito il modello pedagogico didattico del tempo pieno, mantenendo i tempi di compresenza degli insegnanti ed assegnando risorse adeguate come ha già fatto ad esempio la legge della provincia autonoma di Trento n. 5 del 2007.

3. PEDAGOGIA E MEDICINA: UN DIALOGO INTORNO ALL’INTEGRAZIONE DELLE DIVERSITÀ

Viene sottolineata la necessità di un patto educativo tra famiglia scuola e sanità in cui accanto alla diagnosi funzionale sia dato rilievo alla presentazione dei genitori secondo la metodologia della Pedagogia dei genitori.

Gli studi e le esperienze illustrate durante il convegno hanno dimostrato la negatività di un approccio esclusivamente sanitarizzante ai problemi dell’educazione e dell’integrazione.

Chiediamo che in sede di applicazione dell’Intesa stato regioni del 20 marzo 2008 sull’accoglienza degli alunni con disabilità venga data immediata e concreta attuazione al principio ivi contenuto della descrizione da parte dei genitori dei bisogni educativi degli alunni con disabilità.

4. ENTI LOCALI, RETI EDUCATIVE E SOCIALI

Tutta la normativa sulla integrazione scolastica sino alla recente Intesa Stato Regioni del 20 marzo 2008 assegna un ruolo determinante agli accordi di programma regionali, provinciali, comunali e di piani di zona ai fini del coordinamento di tutti i servizi per il miglioramento della qualità della integrazione scolastica e l’eliminazione di sprechi.

Gli indiscriminati tagli alla spesa per la scuola pubblica e per gli enti locali crea seri ostacoli alla stipula di tali accordi ed al diritto allo studio di tutti gli alunni, specie di quelli residenti nei piccoli comuni e nelle zone di montagna.

Chiediamo che venga rilanciata la qualità della scuola attraverso la formazione iniziale obbligatoria ed in servizio di tutti i dirigenti ed i docenti nonché degli operatori socio-sanitari sulle problematiche della integrazione scolastica.

5. DIALOGO TRA FAMIGLIE E ISTITUZIONI

Gli Incontri di Studio hanno dimostrato la realizzabilità del patto educativo tra famiglie, scuola e servizi del territorio promosso dall’Ente locale fondato sul riconoscimento delle competenze educative dei genitori.

Non sempre questo dialogo è stato ed è realizzato.

Si chiede un incontro a livello di Ministero dell’Istruzione dell’Osservatorio sull’integrazione scolastica con la presenza della consulta delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro federazioni nazionali.

Si auspica la costituzione di analoghi organismi partecipativi a livello regionale, provinciale, comunale e di piani di zona. I Partecipanti agli Incontri di Studio “L’integrazione delle diverse abilità …” Cagliari, 7/8 novembre 2008

PROVINCIA DI CAGLIARI Presidenza Assessorato alle Politiche Sociali, Famiglia e Immigrazione Associazione “SPAZIOACCA” Servizio Pedagogico per la Famiglia e per la Scuola. Associazione Professionale “PROTEO FARE SAPERE”, “SOCIETÀ SARDA DI PEDAGOGIA”, Associazione delle Professioni Pedagogiche della Sardegna, Rivista “HANDICAP & SCUOLA”

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