Insegnante alle autonomie il comune non vuole pagare a un altro comune

Di Una nonna - Domande e risposte - 06.09.2009

Domanda

Sono una nonna con una nipotina di 21 mesi affetta da trisomia
13 sindrome di Patau, ipovedente etc.La NPI e tutto lo staff che segue la
piccola ha consigliato di iscriverla a un asilo nido idoneo seguita da un
insegnante alle autonomie. Nel comune di residenza non esiste purtroppo un
asilo nido quindi la bambina è stata iscritta in un altro comune, non ci
sono difficoltà per l'inserimento da parte dell'asilo stesso. LA DIFFICOLTA'
LA CREA IL COMUNE DI RESIDENZA IN QUANTO IL SINDACO DICE CHE NON HANNO SOLDI
E CHE NON CONOSCE LA PROCEDURA, TUTT'ALPIU' SONO DISPOSTI A DARE UN
CONTRIBUTO ALLA FAMIGLIA E SI BASA SUL VETO CHE HA POSTO L'ASSISTENTE
SOCIALE DELLA COMUNITA' MONTANA DOVE IL COMUNE HA FATTO PERVENIRE I
DOCUMENTI RELATIVI DELLA NOSTRA RICHIESTA.INTERPELLATA L'ASSISTENTE SOCIALE
MI HA RISPOSTO CHE LA BAMBINA NON HA I REQUISITI E PER QUESTO HA POSTO IL
VETO, LE ASPETTA DI DIRITTO L'INSEGNANTE QUANDO FREQUENTERA'LA SCUOLA
MATERNA E CHE NON SONO UN ENTE DI VOLONTARIATO E DI BENEFICENZA.!!!!!!!!
Io domando ma la legge 104 art. 12 non dice che al bambino da 0 a 3 anni
handicappato è garantito l'inserimento negli asili nido? Può un sindaco
rifiutarsi? a chi bisogna rivolgersi per sapere qualcosa in merito? Lo Stato
non dà ai Comuni dei soldi per queste situazioni?Mi potete aiutare?Preciso
che la distanza tra i due Comuni è solo di 20 Km. Il Comune di residenza è
LESEGNO e quello dell'asilo nido è Mondovì (Prov. Cuneo)stessa ASL n. 16.
Grazie, se cortesemente mi potete rispondere al più presto.

Risposta

Gli asili nido sono servizi comunali con funzioni socio - assistenziali ed educative che accolgono i bambini da 0 a 3 anni. La L. 1044 del 1971 che li istituisce, delega alle Regioni norme per la loro realizzazione e gestione avvertendo che essi devono "essere dotati di personale qualificato sufficiente e idoneo a garantire l'assistenza sanitaria e psicopedagogica del bambino" .

Nella normativa statale di riferimento e nelle prime leggi applicative a livello regionale non si prevedono disposizioni specifiche per l'accoglienza di bambini disabili. E' la Legge 104/92 che garantisce ai bambini handicappati l'inserimento negli asili - nido disponendo, inoltre, che gli Enti Locali possono provvedere all'adeguamento dell'organizzazione e del funzionamento e all'assegnazione di "personale docente specializzato e di operatori ed assistenti specializzati".

I bambini disabili, pertanto, hanno diritto ad essere accolti negli asili nido e a ricevere tutta l'assistenza possibile.

Che cosa fare in caso di rifiuto o di problemi relativi all'iscrizione o da parte dell'Ente locale del Comune di Residenza?
I genitori possono fare ricorso al TAR o al PRETORE  per un intervento di urgenza, ai sensi dell'
art.700 del Codice di Procedura Civile.
Ricordiamo inoltre che "l'esercizio del diritto all'educazione e all'Istruzione non può essere impedito dalla difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'Handicap" (Legge 104/92 Art. 12, comma 4)

cordiali saluti
R.A.B.

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