IV Convegno Internazionale: È VIETATO UCCIDERE LA MENTE DEI BAMBINI
La necessità di non medicalizzare il disagio
Certamente sull’infanzia gravano problemi importanti come la crisi delle agenzie di socializzazione,
la crisi della famiglia e, in particolare, della genitorialità, fenomeni di solitudine, difficoltà affettive
e relazionali, precocizzazione di molti comportamenti e significative modificazione degli stessiprocessi cognitivi. Per tutto questo, istituzioni come la famiglia e la scuola misura notendenziali
difficoltà a relazionarsi con questa reatà che caratterizza la condizione e l’esperienza infantile.
Spesso, per l’incapacità a cogliere adeguatamente le dinamiche di questa realtà, si leggono alcuni comportamenti come espressione diretta di modalità devianti o patologiche. Queste
semplificazioni annullano il peso del contesto sociale e delle problematiche connesse e riducono i problemi soggettivandoli, producendo, a volte, interventi drammatici e devastanti come la
progressiva medicalizzazione dei problemi stessi.
Un esempio basti: negli USA i bambini in terapia a base di psicofarmaci erano 150.000 nel 1970. Sono passati a 1 milione nel 1990, a 8 milioni del 2003 e a 11 milioni a fine del 2004, dando
documentazione del fatto che una buona parte dell’intera popolazione infantile posa soffrire di disturbi patologici del comportamento.
Si rende necessario, quindi, una adeguata riflessione sui processi e le dinamiche che rendono, oggi, possibili certi comportamenti, dolorosa la loro presenza nell’incapacità/possibilità delle
istituzioni preposte ad attivare competenze esplicative, relazionali e di progetto senza dover delegare a nessun altro risposte e soluzioni non solo improprie ma inadeguate e tali da portare a una
tendenziale cronicizzazione dei disagi, con una progressiva crisi e resa precaria dell’intero tessuto sociale. Ivano Spano
Albo d’onore: I Protagonisti
Il Centro Studi Calendoli, l’Associazione Amici di Emanuele Luzzati e il Comune di Montegrotto Terme intendono rendere omaggio al
grande artista Paolo Poli*, che si è dedicato anche allo spettacolo destinato ai ragazzi, con la consegna del sigillo della Città.
Ingresso libero con iscrizione. Si consiglia di dare adesione al più presto,inviando e-mail a: convegno2008@teatroragazzi.com
indicando: nome, cognome, indirizzo,ente di appartenenza, e-mail, telefono
Istituto di Sperimentazione e Diffusione del Teatro per i Ragazzi e i Giovani Centro Studi Giovanni Calendoli - Onlus
Qui invito e programma
* Paolo Poli, attore, regista, autore, affermatosi sin dagli anni ’60, è un artista dai mille volti e uno dei geni viventi del teatro italiano. Uomo colto e raffinato, si è fatto notare
dal pubblico per la sua intelligente ironia, il suo garbato istrionismo, la sua vena poetica e surreale che suggeriscono irresistibili momenti comici e giochi linguistici di rara sagacia. Negli
anni ’70, in Rai, diventa narratore di favole per bambini tratte da Esopo e dai più grandi racconti letterari e, anche successivamente, pur vincitore di importantissimi premi, non ha mai
scordato il mondo dell’infanzia. Ha prodotto numerosi audiolibri, tra cui la famosa edizione di Pinocchio e vari cd con filastrocche e canzoni per bambini.
Grande amico ed estimatore di Emanuele Luzzati, tenendo sempre alta la propria abilità di artigiano teatrale, ha sempre arricchito le scene dei suoi spettacoli con l’arte dell’amico
Lele.
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