Sordità e apprendimento della lingua
Da “L’educazione dei sordi” Anno 2008, n. 1 Pag. 35
Giuseppe Gitti,che i Lettori di questa rivista conoscono anche come autore di articoli sempre importanti e di notevole impegno per l’educazione dei sordi, ha profuso in questo volume buona parte della sua esperienza nel campo dell’insegnamento sia agli stessi sordi, nel Centro da lui fondato e diretto a Firenze e sia come docente per la formazione scientifica e tecnica dei futuri insegnanti dei sordi.
Il volume, dopo un’attenta introduzione di Floridia Nicolai, docente di Linguistica e Neurolonguistica nell’Università di Pisa, elabora il ricco materiale presentato al lettore e le osservazioni spesso personali ed esposte in prima persona, secondo sette linee di sviluppo e di riflessione, che vengono qui riportate:
- Il metodo naturale
- L’impianto cocleare
- Gli indizi
- Dis- e sordità
- L’abilitazione
- La logocromia
- Linguaggio o lingua dei segni
All’interno di queste elaborazioni sono presentate affermazioni che al primo impatto possono apparire paradossali, ma si rivelano poi come modalità particolari di affrontare i diversi problemi a volte nuove e a volte inerite in contesti inusuali.
Questo non significa che si debba aderire a tutte le idee, e sono tante, che si trovano espresse nel volume, ma che non si può non tenerne conto. In quanto vanno riconosciuti all’Autore - e questo sì, e da tutti – una coerenza di impostazione del proprio lavoro, tecnica, teorica e organizzativa, non settaria, ma vissuta e ragionata, che trova pochi esempi nella storia dell’educazione dei sordi.
Ciò detto, e preso atto delle posizioni assunte di fronte all’impegno comune della riabilitazione che il Gitti definisce abilitazione del sordo, contenute in questo volume, ognuno si affiderà alla propria esperienza e alle proprie conoscenze, in un campo in cui la decisione finale dovrebbe appartenere ai diretti interessati, prima la famiglia e poi agli stessi sordi, senza indulgere, come spesso si è fatto, a pregiudizi ideologici oppure a soluzioni di convenienza.
Al volume è allegato un DVD che contiene a sua volta un materiale di notevole interesse, di cui qui si riportano i titoli:
- Il sordo profondo non ode ma sente
- La lettura labiale
- Oltre la parola
- sentire, vedere, capire
- Provate anche voi!
La bibliografia che documenta degnamente il lavoro, si estende per ben cinque pagine e si può ritenere completa.
Chi scrive è amico di Beppe Gitti , e pur con competenze diverse in altri settori di ricerca sulle sordità infantili, è lieto di esprimergli un parziale ringraziamento per aver voluto mettere a disposizione di una più ampia cerchia di persone interessate così gran parte della sua esperienza lasciando a lui stesso la parola conclusiva.
“Aldilà delle differenze metodologiche e delle utili e costruttive discussioni, tutti siamo consapevoli che, se protesizzati, impiantati e abilitati tutti i sordi profondi senza gravi turbe associate, hanno la possibilità di raggiungere una adeguata competenza linguistica e di vivere in quanto non sordi con la S maiuscola, ma in quanto persone nella loro famiglia, nella loro scuola e nella società di tutti”.
Il volume va comunque letto con attenzione ed eventualmente discusso nel complesso delle sue molte proposizioni.
I diritti di Autore di questo volume saranno devoluti all’Associazione “La sordità non ha colore, la costruzione di un istituto per bambini sordi in Congo, di cui Gitti si è fatto da tempo promotore, com’è ricoldato in diversi numeri di questa rivista.
Sordità e apprendimento della lingua – G. Gitti . FrancoAngeli E. 19.00
Giuseppe Gitti è fondatore nel 1969 ed è Direttore del CRO ( Centro Rieducazione ortofonica) di Firenze, è direttore della Rivista I CARE, ha insegnato in varie Università e in corsi di specializzazione. E’ autore di molti scritti – articoli e volumi – sui problemi dei sordi e della loro educazione. ( Enrico Cimico – in L’educazione dei sordi)
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