Tag: rai - ultimi interventi
PD :( ): DP
Mauro Artibani - 01-03-2017
Lunedì si guardano in cagnesco, martedì si ammiccano, mercoledi boh, sabato e domenica, con i social si scambiano rancori. Giovedì, pausa caffè. Veniamo al fatto,
Deportazione dei precari, ovvero troll contro trolley
Vincenzo Pascuzzi - 20-08-2015
Come si permettono questi precari di rifiutare il ruolo, cioè il "posto fisso", graziosamente offerto dalla Buona Scuola pur nella situazione attuale e non si fiondano dovunque lasciando casa e famiglia?
A Napoli in campo gli squadristi
Giuseppe Aragno - 14-10-2014
Dopo i fatti di Roma e l'uccisione di un tifoso napoletano, squalificarono lo Stadio San Paolo, nel «doveroso silenzio» della stampa sulla polizia distratta e sulla fede neofascista dell'omicida.
Le Linee guida dell'abilissimo pifferiaio
Vincenzo Pascuzzi - 01-09-2014
Ancora 48 ore e poi "forse" conosceremo la sorpresa di Renzi sulla riforma (ennesima e anch'essa epocale, cioè .... fino al prossimo governo) della scuola.
In discussione è la democrazia
Giuseppe Aragno - 20-05-2014
Dici Europa e pare cosa semplice. C'è una storia, ci sono uomini come Rossi e Spinelli e un Manifesto nobile che nasce a Ventotene, nel cuore di una tragedia che ci accomuna
Graziano Diana e l'ordine dei Santi Questurini
Giuseppe Aragno - 11-01-2014
Per raccontare gli anni Settanta, la Rai ha chiamato Graziano Diana: il ruolo di «voce narrante» è toccato all'inconsapevole commissario Calabresi...
Ora et labora
Cosimo De Nitto - 02-10-2012
«Laurearsi per laurearsi serve a poco. Se ci si laurea male si hanno competenze modeste, che portano poco lontano, meglio non inseguire il titolo per essere dottori per forza. Meglio avere una formazione tecnica spendibile. Bisogna ridare dignità al lavoro tecnico e operaio».
(Voglio simulare una domanda da quiz, tipo Musichiere, Lascia o raddoppia, ... o una domanda del concorso-Profumo p.v.)
Domanda: secondo voi chi ha pronunciato queste parole?
A questa domanda io avrei risposto: Adolfo Pick. Non è molto noto, forse, ma non è un Carneade qualsiasi. Perché proprio lui?
I problemi dell'Italia post-unitaria
Gennaro Tedesco - 12-09-2009
Il nascente Stato italiano ha tutte le caratteristiche dello Stato burocratico accentrato e censitario.
Esso non concede alcuna autonomia amministrativa, tanto meno al Sud, il centro amministrativo e politico rimanendo a Torino, ed è basato sul censo che favorisce la borghesia imprenditoriale del Nord, assente nelle regioni meridionali.
Dal Sud, dai contadini del Sud, l'unità d'Italia è avvertita come un peggioramento delle loro condizioni di sfruttamento già esistenti nel Regno dei Borboni.