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3a Conferenza Internazionale progetto TTTNet. Studiare le materie scientifiche conviene. A tutti.
Chiara Fossati - 30-09-2016
Verona, 7 e 8 ottobre 2016. L'obiettivo è affascinare e avvicinare sempre più gli studenti alle materie scientifiche per formare gli specialisti del domani e fornire agli insegnanti nuove idee e strategie per migliorare le loro competenze nelle STEM (science, technology, engineering, mathematics).
Ciò che dice la sera non vale la mattina
Giuseppe Aragno - 05-08-2014
Palazzo Chigi produce l'ennesimo capolavoro. Manca solo la colonna sonora; qualcuno suggerisce "Bella Ciao", ma non si vorrebbe suonarla a Piazzale Loreto.
Le allucinazioni della ministra boschi
Giuseppe Aragno - 22-07-2014
E' allucinante che la ministra boschi cianci di allucinazioni e finga d'ignorare che una inappellabile sentenza della Corte Costituzionale definisce fuorilegge la legge che l'ha condotta in Parlamento.
La scuola media unica e la forbice tra scuola e società
Vincenzo Pascuzzi - 11-03-2014
...«non sarebbe il caso di tornare .... a quella separazione tra "scuola media" e "scuola di avviamento"»...
Abilitazioni all'insegnamento. L'Anvur alla prova dei fatti
Giuseppe Aragno - 18-01-2014
Trionfa il «merito». Internazionalizzazione, «mediane» e requisiti aggiuntivi sono la via maestra per giudicare la ricerca. Per la "tornata 2102", tuttavia, i giudizi pubblicati dalla Commissione per l'abilitazione scientifica nazionale danno le vertigini.
Tra esami e sprechi
Francesco Di Lorenzo - 05-07-2012
L'ex ministro dell'istruzione Luigi Berlinguer si è pronunciato sugli esami di Stato. Ha detto che il nostro esame finale ha bisogno di una manutenzione, di un aggiornamento.
Quando, sotto la sua direzione ministeriale, si mise mano alla vecchia maturità eravamo nel 1997, ed erano trascorsi 28 anni dall'entrata in vigore dell'esame sperimentale diventato ormai una specie di barzelletta. Infatti, si portavano all'esame orale solo due materie, una scelta dallo studente e una dalla commissione. Insomma, allora riformare fu un atto dovuto e necessario, ma Berlinguer ha detto che è il tempo di fare un altro passo avanti. Ad esempio, smetterla con il rito della composizione e dell'interrogazione...
Un impero in un impero?
Marco Magni - 03-03-2011
Anche gli animi più nobili, quando universalizzano, scambiandolo per un dono di natura, il loro privilegio di intellettuali, cadono nell'errore di leggere i problemi dell'educazione secondo le categorie della morale. E' quel che Pierre Bourdieu chiama l'illusione scolastica: il mondo letto dal punto di vista della professoressa di lettere, con gli esseri umani che si dividono in "dotati" e "somari". Il giudizio scolastico, eretto a categoria dello spirito, diviene il criterio delle diagnosi e delle soluzioni di una condizione di crisi. La crisi della scuola, che ritengo personalmente un fatto impossibile da negare. Ma il dato di fatto della crisi è una cosa, la sua diagnosi intelligente tutt'altro.
Fine pena mai
Vincenzo Andraous - 16-09-2009
In questo carcere che stenta a recuperare alla società, finchè esso stesso non sarà recuperato dalla società, c'è bisogno di accompagnare il dolore con le parole di una giustizia equa, per imparare ad accettarlo come intorno, a colorarlo con il lavoro, la scrittura, la mediazione, i rapporti umani finalmente sbocciati, mantenuti e cresciuti, nel tentativo di modificare questa dimensione disumanizzante in un luogo ancor aperto ad alternative di conoscenza e mutamento interiore.
Sul tetto d'Italia
Doriana Goracci - 15-09-2009
Già sento le voci gelminare, al riparo della Casa delle Libertà di Potere: "Sono quattro gatti, la Sapienza è cosa mia, fannulloni" .
Già perchè questa mattina "una ventina tra studenti e insegnanti precari sono saliti sul tetto dell'Università La Sapienza di Roma. Protestano contro i tagli decisi dal ministro Gelmini e minacciano di trascorrere la notte sul posto. Hanno srotolato uno striscione con la scritta: "Scuola e università stessi tagli e stessa precarietà".
Rave party e danza della sordità
Vincenzo Andraous - 08-09-2009
Rave party è sgretolamento del concetto di libertà, rispetto a qualunque regola e convenzione, non è accomunabile a una discoteca, non è la trasgressione a una accondiscendenza controllata, rave è altro, il rifiuto a ogni auspicata e non più rinviabile rinascita sociale.