Tag: Bonus - anno scolastico 2015-2016
Io non taccio
Bianca Maria Cartella - 07-07-2016
L'anno scolastico 2015-2016 è stato l'annus horribilis per la scuola italiana. Nell'ultimo trentennio, quello del quale ho esperienza diretta "sul campo", non si era mai assistito ad un tale depauperamento valoriale, ideale e stipendiale.
Il pensatore
Bianca Maria Cartella - 21-05-2016
La scuola vera è libera e pensante. Ma non nel solitario silenzio di un decisore unico che assegnerà un bonus premiale insignificante ad una ristretta minoranza di soggetti presenti nei pensieri del DS pensatore.
Così si risparmia!
Vincenzo Pascuzzi - 13-05-2016
Il bonus merito è un patetico trucco ministeriale e governativo per scavalcare e accantonare indicazioni costituzionali e rinnovo contrattuale, scaricando sui DS incombenze e responsabilità.
La linea surreal-beffarda
Francesco di Lorenzo - 16-04-2016
Ora che sono state partorite le date dei concorsi nella scuola, ultima demente invenzione di intelletti distratti, si passa a contare quanti ricorsi verranno accettati e quanti invece saranno respinti. Basti solo sapere che vi parteciperanno docenti con esperienza ventennale, già vincitori di altri concorsi; precari storici; neolaureati e insegnanti vicino all'età normalmente denominata pensionabile. Tutti insieme, non si sa quanto appassionatamente (forse neanche un po'). Poi, a chiusura del cerchio, ti arriva, per cercare di dividere la parte sana, cioè i docenti, la tegola del bonus per i prof buoni e meritevoli, 23mila euro lordi che ogni scuola avrà in dotazione e che dovrà distribuire ai propri docenti dopo che il 'comitato di valutazione' avrà deciso con quali criteri assegnarli.
Liberare la scuola, il bonus di merito e la guerra tra bande
Vincenzo Pascuzzi - 12-04-2016
È da apprezzare e condividere la recente nota del DS Eugenio Tipaldi che segnala i prevedibilissimi inconvenienti del bonus merito di prossima scadenza e applicazione. Finora non risulta - salvo smentite - nessuna presa di posizione simile.
Sindacatoni senza strategia e in trappola tra Miur e Anp
Vincenzo Pascuzzi - 01-03-2016
I sindacatoni non possono che mangiarsi le mani per le occasioni perse o non colte che hanno avuto di stoppare la pessima riforma. Ora è la sola Flc a dichiarare che sosterrà i 4 quesiti referendari!
Solamente una questione di cellule?
Francesco di Lorenzo - 28-11-2015
Gli studenti hanno detto no alle proposte, secondo loro propagandistiche, di Renzi. Il bonus di 500 euro ai neodiciottenni è solo fumo negli occhi e la cifra stanziata per le borse di studio è insufficiente. Sono su questa linea gli aderenti alla Rete della Conoscenza, di Link-Coorinamento Universitario e l'Unione degli studenti. Se si vuole fare sul serio e non lanciare solamente degli spot, dicono, le strade sono altre. Insomma è una questione di idee, di prospettive e di DNA: a questo governo non interessa la scuola di tutti e per tutti, e, specialmente, non interessa aiutare chi è economicamente svantaggiato. Per fortuna a Teramo sul problema del telefonino in classe, i dirigenti scolastici, in maggioranza, hanno assunto una posizione conciliante, di dialogo anziché di repressione.
Tagli e tagliole
Francesco di Lorenzo - 24-10-2015
L'operazione è chiara, un po' di soldi e finiranno le proteste. In fondo, non c'è trucco, o almeno il trucco è troppo scoperto. Le probabilità che le intenzioni di Renzi e compagnia siano proprio queste sono altissime. Come dire, butto una manciata di mangime nel pollaio (500 euro) e mentre le galline si azzuffano su come spenderli e soprattutto su come rendicontarli, ci si dimentica di tutto il resto. Il copione è scontato. E l'anno prossimo ancora meglio, avremo invece dell'accredito addirittura una Carta elettronica del docente con cui autoaggiornarci più veloci. Così coroneremo il nostro sogno di sentirci come tanti piccoli sindaci e consiglieri regionali. Pensate, una carta di credito dedicata. Ma noi, ci giurerei, saremo attenti a non spenderli in cose futili. Tutto ciò, mentre i nostri studenti dicono che le competenze digitali non le apprendono a scuola ma in modo autonomo o sui luoghi di lavoro (quando lo trovano). E mentre i tagli alla scuola sono evidenti.
Giannini, Gelmini: rime imperfette
Francesco di Lorenzo - 10-10-2015
È inutile dire di voler restituire dignità agli insegnanti quando tutte le iniziative di questo governo vanno in senso contrario. Si parte dal famoso contratto non rinnovato ormai da parecchi anni (dal 2009), per arrivare alla questione spinosa dello stipendio tra i più bassi d' Europa. Il rapporto Euridyce presentato proprio in questi giorni parla chiaro: i nostri insegnanti sono pagati poco e hanno una progressione di carriera lentissima. Nell'ultimo incontro tra Giannini e i sindacati sul ritardo nel rinnovo del contratto la risposta non c'è stata. Pero' il Ministro, sulle pagine di Oggi, si promuove dandosi un bell'otto in pagella. Ora, al di là dell'opportunità o meno di tale autovalutazione, sull'argomento ci sarebbe da andare in generale un poco più cauti. Ricordando, tra l'altro, che innalzare la qualità degli insegnanti significa stabilizzarli e aggiornarli, non certo fornirli di tablet.
Pagliacciate e zuccherini
Francesco di Lorenzo - 26-09-2015
Con la solita riconosciuta inconsistenza il ministro Giannini ha presentato ai sindacati la 'pagliacciata' del piano di valutazione dei dirigenti scolastici. È veramente il massimo. Basti sapere che gli stessi verranno divisi in quattro fasce di rendimento, per le prime tre ci saranno incentivi economici, cioè un premio nell'ordine del 100%, dell'80%, del 50%, e per la quarta fascia niet, niente premio e quindi niente soldi. Che è un modo di intendere la vita del tipo, 'tu hai fatto male il tuo lavoro, niente zuccherino'; oppure a uno studente che non studia, 'attento, tu vai male a scuola' e basta. Naturalmente, come il bonus di 500 euro ai docenti, si tratta di provvedimenti di facciata fatti apposta per tener buoni gli astanti e continuare a perdere tempo. Naturalmente, guai se così non fosse, ci sono piccole isole, nicchie o bolle di ossigeno all'interno della scuola che, da sole, permettono all'istituzione di andare avanti. E così, ci si consola con la notizia che al Festival della Filosofia si sono visti molti ragazzi e intere scolaresche partecipare con convinzione. Resta il fatto che anche per quest'anno, gentile ministro Giannini, la carta igienica dovrà essere portata da casa.
Ciliegina scandalosa
Francesco di Lorenzo - 19-09-2015
È cominciato l'anno (scolastico) affascinante. Questa è un'espressione usata in estate dal ministro Giannini da cui si evince che dall'alto, dallo scranno di chi siede al di sopra degli altri, le miserie in basso si vedono male. Le cose sembrano interessanti, ma solo perché non si distinguono bene i contorni. Invece, basta girarsi attorno, e ti ritrovi nella confusione più completa. Si va dal mancato rinnovo del contratto, alla questione del taglio degli orari negli istituti tecnici e professionali (in questo caso fu la Gelmini a tagliare le ore professionalizzanti di laboratorio ed è stata poi una sentenza del Tar che ha messo tutto in discussione). Naturalmente nei Telegiornali, la fonte da cui si informa la maggioranza degli italiani, di tutto ciò non c'è traccia. La tecnica è precisa, chirurgica: si prende una notizia piccolissima, quasi inutile, ma favorevole alla Buona scuola e la si amplifica a dismisura.
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