Com'è bella, com'è bella: è la scuola di Mariastella
Vincenzo Pascuzzi - 24-01-2013
"Verso le elezioni. Si chiude l'era dei tagli all'istruzione" così titolano Eugenio Bruno e Claudio Tucci sul Sole24Ore del 22 gennaio. E proprio all'inizio dell'articolo leggiamo: "Se c'è un aspetto che accomuna tutte le coalizioni in gara per le politiche del 24 e 25 febbraio è proprio l'intenzione di tornare a investire su scuola, università e ricerca".
Ma le cose non stanno proprio così. Due osservazioni si impongono. La prima è che nel programma del Pdl non si trova affatto indicata l'intenzione a tornare a investire su scuola, ecc., al più e solo implicitamente, non si prospettano nuovi ed ulteriori tagli dichiarati. La seconda è che, per il Pdl, l'intenzione di tornare a investire comporterebbe un'autocritica, un mea culpa pesante, cioè il riconoscere di aver sbagliato, e di grosso, con i tagli della non-rimpianta ministra Gelmini. Lo stesso operato della ministra andrebbe criticato, censurato, disconosciuto. Una simile duplice ammissione, finora, non c'è stata!
Ma le cose non stanno proprio così. Due osservazioni si impongono. La prima è che nel programma del Pdl non si trova affatto indicata l'intenzione a tornare a investire su scuola, ecc., al più e solo implicitamente, non si prospettano nuovi ed ulteriori tagli dichiarati. La seconda è che, per il Pdl, l'intenzione di tornare a investire comporterebbe un'autocritica, un mea culpa pesante, cioè il riconoscere di aver sbagliato, e di grosso, con i tagli della non-rimpianta ministra Gelmini. Lo stesso operato della ministra andrebbe criticato, censurato, disconosciuto. Una simile duplice ammissione, finora, non c'è stata!