Tag: Profumo - anno scolastico 2011-2012
L'Invalsi e le scuse non richieste
Vincenzo Pascuzzi - 29-07-2012
Infelicissimo il titolo "Le due Italie? Una studia, l'altra copia". Stride, irride, affatto di buon gusto, è ai limiti della provocazione e dell'insulto, sembra quasi uno slogan leghista-padano!

Poi, subito all'esordio, la frase: ".... sparuti ma rumorosi gruppi di oppositori contrari alla valutazione, e impegnati, in modo più sereno e assai meno ideologico, gli studenti italiani ...." mette le mani avanti, suona quasi come una richiesta di "scuse non richieste, ecc." ("excusatio non petita, accusatio manifesta"), tradisce e manifesta il disagio e la preoccupazione dell'intervistato (o dell'intervistatore, o del gestore del sito) in relazione alle numerose critiche anche recenti rivolte all'Invalsi.
L'amministrazione centrale non ha superato l'esame di maturità
Enrico Maranzana - 20-06-2012
Il ministro Profumo ha parlato dell'esame di Stato e, dopo averne tratteggiato gli aspetti positivi, ha affermato che "il nostro paese deve avviare un percorso che dia maggior trasparenza ai processi, per dar una cultura in questa direzione ai suoi cittadini ". Se tale indirizzo fosse applicato alla legge sull'esame di maturità del 69 si vedrebbero le negligenze che hanno contrastato e che continuano ad avversare l'ammodernamento del servizio scolastico: il rifiuto della cultura sistemica; l'indisponibilità dei dirigenti a superare l'obsoleto modello organizzativo gerarchico che li pone al vertice dell'istituzione; la fissità dei docenti che non accettano le mete formative che la legge indica e restano abbarbicati ai libri di testo cui delegano le loro responsabilità professionali...
Pacchetto merito: Profumo e Rossi-Doria, la strana coppia
Vincenzo Pascuzzi - 11-06-2012
Seconda puntata

Questa volta però Profumo e Rossi-Doria operano all'unisono, in sinergia. E' di domenica scorsa, 3 giugno, l'intervista con titolo in prima pagina (quindi non inaffidabili indiscrezioni giornalistiche) del ministro Profumo a Repubblica con l'annuncio della sua riforma e del "pacchetto merito", con premi ai migliori, ai meritevoli, alle eccellenze. Immediate, numerose, autorevoli le critiche, tanto che il ministro ha dovuto fare brusca e rapida retromarcia. E lo ha fatto con una lettera di chiarimenti, spiegazioni e scuse diretta ai sindacati. La lettera, di lunedì 4 giugno, presenta qualche anomalia: non indica le sigle dei destinatari, esordisce con un insolito e ambiguo "Care colleghe e cari colleghi", sembra pervasa da urgente necessità di rimediare. Poi per tutta la settimana si sono susseguiti articoli e prese di posizione, in prevalenza contrari e sui quali il Miur dovrebbe riflettere e meditare.
Invece no, il Miur finge di non aver capito e insiste. Venerdì 8 giugno, sul suo blog, Marco Rossi-Doria interviene a supporto del suo ministro e dichiara: "Va dato atto al Ministro Profumo di aver aperto un dibattito importante: come valorizzare il merito- l'impegno e le capacità- degli studenti". Il dibattito è sì stato aperto ma chiaramente contro le aspettative del Ministro, il quale oggi - intervistato in video da Maria Latella - conferma che, secondo lui, "Sul progetto per il merito c'è consenso".
Associazioni e dissociazioni mentali
Cosimo De Nitto - 28-01-2012
Caro ministro Profumo, come pensa che reagiranno i suoi studenti di ingegneria del Politecnico di Torino, del quale è (ancora?) Magnifico Rettore, alla notizia che Lei è per l'abolizione del valore legale del titolo di studio? Come pensa di "motivarli" allo studio, a spendere sempre più soldi, a affrontare disagi di ogni tipo (specie i fuori sede), a studiare con applicazione fatica rigore, sapendo che alla fine del percorso di studi c'è una laurea che non vale niente? Con l'abolizione del valore legale dei titoli di studio, pensa che aumenterà o diminuirà il numero dei laureati in Italia?
I 276 Militi Ignoti
Vincenzo Pascuzzi - 25-01-2012
Alcune schiarite. Forse per la scuola è davvero "fernuta 'a nuttata" gelminiana, si intravedono schiarite. La prima è che il ministro Profumo, dopo una settimana di surplace, ha fermato il "progetto" della riduzione di un anno del percorso di studi, la c.d. maturità a 17 anni. E non era un'indiscrezione dubbia ma un progetto con tanto di d.d.l. già pronto! Ma lo stop vale "per il momento", perciò non c'è da stare tranquilli e bisogna vigilare almeno per due motivi: primo, l'esistenza - non smentita - del d.d.l. e, secondo, le modalità poco chiare con cui se ne è venuti a conoscenza. Su questo stop ministeriale hanno avuto importanza le posizioni contrarie esternate soprattutto tramite internet. Se è così, è un fatto nuovo e positivo: il ministro ascolta.
Sull'intervista del ministro Profumo a Il Messaggero
Vincenzo Pascuzzi - 18-01-2012
Si nota subito l'inspiegabile assenza di dichiarazioni del ministro relative all'ipotesi di riduzione di un anno (da 13 a 12) del percorso di studi, formulata o ipotizzata solo un paio di giorni fa dal sottosegretario Rossi-Doria. Eppure circolano indiscrezioni di un ddl "già pronto" e che "approderà in Consiglio dei Ministri a fine mese": possibile che ciò avvenga all'insaputa del titolare del Miur? Allora deve essere stato il ministro a non voler rispondere a domande su questo argomento. E' verosimilmente da escludere che sia stata una dimenticanza dell'intervistatrice: Carla Massi è professionista seria, sperimentata (è responsabile del settore scientifico del giornale romano) ed è anche ben attenta in quanto .... consumatrice assidua e convinta di tè (di cui è anche una dei pochi sommelier italiani).
Profumo e Rossi-Doria, la strana coppia?
Vincenzo Pascuzzi - 14-01-2012
Arrivano notizie davvero incredibili e paradossali, almeno per alcuni. Appena alcune settimane fa il neo ministro Francesco Profumo assicurava: "no a nuove riforme" e "basta tagli". Invece è di ieri l'annuncio del sottosegretario Marco Rossi-Doria: «Un anno in meno tra i banchi» (!) apparso sul suo blog, come ipotesi avanzata pour parler a titolo personale (?!). Il ministro, finora, tace, non conferma e non smentisce. Rossi-Doria ha lanciato un ballon d'essai per suo conto oppure scherzava? Non si sa. E' incredibile che un governo con scadenza a poco più di un anno possa pensare di affrontare e poi gestire una riforma di questa portata che implicherebbe ulteriori riduzioni di 40.000 insegnanti...
La scuola garrotata
Vincenzo Pascuzzi - 27-12-2011
E' inconfutabile, anche se sapientemente sottaciuto e ignorato, il fatto che, negli ultimi 20-25 anni e con governi orientati sia a destra che a sinistra, le risorse economiche (i soldi) destinati alla scuola e all'istruzione sono state costantemente ridotte. Con riferimento al Pil, i finanziamenti alla scuola erano pari al 5,5% del Pil nel 1990, sono stai poi ridotti al 4,6% nel 2008, al 4,2% nel 2010 e ora puntano al 3,7% programmato per il 2015 e al 3,2% per il 2030! L'OCSE conferma e denuncia questa situazione. La situazione sta producendo una emorragia, una massiccia fuga all'estero di giovani "talenti" allevati ed istruiti in Italia: 50-100 mila espatri all'anno, di cui 60-65 mila "under 40" e in prevalenza non dal Sud Italia (!) ma dal Centro-Nord...
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