Incubo
Cosimo De Nitto - 19-01-2011
Vorrei svegliarmi da un cattivo sogno che ormai è divenuto un incubo.
Vorrei svegliarmi in un paese normale in cui le cose, le persone, le istituzioni, i comportamenti sociali possano essere chiamati col loro nome.
In un paese in cui quando si parla di scuola si intende soprattutto dell'apprendere e dell'insegnare, dell'educazione e della formazione, di pedagogia e di didattica, di conoscenze e competenze, di decondizionamento e integrazione, di contenuti, saperi e istruzione.
E invece da anni, da troppi anni, la parola scuola è ormai divenuta sinonimo di economia, tagli all'occupazione e alle spese necessarie di funzionamento, spreco. Da anni siamo perseguitati dall'incubo che si manifesta sotto forma di teorema: la cultura è un peso economico,,,
Vorrei svegliarmi in un paese normale in cui le cose, le persone, le istituzioni, i comportamenti sociali possano essere chiamati col loro nome.
In un paese in cui quando si parla di scuola si intende soprattutto dell'apprendere e dell'insegnare, dell'educazione e della formazione, di pedagogia e di didattica, di conoscenze e competenze, di decondizionamento e integrazione, di contenuti, saperi e istruzione.
E invece da anni, da troppi anni, la parola scuola è ormai divenuta sinonimo di economia, tagli all'occupazione e alle spese necessarie di funzionamento, spreco. Da anni siamo perseguitati dall'incubo che si manifesta sotto forma di teorema: la cultura è un peso economico,,,