Tag: abilit - anno scolastico 2008-2009
Non è un paese per precari
Elena la Gioia - 20-05-2009
Sono pluriabilitata all'esercizio dela professione docente. Lo sono diventata per aver superato dei pubblici concorsi banditi dallo Stato. Questo, invece di valorizzare le competenze riscontrate mi ha precarizzato per anni, al punto che non mi si identifica più come insegnante ma come precaria.
Precari lo siamo in tanti, da tanto. Ci chiamiamo addirittura storici. Non contiamo più gli anni di carriera, ma i decenni. Siamo quelli che servono lo Stato quando allo Stato serve, lì dove occorre, ad occupare cattedre per il tempo e gli insegnamenti disponibili. Aspettiamo "buoni buoni in fila indiana" il nostro turno in graduatoria...
Scuola: ruolo sì, ruolo no.
Aldo Ettore Quagliozzi - 20-02-2009
Passa anche attraverso questo annoso, infruttuoso discutere del dilemma l'anomalia del bel paese. All'inizio degli anni settanta del secolo ventesimo feci il mio ingresso nel mondo della scuola come docente incaricato. In quel tempo la stabilizzazione dei docenti veniva affidata a corsi speciali di formazione - i famigerati corsi abilitanti - e all'emanazione di leggi allo scopo varate dal parlamento del bel paese. Non che non si sentisse la necessità di stabilizzare e garantire le numerosissime figure del mondo della scuola. Personalmente mi impegnai ed appoggiai anche sindacalmente le organizzazioni confederali che allora si batterono, vittoriosamente, per l'ambito traguardo di stabilizzare il personale tutto della scuola. Ma qui affiora l'anomalia del bel paese.
Conoscere prima di deliberare
Alessandro Cavalli in Nuvole - 19-02-2009
... il più giovane (anzi, la più giovane) ministro dell'istruzione nella storia del paese ha rotto la disattenzione e riportato la scuola sulle prima pagine dei giornali. Le questioni sollevate dalla Gelmini erano ben note ed erano state accuratamente individuate ed elencate nel Quaderno bianco sulla scuola, un prezioso documento prodotto dai ministeri dell'economia e dell'istruzione del precedente governo di centro sinistra. Tra queste questioni, il costo eccessivo della scuola (soprattutto primaria, ma anche secondaria) rispetto agli altri paesi avanzati, sicuramente "fuori misura" soprattutto tenendo conto degli scarsi risultati messi in evidenza dalla ricerche Ocse sulle competenze e gli apprendimenti degli studenti. Cara e inefficace, la nostra scuola: non si può negare che il problema esiste. Una seconda questione: il numero assai consistente di docenti di sostegno per gli alunni diversamente abili. Una terza questione: la formazione iniziale degli insegnanti.
L'elenco potrebbe continuare, ma fermiamoci qui, perché per la tesi che voglio sostenere queste tre questioni sono ampiamente sufficienti.