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Nuovo spazio, aperto alle testimonianze e ai racconti di chi vive nella scuola e nell’università, ma anche ad elaborazioni teoriche, ipotesi di studio, provocazioni. Per tentare di ritrovare e tenere vivo quel «rischiaramento» che la scuola dovrebbe donare alla società intera; per non smettere di crederci e di cercare, insieme, studenti e insegnanti, risposte alle molte domande in campo. [ vai al sommario ] | |||
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Riproponiamo qui uno spazio in cui raccontare, descrivere, analizzare ciò che non va nel nostro paese, piccole e grandi cose, con la speranza che il bisogno di un serio cambiamento smuova davvero le coscienze. [ vai al sommario ] | |||
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"...Siamo un gruppo di studenti di Brescia (universitari e liceali) che ha alle spalle un'esperienza giornalistica indipendente e che ha deciso di tentare un'impresa: ... parlare di scuola non come problema sindacale, di qualità dell'insegnamento e dell'offerta formativa, o della famigerata riforma Moratti, ma di ciò che accade quotidianamente al suo interno, delle dinamiche e delle piccole battaglie, delle storie, delle ingiustizie e delle persone che sono in grado di tentare di dare un senso a insegnamento e apprendimento..." [ vai al sommario ] | |||
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che da oltre dieci anni si ostina a cantare fuori del coro, indipendente dai partiti e sindacati tradizionali come da quelli non tradizionali, dando spazio ad una pluralità di opinioni in diversi campi della politica, della società, dell’economia e della cultura, senza paura delle verità difficili e scomode. [ vai al sommario ] | |||
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"...Oggi i cieli del mondo sono annuvolati da aerei da guerra, missili - che si definiscono "intelligenti" in modo da mascherare la stupidità di chi ne è responsabile e di chi, come Berlusconi, Blair e Aznar, li giustifica - e satelliti che segnalano dove c’è vita e dove ci sarà morte. E la terra è solcata da macchine da guerra che dipingeranno il mondo con i colori del sangue e della vergogna. La tempesta sta per arrivare. Ma l’alba arriverà solo se le parole diventate nuvole per attraversare i confini diventeranno un "No" di pietra, e apriranno un varco tra le tenebre, un crepa attraverso la quale possa insinuarsi il domani ". (Dalle montagne del Sud-Est Messicano. Dal C.G.C.C. degli Indigeni Rivoluzionari dell’EZLN. Subcomandante Insurgente Marcos) Il 15 febbraio 2003, a Roma, Heidi Giuliani leggeva queste parole e a noi che le ascoltavamo pareva che il cambiamento fosse lì, a pochi millimetri di distanza dai nostri applausi. Oggi ci pare più difficile; oggi che le tempeste sono nei palazzi vestiti a festa o nelle nebbie cariche di parole. Occorre scardinare sistemi costruiti con pazienza, sciogliere nodi tanto stretti che non sempre se ne distinguono i capi, ritrovare un sentire comune fatto di scelte, di tempo condiviso, di storia riletta e raccontata. Occorre trovare o ritrovare la voglia di far danzare la nostra intelligenza ed il nostro sogno per un domani sostenibile. Dentro gli oggi nei quali abitiamo e che vogliamo provare ad incontrare, di nuovo, qui. [ vai al sommario ] | |||
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Vogliamo intraprendere un viaggio all'interno dei Progetti Pilota del Ministero seguendo una domanda: il sistema valutativo che ci viene proposto tiene conto dei percorsi di integrazione in cui la scuola italiana crede e che da lungo tempo, nonostante le numerose difficoltà, cerca di attuare? Non ne siamo troppo sicure, per una serie di buoni motivi che proveremo a spiegare. Aprendo, come sempre, la porta al confronto e alla collaborazione di chi vorrà portare la sua esperienza ed il suo contributo teorico. Il Gruppo di lavoro: Anna, Elena, Claudia, Grazia, Chiara [ vai al sommario ] | |||
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I fatti del nostro ieri nell'oggi della memoria e della ricostruzione. [ vai al sommario ] | |||
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Gli anni: protagonisti esibiti di ogni memoria. Come se fossero un personaggio che trascende e si sostituisce alle persone e alle cose, facendole diventare Storia... Anni che ci assomigliano, così uguali e così diversi e la memoria non vuole cogliere questa diversità: "tutto sembra, come la rosa del poeta, vivere nello spazio di un attimo. E sarà magari perchè si tratta di spinosissima rosa". Sono successe tante cose in quegli anni, nessuna delle quali è ancora conclusa. [ vai al sommario ] | |||
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Un invito ai genitori, gli educatori, gli insegnanti a far scrivere i bambini, gruppi di amici o classi, su qualsiasi argomento (vita quotidiana, scuola, vacanza, pensieri, idee fantastiche, opinioni, pace ed emozioni, ecc.) perché possano esprimersi, imparare e comunicare giocando, divertendosi secondo i propri ritmi ed interessi. O a scrivere con loro e per loro. Uno spazio che per i bambini si fa opportunità concreta per imparare senza fatica ed aprire nuove finestre sul mondo.
E per noi rappresenta un’occasione di crescita, in tutti i sensi.
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Sono i movimenti sociali europei. Sono quelli e quelle che credono che questo mondo vada cambiato davvero, prima che sia troppo tardi, perché non vogliono vivere in mezzo alle ingiustizie prodotte da questo sistema, alla guerra permanente, al razzismo, alla devastazione ambientale.
Sono quelli e quelle di Porto Alegre, di Genova, delle tante manifestazioni europee, quelli e quelle che tutti i giorni cercano , nelle scuole, nei posti di lavoro, nei quartieri, nelle periferie del mondo e nelle nostre città e campagne, di affermare diritti e giustizia con le lotte sociali, la partecipazione popolare, l'affermazione di una nuova cultura.
Sono cittadini e cittadine. Vogliono resistere e ricostruire una nuova speranza. Dicono: " Lo possiamo fare, se siamo uniti, se ci battiamo insieme. Veniamo da storie, da culture, da esperienze diverse. Non vogliamo omologarci gli uni agli altri. Consideriamo come una ricchezza le nostre differenze. Ma abbiamo bisogno di costruire alleanze e convergenze. Di mettere in prima fila ciò che ci unisce. Di saper affrontare con coraggio e intelligenza ciò che ci divide. E di saper combattere insieme lo sfruttamento, la guerra, la violazione continua dei diritti umani e sociali."
Ascoltiamoli.
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...ovvero... | |||
Che sarà della scuola di tutti e di ciascuno? quale legame resta tra la tensione educativa e le pratiche rese possibili da scelte politiche ed economiche che muovono i fili del cambiamento? quale rapporto tra efficienza ed utilità, tra unità e molteplicità del sapere, tra spinte ideali e spintoni concreti? quale modello umano e sociale ha ispirato legislatori e consiglieri quando - e se - hanno fatto i conti con una pubblica istruzione fatta di volti, pensieri, progetti? .... Una ricerca sulle possibili risposte, per un nuovo progetto educativo. [ vai al sommario ] |