breve di cronaca
La fame non è un problema di mezzi, ma di diritti.
L'Unità - 08-06-2002
FORUM PER LA SOVRANITA' ALIMENTARE



Per il contro-vertice, organizzato dalle associazioni che fanno parte del “Movimento dei movimenti”,giungeranno nella Capitale diverse centinaia di rappresentanti delle organizzazioni non governative (Ong) e della società civile internazionale (Osc), che parteciperanno a una fitta serie di sessioni plenarie e di riunioni di lavoro, destinate a individuare le strade da percorrere per raggiungere il duplice obiettivo di sconfiggere la fame nel mondo e garantire la sicurezza alimentare, attraverso l'affermazione di un diritto fondamentale, quello della sovranità alimentare.


Innanzi tutto va spiegato il termine “Sovranità alimentare”. «Sta a indicare – spiegano gli organizzatori del Forum – il diritto dei popoli a definire le proprie politiche e strategie sostenibili di produzione, distribuzione e consumo di alimenti che garantiscano il diritto alla alimentazione sana per tutta la popolazione, rispettando le singole culture e la diversità dei metodi contadini, e garantendo a ogni comunità l'accesso e il controllo delle risorse di base per la produzione: prima di tutto la terra e l'acqua, ma anche il patrimonio genetico, spesso oggetto di brevetti delle multinazionali che ne sfruttano la commercializzazione, o il credito».

Ma il Forum per la Sovranità Alimentare non è solo una iniziativa a favore dei paesi poveri. Gli organizzatori ci tengono a precisare che, se è vero che molte delle proposte che verranno avanzate sono destinate ad alleviare la situazione drammatica in cui versano tuttora troppe aree del pianeta, a Roma è in gioco il futuro di tutti i cittadini del mondo.

«I processi della globalizzazione economica determinati dalle politiche neoliberiste, infatti, non solo generano enormi disuguaglianze, ma mettono a repentaglio anche il benessere di chi vive nelle società occidentali. In altre parole, se non viene affermato il diritto alla sovranità alimentare, non si può neppure garantire la sicurezza alimentare. E' questo l'elemento chiave che marca la differenza tra il Forum della società civile e il vertice della Fao, interessato più che altro ad iniziative esclusivamente solidaristiche».



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