tam tam |  ilforasacco  |
La verifica
Ilaria Ricciotti - 19-01-2007
Domanda n.3





Perché molti insegnanti rifiutano di sottoporre a verifica il loro lavoro?


  discussione chiusa  condividi pdf

 ilaria ricciotti    - 19-01-2007
La pagella

Che bella! Che bella!
Arriva la pagella!
Finalmente verranno misurati i risultati
gli aumenti dovranno essere ben meritati:

saranno gli utenti ad esprimere giudizi
verranno evidenziati indolenze e vizi;
gli arroganti ed i fannulloni incalliti
saranno puniti, puniti ed ancora puniti;
il conferimento di incarichi e promozioni
saranno legati ai risultati ed alle valutazioni;
il numero dei dirigenti è destinato a calare
i risultati raggiunti dovranno dimostrare;
le abnormi consulenze ed esternalizzazioni
subiranno notevoli e sane compressioni.
PERCHEEE’?
In molti criticano il pubblico impiego
a volte incompetente, a volte grigio o nero.

Mi auguro che questa difficile ma equa valutazione
vada estesa anche a chi svolge un’altra professione:
a coloro che hanno un compito molto importante:
far sì che nel Paese non circoli più alcun ignorante.

Cari docenti, non si può più accettare
chi critica, frena e sta solo a guardare!
A sud ed a nord ci sono molti bravissimi insegnanti
che purtroppo vengono soffocati da quelli pigri e stanchi,
da coloro che oltre la scuola svolgono lavori più remunerativi
verso cui si sentono di molto ap-pagati e verso cui sono più attivi.
E’ ora di finirla anche con questa categoria di doppiogiochisti
che ragazzi, colleghi, genitori, opinione pubblica considerano
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!MENEFREGHISTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


 renzo stefanel    - 21-01-2007
mah... molti insegnanti si rifiutano di sottoporre il loro lavoro a verifica perché siamo in Italia. E questo significa
- che se saranno i presidi a condurre la verifica i loro leccapiedi nullafacenti impegnati in improbabili progetti saranno sempre bravi (e i non leccapiedi non progettisti mai)
- che se saranno i sindacati a vigilare i loro iscritti saranno sempre bravi e gli altri no
- che se saranno gli ex-irssae ed ex-provveditorati a giudicare i parenti di notabili saranno sempre bravi e gli altri no
- che se saranno i genitori a giudicare saranno bravi quelli che promuovono tutti chiedendo meno del minimo indispensabile ai loro studenti, operando tagli assurdi nel programma
- che se sarà lo stato con un m.c.d. uguale per ogni dove non potrà tener conto dei livelli di partenza così drammaticamente differenti da scuola a scuola, e a distanza di solo qualche chilometro (centro-periferia-provincia-campagna; metropoli-villaggio; nord-ovest/nord-est/centro/sud/isole; ecc.)
- alla fine quelli in cui avere più fiducia sarebbero proprio gli studenti, che sanno anche distinguere l'insegnate severo ma bravo dal fannullone e dal severo ma incapace: se non fosse che sono facilmente influenzabili/ricattabili proprio dalle famiglie stesse, che appartengono a un mondo che non chiede più cultura ma successo e soldi per tutti, anche per chi non se li merita, che per il fatto stesso di essere studenti non possono conoscere quali sono i punti di arrivo di una istruzione come si deve.

e quindi? Chi rimane? I bidelli? Gli omini dei panini?
Ci vorrebbero i caschi blu dell'Onu, come minimo, per avere una valutazione seria. Sempre a patto che siano costituiti da truppe scandinave, cinesi e giapponesi (le scuole più severe e serie del mondo).

 Fabio Rizzoli    - 22-01-2007
Valutare i professori?
Due insegnanti propongono una "pagella" per i professori
D. P. & F.R.



Dal giornale online del Liceo Scientifico Sperimentale Alberghetti di Imola (BO)
__________________________________________

Salve ragazzi, vi scriviamo per proporre un'iniziativa a nostro parere interessante. Quando frequenterete i corsi universitari, vi sarà richiesto, tramite la compilazione di una scheda anonima, di valutare i docenti dei corsi che avete seguito. E' uno strumento molto utile per gli insegnanti perché permette loro di comprendere ciò che è da migliorare nel metodo di insegnamento e nella relazione con la classe, così come fornisce indicazioni sulle attività ritenute più valide.
Che cosa ne pensate?
__________________________________________

 ilaria ricciotti    - 23-01-2007
Mi sembra molto interessante l'esperienza di Imola.
Chi vuole migliorare
si deve lasciar verificare!
Non ci sono più scuse : sottoporre il proprio operato a verifica sta diventando un'urgenza a cui non ci si può più sottrarre!
Cerchiamo una buona volta di discutere sulle modalità per poter portare avanti questa "pratica" scolastica che dovrebbe essere fisiologica!
D. P. & F. R., per favre fateci sapere quali sono gli esisti della vostra esperienza !

 ilaria ricciotti    - 06-02-2007
Ci stiamo lamentando sulla politica di questo Ministro, ma non si affronta il discorso riguardante la sacrosanta opportunità di verificare il lavoro dei docenti. Perchè tanto silenzio?
I colleghi di Imola e molti altri hanno sperimentato che ciò è possibile.

 Daniela Perugini e Fabio Rizzoli    - 11-02-2007
Buongiorno Ilaria,
si è scatenato un dibattito MOLTO acceso: abbiamo approfittato dei Consigli/Scrutini per distribuire i moduli ai colleghi (foglietti molto semplici contenenti quattro richieste analitiche più una complessiva).

Solo un venti per cento di colleghi si è dimostrato interessato (quanti distribuiranno i "tagliandi" ai ragazzi?), un cinquanta per cento non ha nemmeno preso in considerazione la possibilità e gli altri stanno preparando un contro-documento in cui si motivano le ragioni del rifiuto. Le principali obiezioni: i ragazzi sono immaturi, la valutazione non deve essere anonima, ci prestiamo ad essere presi in giro (!) .

Gli indicatori scelti per la valutazione (ovviamente approssimativi e standardizzati):

voti dal 4 al 10

- Capacità di relazionarsi e di motivare la classe
- Impegno (rispetto delle scadenze: soprattutto nella consegna dei compiti corretti)
- Metodo di insegnamento
- Chiarezza nelle valutazione di scritti e orali
- Voto complessivo del lavoro svolto nel quadrimestre

Ti aggiorneremo presto


 ilaria ricciotti    - 11-02-2007
Come volevasi dimostrare!
Lla categoria che giudica, non vuole essere giudicata nè dai loro alunni che comunque li giudica ogni minuto nè da altri.
Perchè? Sarebbe interessante conoscere le ragioni di quanti rifiutano una semplice verifica.
Carissimi Daniela e Fabio, ammiro il vostro coraggio! Io sono con voi! Resistete! Sappiate che avete dalla vostra parte sia gli alunni che i genitori.

 Francesco Ferrari    - 19-02-2007
Ricciotti, definire coraggiosa quell'iniziativa mi sembra eccessivo, però ... mi piace!
Comunque, grazie Perugini e Rizzoli, mi piacciono soprattutto gli indicatori (semplici e molto chiari)

Proviamoci!

 ilaria ricciotti    - 19-02-2007
Ferrari, non è forse coraggioso, con i tempi che corrono, andare contro corrente?
Se sei un insegnante proponi questa verifica nella scuola dove insegnai, se sei un genitore presentala al consiglio d'istituto!