breve di cronaca
Incontri MPI - Sindacati
Tuttoscuola - 18-01-2007
Riduzione di orario (e di posti) negli istituti professionali

In occasione dell'incontro dell'8 gennaio con i sindacati della scuola per l'informativa sugli organici, si è parlato anche della riduzione dei posti di docente per effetto della diminuzione dell'orario di lezione negli istituti professionali, prevista dalla legge finanziaria.

Nella relazione tecnica di accompagnamento della legge finanziaria la riduzione di 4 ore settimanali di lezione nei primi due anni degli istituti professionali dovrebbe determinare una contrazione di 1.392 posti di docente nelle classi del 1° anno e di altri 1.264 per quelle del 2° anno, per un totale complessivo di 2.656 posti.

Nel secondo incontro tra MPI e sindacati del 16 gennaio si dovrebbe sapere qualcosa di più preciso in proposito.

Se si punta solamente al risparmio, quei posti verranno cancellati, ottenendo una riduzione secca di spesa di quasi 83 milioni di euro; se, invece, si punta alla qualificazione dell'intervento, come recita la stessa finanziaria, quei posti potrebbero essere reimpiegati in organico funzionale per prevenire dispersione e favorire il successo scolastico (tesi sostenuta dal viceministro Bastico).

La legge finanziaria prevede, infatti, "il miglioramento dell'efficienza ed efficacia degli attuali ordinamenti dell'istruzione professionale anche attraverso la riduzione, a decorrere dall'anno scolastico 2007/2008, dei carichi orari settimanali delle lezioni, secondo criteri di maggiore flessibilità, di più elevata professionalizzazione e di funzionale collegamento con il territorio" (comma 605, lettera f) della legge finanziaria).

Il rilancio dell'area tecnico-professionale potrebbe cominciare proprio da qui, clausola di salvaguardia permettendo.

Riduzione degli organici: il "vedo" dei sindacati

Dopo il primo incontro dell'8 gennaio scorso nel quale il Ministero della PI ha fornito ai sindacati di categoria i primi elementi per l'applicazione delle norme della Finanziaria che prevedono la riduzione del numero delle classi (e del personale), il 16 gennaio si tiene il secondo incontro, non più interlocutorio, nel corso del quale dovrebbe uscire la quantificazione delle riduzioni di organico.

Nei giorni scorsi vi è stato anche un confronto con il dicastero dell'economia per concordare probabilmente i criteri e le procedure di "taglio".

Nell'incontro a viale Trastevere i sindacati si sono dichiarati, ovviamente, contrari alla Finanziaria che prevede la drastica razionalizzazione della spesa per l'istruzione, non lasciandosi commuovere dalla precisazione ministeriale, secondo cui i calcoli della Finanziaria che prevedono la riduzione di oltre 19 mila posti di docente sono stati sovrastimati per circa cinquemila unità, riducendo a circa 14 mila i posti da cancellare.

Se il calcolo è sbagliato sul numero delle classi da chiudere (7.682, secondo i calcoli ufficiali della Finanziaria), dovrebbe esserci anche un taglio più contenuto dell'organico del personale Ata (che la Finanziaria ha fissato in 7.050 unità).

Se questo errore di stima - quantificabile in circa 190 milioni di euro - verrà validato dal ministero dell'Economia, sarà in corrispondenza minore il risparmio coatto definito in Finanziaria (1.402,20 milioni di euro), abbassando la soglia che farà scattare la clausola di salvaguardia che vincola il ministero dell'istruzione ad assicurare, anche con tagli al proprio bilancio, i risparmi previsti.

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 dalla Tecnica della scuola    - 18-01-2007
In arrivo il decreto ministeriale sul Programma Annuale 2007

di R.P.

Nel corso di un incontro richiesto dai sindacati il Ministero ha presentato le linee-guida che verranno seguite per dare applicazione alle novità contenute nella legge finanziaria. L'approvazione del Programma Annuale potrà slittare di almeno 15-20 giorni.

Il decreto ministeriale che regolerà l’erogazione dei finanziamenti ministeriali alle scuole è ormai in fase di avanzata lavorazione e sarà emanato nei prossimi giorni: lo ha annunciato il direttore generale Emanuele Barbieri nel corso di un incontro svoltosi nella giornata del 16 gennaio con le delegazioni dei sindacati scuola e della Associazione Nazionale Presidi.
Il direttore Barbieri e il suo staff hanno anche esposto le linee guida che l'Amministrazione intende seguire per dare attuazione alle disposizioni contenute nel comma 601 dell’art. 1 della legge finanziaria.
Intanto tutti gli stanziamenti afferiranno a due soli capitoli di entrata, uno relativo alle spese per il personale e uno per il funzionamento ordinario.
Tutti i fondi saranno assegnati come dotazione ordinaria, senza vincoli di destinazione.
Il fondo per le spese di funzionamento sarà definito secondo criteri omogenei a livello nazionale; ci saranno una quota base, uguale per tutte le scuole delle stessa tipologia, una quota fissa in funzione del numero di sedi di cui è composta la scuola ed una quota correlata al numero degli alunni.
Tutti gli stanziamenti saranno assegnati direttamente dal Ministero alle scuole, con cadenza quadrimestrale (indicativamente a marzo, a giugno e a ottobre).
Particolarmente delicata si presenta la definizione dell’ importo per retribuire le supplenze temporanee che farà parte del capitolo "spese di personale".
Il Ministero ha in mente di "spezzare" l’importo in due parti: un 50% verrebbe assegnato come budget di base, mentre il restante 50% verrebbe erogato a consuntivo a quelle scuole che dimostrino di aver dovuto spendere una somma maggiore.
L’Anp ha chiesto che il budget di base corrisponda al 70% del fondo complessivamente disponibile, ma soprattutto ha sottolineato l’esigenza che i trasferimenti alle scuole avvengano in tempi rapidi e che alle scuole non vengano attribuiti ulteriori adempimenti.
Cgil-Flc ha sottolineato anche l'esigenza di ripianare i debiti delle scuole accumulati negli ultimi anni per stipendi al personale supplente, compensi esami di maturità e pagamento della Tarsu ed ha chiesto anche che venga modificato in tempi brevi l’attuale regolamento di contabilità.
E’ comunque quasi certo che il decreto ministeriale che sta per essere emanato prorogherà di almeno 15-20 giorni i termini per l’approvazione del Programma Annuale da parte delle scuole, termine che attualmente scadrebbe il 14 febbraio.
Secondo quanto rende noto Cgil-Flc, il Ministero avrebbe anzi anticipato che le scuole avranno tempo 30 giorni a decorrere dalla data di emanazione del decreto.

16/01/2007