A dar retta a Marco Travaglio quasi il 10 % dei nostri Parlamentari è costituito da personaggi "
ben noti" ai nuclei investigativi delle forze dell'ordine
[1]. D'accordo, Travaglio è aggressivo, eccessivo e magari fazioso; per fare di Palazzo Madama e Montecitorio una copia conforme di Scampìa, include, tra i brutti ceffi che sono in Parlamento, personaggi cui tocca di diritto la presunzione d'innocenza. Meglio non candidarli, non c'è dubbio, ma un'accusa e un processo non fanno un colpevole, sicché, passati al setaccio della prudenza, i dati che fornisce il giornalista sulla malavita ordinaria e straordinaria chiamata a rappresentarci in Parlamento, onestamente cambiano, se di onestà, data la situazione, è dato parlare.
In attesa di sentenze chiarificatrici, o di condanne confermate, quarantacinque degli ottantadue "
wanted", risultano per ora innocenti; sui restanti trentasette, però, c'è ben poco da dire: da qualunque parte li consideri, è gente da prendere con le molle. Dieci "
onorevoli" salvati dalla "
prescrizione", uno sfuggito al giudice grazie all'immunità parlamentare, un altro opportunamente "
ripulito" da leggi e leggine scritte apposta per lavare fedine penali impresentabili e, infine, venticinque condannati nei tre gradi di giudizio con sentenza passata in giudicato. A conti fatti, su cento onorevoli, quattro sono pregiudicati e sei, prima di essere eletti, erano imputati in attesa di giudizio. Lo erano e lo sono.
Credo che l'onorevole Alba Sasso conosca questi dati meglio di me. Tra false testimonianze, bande armate, associazioni sovversive, complicità in omicidio, resistenza e lesioni, abusi edilizi, finanziamenti illeciti, favoreggiamenti, corruzioni, frodi fiscali, e qui mi fermo per carità di patria, ventisette dei suoi colleghi - destra, sinistra e centro - sono esempi di ogni genere di reato. E' il segnale d'un degrado profondo, una sintesi degli orrori e degli errori che spiegano ampiamente non uno, ma mille video girati con un cellulare in una scuola: una scuola, onorevole Sasso, che altro non può essere se non quello che è il Parlamento della Repubblica che il "
popolo sovrano" stavolta non ha potuto nemmeno eleggere. Come nulla sapesse, l'onorevole Sasso, fa un accurato elenco dei possibili responsabili. C'è di tutto: la famiglia, i media, gli insegnanti e i loro comportamenti, i ragazzi, il modello che "
passa", la violenza che chiama violenza. Tutto. Un solo elemento manca all'elenco delle efferatezze e delle barbarie che fanno rabbrividire. Uno, solo uno, ma decisivo: la politica e i politicanti. Sono loro, la politica e i politicanti, l'iceberg che si nasconde sotto la punta che emerge ed ha le sembianze d'un atroce filmino. La palla di neve che si fa valanga è partita di là, dalla vita politica ridotta ad una larva, trasformata nel fantasma di se stessa, nel gioco degli opportunismi privi di idealità e di valori. L'onorevole Alba Sasso si stupisce - e il suo stupore è davvero stupefacente - per i giovani che a milioni fanno del telefonino una protesi, hanno il cervello sintonizzato sui ritmi dei videogiochi, e fanno della violenza un mezzo di promozione sociale, che va mostrata ai compagni e dimostrata alle donne. Valori, sostiene, che pensavamo sepolti. Chi lo pensava e quando? Ma in che mondo vive, onorevole, come si fa a crederli sepolti, quando sono al governo del pianeta? Cosa poteva nascere dalle guerre infinite, dalle aggressioni di paesi sovrani, dalle torture inflitte ai prigionieri di guerra, dai partigiani trasformati in terroristi? Cosa poteva venirne? Che modello offriamo ai ragazzi se in Parlamento siedono pregiudicati e la Costituzione è calpestata? Valori sepolti! Sepolti, onorevole, e tutti conoscono i becchini, sono i valori della sinistra, sepolta è la politica, sepolte sono le speranze che si erano riposte in chi raccontava di voler cambiare il mondo. Perché, onorevole, tiene i nostri soldati in Irak ed in Afghanistan? Perché li manda in Libano, là dove chiede Israele, dopo aver massacrato un popolo indifeso? E perché non li manda a Gaza dove Israele non vuole e si fa scempio dei diritti umani? Perché, onorevole, non ha abolito la riforma Moratti, perché ha lasciato sola la scuola ed accetta la finanziaria di Padoa Schioppa? Che ci fa in questo Parlamento? Non lo vede che il centrosinistra fa il contrario di quanto aveva promesso e contribuisce a far sì che la violenza chiami violenza? Non è stanca di far compagnia a inquisiti e condannati?
Non mi piace Marco Travaglio: è aggressivo, eccessivo e magari fazioso. Ancor meno però mi piacciono quelli che non vedono e non sentono, quelli che fanno finta di stupirsi e gridano allo scandalo. A Lisbona, onorevole, di queste cose non avete parlato. "
Potevamo immaginare di arrivare a tanto?", si domanda. Certo che potevate. Anzi, dovevate. Sono anni ormai che c'è chi ve lo grida. Ma voi li prendete in giro, voi puntate il dito come fa Berlusconi: sono "
comunisti"! Lasci perdere l'innocenza e lo metta in conto: il peggio non è ancora venuto.
[1] Peter Gomez, Marco Travaglio, Onorevoli Wantend, prefazione di Beppe Grillo, Editori Riuniti, Roma, 2006.
Michele Tabano - 26-11-2006
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Anche se quel peggio che non è ancora venuto mette i brividi, ciò che scrivi è tristemente vero e amaramente condivisibile |