Docenti inidonei
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici - 16-11-2006
Si è svolta il 13 novembre, davanti al Ministero della Pubblica Istruzione, una manifestazione di insegnanti inidonei per motivi di salute. Questi docenti, già minacciati di licenziamento dalla Finanziaria 2003, rischiano ora la mobilità in altri uffici, lasciando l'attuale lavoro e soprattutto le biblioteche scolastiche che grazie a loro sono aperte 36 ore settimanali.
Di fatto, però, la mobilità è solo sulla carta della Finanziaria 2007, perchè finora Aran e Sindacati non sono riusciti a trovare i posti dove sistemarli. Ma soprattutto la mobilità rappresenta, per 5000 persone provate dalla malattia, un ulteriore aggravio, primo passo verso il licenziamento definitivo.
Inoltre questi docenti denunciano lo spreco di denaro pubblico per i corsi di formazione e aggiornamento che il Ministero ha organizzato in precedenza, per le inutili e vessatorie visite mediche di verifica che hanno solo confermato la loro inidoneità, per i futuri e necessari corsi di riconversione per personale cinquantenne e prossimo alla pensione.
Perciò, in una lettera consegnata agli addetti del Ministero, essi hanno richiesto:
1. l'agevolazione per chi vuole lasciare il lavoro con un prepensionamento tutelato
2. che i docenti inidonei utilizzati in biblioteca possano continuare ad esserlo mediante l'istituzione della figura del bibliotecario scolastico, regolata da apposita normativa
3. per chi accetta la mobilità, il riconoscimento del livello stipendiale e dell'anzianità in ruolo e fuori ruolo
4. la revisione del contratto collettivo in modo da tutelare i lavoratori inidonei da ogni interpretazione arbitraria e vessatoria
5. la sospensione delle visite di verifica periodiche che rappresentano solo uno sperpero di denaro pubblico specie per le malattie croniche con decorso irreversibile
6. la soluzione delle problematiche di quanti, in questi 4 anni, da inidonei permanenti sono stati arbitrariamente dichiarati temporanei e per i quali la situazione di precarietà si è ulteriormente aggravata
7. ma soprattutto la cancellazione dell'art. 35, senza la quale nessuna progettazione può essere fatta in serenità
La manifestazione, supportata dai Cobas, ha visto la presenza di esponenti della CGIL e di Rifondazione comunista ed è stata vivacizzata da slogan, canti e numerosi cartelli. Si è conclusa con la raccolta di monetine per contribuire a risanare le casse del Ministero.

CONBS

Costituzione Italiana Art. 4 :
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.


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