Nei prossimi anni c'è da sperare che «
indosseremo gli stivali delle sette leghe». Perché finora, in effetti, «
il passo è un più corto del necessario». Non ostenta inesistenti successi il ministro per l'Università e la Ricerca Fabio Mussi nel presentare i numeri della finanziaria 2007, anzi, spera in qualche emendamento parlamentare. Ma spiega: «
Le risorse salgono, anche se meno di quanto che avrei desiderato». Dunque, di dimettersi visti i risicati aumenti del fondo ordinario per l'università - come aveva minacciato dopo i tagli di Bersani e Visco - non ci pensa proprio: «
Rimango al mio posto di battaglia». Anche perché il ministro è soddisfatto «
delle riforme di sistema che si stanno avviando». Blocco della proliferazione indiscriminata del sistema universitario, ad esempio, e ridefinizione dei criteri per le università telematiche. Ma anche delle «
lauree facili», ottenute grazie a ambigue convenzioni strette dagli atenei. «
L'obiettivo- ha spiegato Mussi -
è ridurre la frammentazione e aumentare la qualità media».
Ma ecco tutti i numeri della finanziaria per il sistema universitario:
Diritto allo studio: Gli studenti fuori sede che affittano una casa potranno ottenere un credito d'imposta fino a 2.622 euro all'anno. La sede universitaria in cui decideranno di trasferirsi, però, dovrà distare almeno 100 chilometri dal luogo di residenza. Per quanto riguarda le borse di studio c'è un aumento di 10 milioni rispetto al 2006 (ma allora erano stati tagliati di 20 milioni). Un po' di soldi anche per l'edilizia universitaria (in pratica per le residenze studentesche): 147 milioni di euro.
Docenti e personal comupter: Mille euro sotto forma di credito d'imposta per i docenti universitari che acquisteranno un personal computer.
Fondo di finanziamento ordinario: Ecco uno dei capitoli veramente dolenti (lo dice anche Mussi). Il fondo ordinario sono i soldi che l'università ha a disposizione per sopravvivere. L'aumento è solo di 64 milioni di euro (+0,95%!) rispetto all'anno precedente: da 6.950 milioni di euro a 7.014. Come se non bastasse va considerato che gli atenei sono già stati messi a «
stecchetto» dal decreto Bersani-Visco, che a luglio ha stabilito un taglio del 10% ai «
consumi intermedi» delle università. I consumi intermedi sono tutte quelle attività che consentono a un'università di funzionare: il riscaldamento, le pulizie, la luce e così via. Ci si aspettava che la finanziaria rimediasse, ma per ora non è stato così. Sempre per restare a come le università potranno utilizzare il proprio portafogli, la legge di Tps concede agli atenei per il triennio 2006-2007 di stabilire il proprio fabbisogno finanziario in misura non superiore al 3% del consuntivo precedente. In parole povere, ciascuna università potrà chiedere ogni anno il 3% in più di finanziamenti rispetto all'anno trascorso. In genere questi «
aggiustamenti» annuali, però, vengono stabiliti sulla spesa programmata e non sul consuntivo (cioè quanto si è effettivamente speso).
Tagli ai professori : Altro punto di criticità, che nell'incontro con i sindacati di ieri mattina il ministro ha messo tra quelli da emendare in finanziaria. I prof universitari, infatti, vedranno la riduzione del 50% dei loro incrementi automatici biennali (gli scatti di anzianità). Di questo provvedimento si era già parlato, ma doveva essere tarato solo sui redditi più alti in modo da recuperare risorse per l'assunzione dei più giovani. Così invece - osservano i sindacati - si tratta di un taglio che riguarda tutti, anche i docenti più giovani e con bassi redditi.
Ricercatori precari: I ricercatori saranno assunti, ma pochi. In tre anni si prevede l'ingresso di 2000 ricercatori. Saranno reclutati attraverso un concorso nazionale (come previsto dalla legge Moratti) che si svolgerà entro marzo 2007. Il ministero varerà un regolamento per coinvolgere «
in qualche modo» gli atenei nella scelta dei ricercatori. Mussi ha annunciato il varo di un decreto, in parallelo alla finanziaria, che inserirà la terza fascia per i ricercatori universitari, che così diventeranno docenti a tutti gli effetti (nella legge Moratti erano i famosi «
aggregati»). Inoltre, negli anni 2008-2009 gli enti di ricerca potranno assumere nel limite dell'80% del budget delle entrate complessive. Per quanto riguarda il turn over nel 2007 si potrà stabilizzare il personale precario solo nel limite del 40%. Come parziale consolazione università e enti potranno assumere sul 100% del turn over, nei prossimi tre anni, senza limite di qualifica. Va in pensione un autista? Puoi assumere un ricercatore.
Fondi per la ricerca: Nasce il First (
Fondo per gli investimenti in ricerca scientifica e tecnologica). Nel 2007 ci sono 300 milioni di euro in più, nel 2008 altri 300 e nel 2009, 360. La finanziaria prevede inoltre un credito d'imposta fino al 10% per le imprese che investiranno in ricerca. Il credito aumenta al 15% per le imprese che stipulano contratti con università e enti pubblici. il limite è di 15 milioni di euro l'anno, il budget è di 300 milioni l'anno per tre anni.
C. Gub.