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L'acqua di Milano sta per essere privatizzata dal sindaco Moratti
Rete Nuovi Municipi - 03-10-2006
Da una parte, lo stato della battaglia per l'acqua pubblica nel nostro paese ha segnato alcuni punti a favore: il Programma dell'Unione afferma che l'acqua deve restare pubblica nella proprietà e nella gestione. Nel disegno di legge Lanzillotta, che pure è un "inno" alle privatizzazioni, è scritto che i servizi idrici locali sono esclusi da questo destino e vanno mantenuti pubblici. A tal fine il governo ha prorogato di un anno il termine di legge che imponeva agli ATO di andare a gara entro il 2006. Dall'altra, il sindaco di Milano Letizia Moratti annuncia di voler collocare la Spa MM (Metropolitana di Milano), cui Albertini aveva conferito la gestione dell'acqua, dentro AEM (Azienda Energetica Milanese): se la prima era una Spa a capitale interamente pubblico, la seconda ha ormai venduto oltre il 66% delle quote azionarie. Si confermerebbe così quello che il Comitato Milanese Acqua aveva denunciato nell'atto di Albertini: la SPA pubblica non era altro che un passaggio verso la cessione ai privati del servizio idrico milanese.

Il progetto è ancora più ambizioso: Moratti e Corsini (sindaco di Brescia) hanno dichiarato di voler procedere alla fusione di AEM con ASM di Brescia, inglobando in questa operazione anche AMSA (ex- municipalizzata dei rifiuti). L'acqua verrebbe così affidata a una multiutility regionale dalla natura giuridica e gestionale decisamente privata e dal pacchetto azionario misto pubblico-privato, nella quale il pubblico viene cooptato all'attività finanziaria.

Crediamo sia venuto il momento di ribadire che anche a Milano l'acqua va tratta come un bene pubblico, indisponibile sul mercato, e di mobilitare l'opinione pubblica contro questo progetto di privatizzazione. Vi invitiamo a una riunione organizzativa

Martedì 3 Ottobre ore 18 presso la Camera del Lavoro

onde poter definire un percorso di iniziative centrali e decentrate per coinvolgere la città. Contattate intellettuali, professionisti, compagni di lavoro, realtà di quartiere, consigli di zona, scuole, parrocchie. Milano non può accettare la beffa di privatizzare l'acqua proprio quando la politica nazionale sceglie finalmente un'altra via!

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