Nella Patria delle Arti
M.A.B.A.ST.A. - 29-05-2002
Chi vuole la fine delle Accademie di Belle Arti? Dal precedente governo a quello attuale si sta mettendo in opera l'estinzione-cioè la privatizzazione- delle Accademie. Si sta mettendo in pratica l'ennesimo tentativo di sterminio della cultura e delle prospettive sociali: la società viene amputata dei suoi simboli culturali e storici per favorire la Deregulation economica che si sta estendendo a tutte le strutture dello Stato. La riforma delle accademie, promossa dall'attuale ministro Moratti è un attentato all'autonomia di queste istituzioni, è un attentato alla libertà dell'arte, è un attentato alla libera espressione e formazione del sapere artistico che in Italia ha goduto di una lunga tradizione liberale. L'italia allo stato attuale, è l'unico paese europeo che non ha fatto nulla per garantire la parità dei titoli di studio dell'accademia al livello europeo procurando un gravissimo danno per le prospettive che si aprono nel mondo del lavoro.
L'articolo 33 della costituzione dà alle accademie dignità formativa ed autonomia amministrativa pari a quella universitaria. Ancora una volta, con le proposte di regolamentazione della 508, espressa dal governo, viene leso un legittimo diritto costituzionale. Evidentemente l'Italia,espressa sia dal precedente governo come dall'attuale, è Europea soltanto negli affari economici, per i quali vengono fatte apposite leggi a misura delle lobby finanziaria.

Chiediamo: una riforma che sia garanzia di autonomia e di libertà, di ricerca artistica, un titolo che si chiami"LAUREA" e non equipollenza o equiparazione che sono soltanto espressioni equivoche che non hanno alcun valore reale nel mercato del lavoro.

Chiediamo: un'accademia libera di praticare il sapere materiale che l'ha contraddistinta e che è alla pari del "sapere teorico" riconosciuto alle università. La formazione artistica non è di qualcuno, ma è libera espressione di una civiltà, se c'è ancora!

Abbiamo occupato i locali dell'Accademia per esprimere il dissenso degli ultimi provvedimenti del Ministro per l'istruzione L. Moratti, riguardo agli istituti di alta Cultura. La nuova proposta di legge prevede un istituzione privatizzata, gestita da un presidente e da una maggioranza esterna alla struttura; tutto ciò è un attentato alla nostra autonomia, alla nostra stessa libertà artistica!
Oggi l'Italia, "patria delle arti", è l'unico paese dell'Unione Europea a non aver regolarizzato le Accademie di Belle Arti.
Infatti, mentre le altre Accademie Europee sono parificate alle università, nel nostro paese non viene rilasciata una laurea al termine dei quattro anni di corso.

Chiediamo: il ritiro immediato della proposta di legge. La nostra protesta proseguirà ad oltranza fin quando dal ministero non partirà un nuovo disegno di legge che tuteli i nostri diritti, mettendoci al pari delle istituzioni europee.
Non vogliamo essere discriminati, emarginati!

Diciamo NO ad ogni tipo di censura, al controllo di privati sull'istruzione artistica! La cultura e l'arte devono potersi muovere lbere da ogni etichetta.
Diciamo basta ad ogni tipo di Monopolio sull'informazione, sulla libera espressione.

Abbattiamo le barriere dell'ignoranza, della strumentalizzazione, del conformismo e dell'educazione di massa!

Palermo 26/05/2002
Movimento studentesco
M.A.B.A.ST.A.
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 Marco Adamo    - 02-07-2002
Lo studio é un diritto di tutti, anche delle classi sociali non abbienti!
Accademia delle Belle Arti deve rilasciare una Laurea anche per evitare problemi burocratici con le Accademie di tutt' Europa.
E poi, cosa scrivo nei biglietti delle bomboniere?
"Diploma che non é quello di maturità"?
"Equipollenza alla Laurea"?

Chi segue i percorsi scolastici artistici frequentando l' A.B.A., viene indirizzato, costruito, strutturato, cresciuto ad essere un Artista.... ALTO!!!!