Tariffa di Igiene Ambientale
Danilo Sbarriti - 26-09-2006
PER LE SCUOLE PUBBLICHE

La Storia Pregressa

Il sistema di pagamento della Tassa sui rifiuti solidi urbani (Ta.r.s.u. ora T.I.A.) prodotti dalle scuole prevede che il Ministero dell'Istruzione trasferisca i fondi alle istituzioni scolastiche e che esse liquidino le bollette con quei soldi e non con altre risorse. Tanto è stato stabilito nel 2001 in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni-Città: a partire dal 2002 il M.P.I. (Ministero Pubblica Istruzione) si era impegnato a trasferire annualmente agli Istituti scolastici la somma complessiva di 38.734.267 euro (circa 75 miliardi del vecchio conio). Il M.P.I. si è però comportato non correttamente nei confronti delle scuole, perché ad eccezione dell'anno 2002, non ha mai rispettato quanto concordato con l'A.N.C.I.

Quindi i dirigenti scolastici si sono trovati in una posizione pericolosa, obbligati a prendere una delle due strade possibili :

1) Pagare gli enti locali con i fondi dell'autonomia scolastica, distogliendo risorse alla formazione e quindi penalizzando gli alunni e mancando al primo principio del loro mandato.

2) Non pagare, rivendicando il principio che tutti i soldi utilizzati in autonomia da una scuola devono confluire esclusivamente in progetti atti a formare gli allievi.

In questi anni, si sono verificati casi singolari in tutta Italia, corsi e ricorsi tra dirigenti scolastici ed amministratori pubblici, sentenze della Suprema Corte di Cassazione (vedi allegati), sfociando a volte in vere e proprie buffonate (vedi il Comune di Milano che pignora i beni di una scuola pubblica.......dimenticando che tali beni sono di proprietà del Comune !???!!!? ).

La storia si è verificata anche nella nostra Figline, dove 2 Istituti scolatici hanno scelto la prima strada (Vasari e Direzione Didattica) ed uno la seconda (Scuola Media) che ha pagato alla Pubblica Amministrazione solo la quota riconosciuta dal Ministero.


Una Proposta Concreta

Da nuovo Consigliere Comunale e Presidente della Commissione Pubblica Istruzione , non voglio in alcun modo entrare al momento nella discussione per quanto riguarda il passato ma penso, che il mio compito è stimolare la Giunta ed il Sindaco proponendo soluzioni che vadano a risolvere il problema in maniera definitiva (In attesa che il M.P.I. riconosca alle scuole tutti i soldi) alla luce anche degli ultimi eventi :

1) Il M.P.I. con circolare del 11 Aprile 2006 (vedi allegato) riconosce una parte delle somme Agli Uffici Scolastici Regionali (Ex-Provveditorati) da devolvere alle Scuole (da una stima sembra che per la Toscana, vada a coprire circa il 30% delle somme dovute)
2) La Ta.r.s.u. per il Comune di Figline è diventata T.I.A. con completa gestione passata alla Società A.E.R. (che in caso di mancato pagamento applicherà le norme previste dal Regolamento stipulato con il Comune aumentando la tariffa con penale fino ad una maggiorazione del 30% - Articoli 25 e 26).
3) I Comuni di Incisa, Rignano e Reggelo hanno già stabilito una riduzione da 50 al 70% per Edifici Pubblici adibiti a Scuole.


Chiedere una variazione al Regolamento in sintonia con quanto hanno fatto gli altri Comuni, con una sostanziale precisazione :

Trattandosi di soldi dei cittadini, non possiamo concedere a "pioggia" una parte di denaro, ma dobbiamo investire in formazione sulle future generazioni, in modo che capiscano l'importanza del rispetto degli altri e del mondo che li circonda. Che diventino dei Cittadini sensibili al problema del riciclaggio. Quindi chiedere alle scuole di presentare progetti (che già esistono), coinvolgere anche A.E.R. nel produrre materiale da diffondere nelle scuole e alla fine di ogni anno scolastico, chiedere i risultati ai Dirigenti scolatici in merito sia alla formazione sia ai livelli di raccolta differenziata prodotti all'interno delle scuole.
In tal modo, penso che una Amministrazione seria possa chiedere ai cittadini un piccolo sacrificio per il pagamento di questa tariffa non solo per quanto producono loro ma anche per quanto producono (ed imparano in materia) nelle scuole pubbliche i loro figli.



Danilo Sbarriti

Capogruppo P.R.C.
Consiglio Comunale Figline Valdarno

Presidente III Commissione
Consiglio Comunale Figline Valdarno


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