Sulle Indicazioni Nazionali e i libri di testo
X° Circolo Didattico di Bologna - 14-09-2006
Delibera del 10° circolo didattico di Bologna

Al Ministro della
Pubblica Istruzione


Il Collegio dei Docenti del X° Circolo Didattico di Bologna, in riferimento alla nota ministeriale del 31.08.2006, valuta positivamente le indicazioni su temi come il tutor, il portfolio, e il carattere unitario dell'orario scolastico, temi sui quali il mondo della scuola si era pronunciato in maniera apertamente critica nel quadro di un profondo dissenso dell'intero impianto della legge 53 e dei suoi decreti applicativi.
Il Collegio dei Docenti ritiene però che la stessa nota ministeriale e le successive dichiarazioni del Ministro, pur accentuando il carattere transitorio e non prescrittivo delle Indicazioni Nazionali allegate al decreto 59/2004, pur ribadendo il fatto che i programmi precedenti la riforma non siano stati abrogati, lascino le scuole in uno stato di incertezza nella definizione della loro offerta formativa, e, elemento ancora più grave, lascino che l'editoria scolastica imposti i nuovi testi ancora sulla base delle Indicazioni Nazionali, ritenute invece inadeguate, culturalmente e pedagogicamente povere e contraddittorie non solo da questo Collegio, ma dal Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione e da gran parte del mondo della scuola e della cultura italiana.
Auspicando che anche dal punto di vista legislativo le Indicazioni Nazionali vengano definitivamente superate, il Collegio dei Docenti, in questa fase delicatissima di transizione della scuola anche dal punto di vista della discussione sulle sue finalità programmatiche,

CHIEDE

che il Ministero della Pubblica Istruzione dia un indirizzo chiaro e coerente all'editoria scolastica, in modo tale che fin dal prossimo anno scolastico nei testi siano presenti discipline, tematiche e contenuti mortificati o soppressi dalle Indicazioni Nazionali. Senza un indirizzo preciso nei confronti dell'editoria scolastica, il riconoscimento fatto all'autonomia delle scuole nella definizione del piano dell'offerta formativa e alla libertà didattica dei docenti si tradurrebbe in una pura enunciazione di principio non suffragata da atti concreti. Una scelta libera e consapevole da parte dei docenti si esercita di fronte ad un offerta ampia e plurale, come quella che era stata assicurata dall'applicazione programmi dell'85.

Delibera approvata all'unanimità in data 13/09/2006


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