Lettere al Ministro
Gianni Mereghetti, Ilaria Ricciotti - 02-09-2006
Gentilissimo signor ministro,

la ringrazio per l'augurio di un buon anno scolastico che ha inviato a noi docenti e ai Dirigenti Scolastici. Ne abbiamo bisogno perché nella scuola che ricomincia urge una forte ripresa educativa e per questa sono decisive le persone e la loro libertà più che i vari progetti di riforma. Lei lo evidenzia, anche se poi non ne tira le conseguenze, anzi ci propone la sua idea di scuola come soluzione di tutte le contraddizioni di cui da anni soffriamo. La scuola per lei è "un cantiere di piena cittadinanza", questo sarebbe l'orizzonte in cui noi insegnanti dovremmo inserirci per operare bene. Lei ha tutto il diritto di avere una sua idea di scuola, non di imporla, sappia quindi che se lo farà io disobbedirò, e con altrettanto diritto. E' semplice la ragione per cui io disobbedirò, non certo perché io abbia un'altra idea di scuola - sarebbe anch'essa del tutto arbitraria - ma perché la natura della scuola non è di essere il cantiere della cittadinanza, bensì il luogo in cui si educa la persona secondo il metodo della libertà. Se la scuola fosse il luogo della cittadinanza, meglio abolirla, perché sarebbe lo strumento di quello che Pasolini chiamava il processo di omologazione, un processo che annulla l'io e rende tutti uguali. Invece c'è scuola dove un adulto in forza del suo impegno con la realtà sollecita la libertà di ogni studente a prendere la strada della scoperta del proprio io e del nesso adeguato con il reale. In questo senso la scuola è lo spazio umano dove ogni adulto educa alla libertà e alla criticità i giovani che ha di fronte. In questo orizzonte c'è spazio anche per l'educazione alla cittadinanza, ma come un aspetto particolare di ciò a cui ogni scuola, ogni insegnante, ogni genitore dovrebbe tenere, ossia che i giovani si impegnino con le domande della loro vita e lo facciano con tutta la libertà di cui sono capaci. Carissimo signor ministro, è in questa direzione che io mi impegnerò. Non le chiedo di cambiare idea sulla scuola, le chiedo solo che mi lasci la libertà di essere me stesso quando entro in classe, solo questo le chiedo! Per il bene della scuola infatti non serve un ministro che imponga la sua immagine pur perfetta di educazione, ma che ognuno sia libero di educare. Se questo è, come lei lo ha definito, un anno ponte, che sia ponte verso la libertà di educazione nel sistema scolastico italiano. E' questa l'urgenza del tempo in cui viviamo.

Gianni Mereghetti



Egregio Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni,

Le scrivo perché preoccupatissima di quanto letto in riviste e quotidiani a riguardo delle sue scelte per la scuola pubblica: tagli alla spesa per l'istruzione; piccoli aggiustamenti e non abrogazione della legge Moratti; consistente finanziamento alle scuole private ecc.
Molti insegnanti, genitori, studenti e cittadini sono per questo delusi ed arrabbiati.
La primavera tanto attesa sembra essere ancora lontana e/o quasi irraggiungibile!
Peccato!
Siamo in molti a credere fermamente che la scuola sia uno dei più importanti pilastri di una società democratica e civile e proprio per questo in molti con il voto abbiamo voluto "mandare a casa" il governo di centro- destra che per la scuola ha fatto scelte impopolari ed anacronistiche.
Pertanto, in virtù di queste considerazioni Le chiediamo di rivedere alcune delle sue decisioni e di smentire quanti affermano che tra la politica dell'ex Ministro Letizia Moratti e la sua politica non c'è molta differenza.
Da parte mia ho creduto e credo ancora in questo Governo e nelle sue capacità di poter risollevare le sorti dell'Italia, perciò, come è mia abitudine, ho ritenuto doveroso relazionarmi anche con Lei per esplicitarLe i miei pensieri.
La scuola ha bisogno di essere risollevata dai numerosi fardelli, lacci e laccioli che da anni le hanno impedito e le impediscono di vivere a pieno il suo ruolo.
Permetta che essa possa essere messa in condizione di esprimersi e faccia sì che finalmente venga applicato quanto sancito dalla Costituzione!
Ascolti gli operatori, le associazioni, i cittadini, gli studenti, i genitori e non prenda decisioni affrettate se prima non ha interloquito direttamente o indirettamente con loro!
L'ex Ministro Berlinguer ha tentato di operare in tal senso, ma non è stato capito, spero tanto che Lei riesca a far meglio e/o prosegua la sua opera!
In attesa di un suo riscontro Le auguro un proficuo lavoro.
Cordiali saluti
Prof. ssa Ilaria Ricciotti

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