breve di cronaca
Napoli, studenti sotto inchiesta
Il Mattino - 24-05-2002
Occupazioni, altri 4 studenti sotto inchiesta

Sale a sette il numero degli studenti indagati. Dopo i primi tre avvisi di garanzia destinati ad altrettante studentesse (una del Liceo Artistico e due del Magistrale «Pimentel Fonseca»), ieri ne sono stati notificati altri quattro, sempre per il periodo caldo delle occupazioni dello scorso dicembre. Un filo rosso che, con ogni probabilità, potrebbe allungarsi nei prossimi giorni coinvolgendo anche altri istituti che vissero in vario modo la stagione delle occupazioni contro la riforma Moratti. E, anche questa seconda raffica di atti, scaturiti dalle indagini avviate dalla Procura della Repubblica per i Minori, riguardano ragazzi che frequentano quei due istituti. Un secondo avviso è stato, infatti, notificato ieri ad uno studente del Liceo di via Santissimi Apostoli, mentre altri 3 sono stati consegnati a tre ragazzi del Magistrale di via Croce. Pochi, laconici e frettolosi i commenti da parte degli studenti del «Fonseca» impegnati ieri, per tutto il giorno, nelle prove di evacuazione dall’istituto, predisposte da Carla D’Allocco, preside del Magistrale, anche lei inavvicinabile per una riunione-fiume a scuola. Nessuno, comunque, neanche i docenti, ieri, aveva voglia di commentare gli episodi di dicembre e quelli di ieri, anche se la fotocopiatrice della scuola ha continuato a vomitare per tutto il giorno copie di articoli relativi alle indagini in corso. Molto diversa l’aria che ieri si respirava invece all’Artistico. «In fondo me lo aspettavo - commenta il preside Abela Ciampa - per noi è stato un periodo difficile quello delle occupazioni. I danni li abbiamo avuti e tanti. Vennero i poliziotti e gli uomini della Scientifica e constatarono le condizioni pietose in cui versava l’istituto: estintori svuotati, muri imbrattati, impianto telefonico fuori uso, libretti di giustifica scomparsi, bagni allagati. Occupare - conclude - è una forma di protesta ma devastare o impedire a chi vuole di entrare è un’altra cosa». Un istituto spaccato in due quello di via Santissimi Apostoli. Una parte, cospicua, di studenti, sostenuti anche da due rappresentanti per gli studenti del Consiglio d’Istituto - che ha preso le distanze dall’occupazione e da tutto quello che ne è derivato. Un’altra, invece, a cui la decisione della magistratura di indagare sugli studenti è «sembrata strumentale». «Era solo un gruppetto a volere l’occupazione e ora ci sentiamo danneggiati - dicono due studenti V. e M. - perché dobbiamo recuperare il tempo perduto. Anche noi siamo contro la Moratti ma ci sono altre forme di contestazione, senza comunque compromettere l’anno scolastico». Testimonianze di solidarietà, sono giunte invece da parte dei genitori. «Vogliamo garantire a tutti i ragazzi il nostro sostegno - dice Angela Maria Cangiano, rappresentante per i genitori del Consiglio d’Istituto e promotrice del coordinamento dei genitori autoconvocati che si sta costituendo in questi giorni - e non li lasceremo soli. Forse a loro è mancato l’attimo di riflessione tipico dell’età. Vogliamo aiutarli a ragionare a comprendere le regole sociali. Le decisioni si prendono quando si conoscono. Temiamo, tuttavia - conclude la rappresentante del CdI - che questa vicenda possa essere frutto di prevenzione perchè i ragazzi facevano tutti parte dei collettivi studenteschi. Conosco la ragazza indagata, la sua sensibilità sociale, che va coltivata come quella di tutti i ragazzi che si interrogano sulle problematiche della scuola e della società».

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