Esami di stato e referendum
Franco Labella - 16-06-2006
Le osservazioni del collega Mereghetti sono, in via generale, condivisibili ma, quando si interviene in maniera pubblica, si ha il dovere di dare un quadro preciso visto che chi legge su Internet non è detto che conosca tutti i contesti.
Mi spiego meglio: parlare, nella premessa all'appello, di una decisione del Ministro Fioroni, che personalmente condivido, senza fornire il quadro pregresso è un po' fuorviante per coloro che non conoscono, magari, bene il mondo della scuola, le sue regole e i precedenti.
Fioroni innanzi tutto è intervenuto per modificare una precedente disposizione del Ministro Moratti che stabiliva per le sole scuole sedi di seggio che la terza prova si svolgesse il primo giorno utile dopo la consultazione referendaria.
Perchè Mereghetti non interviene sulla scelta di stabilire la data del referendum (decisione di un Consiglio dei Ministri di cui faceva parte ovviamente anche Letizia Brichetto Moratti) in coincidenza con una prova degli esami di stato?
Eppure il calendario degli esami è stabilito l'anno prima e immagino che qualcuno sappia che gran parte dei seggi è allocato nelle scuole.
Eppure si potevano abbinare le date delle amministrative o degli eventuali ballottaggi con il referendum.
Ma forse l'ex Ministro Moratti, in quel consiglio dei Ministri, più che alla scuola pensava già a Milano
Perchè Mereghetti non chiarisce le motivazioni addotte da Fioroni e cioè una possibile disparità fra le scuole non sedi di seggio e quelle che li ospitano?
Perchè Mereghetti, infine, non sottolinea il carattere eccezionale e non permanente della disposizione?
Scivolone di Fioroni? Personalmente parlerei, eventualmente, di scivolone di Mereghetti che, da morattiano pentito come si è definito in passato, avrebbe potuto completare il pentimento dando a Cesare quel che è di Cesare... con tutto quel che segue.

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 Gianni Mereghetti    - 15-06-2006
Sono d'accordo con le osservazioni fatte. Rimane che i ragazzi saranno sottoposti ad una prova di resistenza che sarebbe stato ragionevole evitare.
Grazie

 ilaria ricciotti    - 16-06-2006
Giudicare, senza spiegare oggettivamente un fatto , con i suoi annessi e connessi, non è corretto.
Il buon educatore è colui che non si limita a proporre le sue opinioni, ma ad individuare cause e conseguenze di ciò che succede.