Ai sindaci, alle associazioni e a tutta la comunità della Val di Susa
Ivan Cicconi - 08-05-2006
Lettera aperta

Cari amici,
Dopo che avete subito, per oltre dieci anni, il totale disinteresse per le vostre serie e puntuali ragioni e dopo la pretesa di aprire i cantieri manu-militari per un'opera ancora priva di un progetto degno di questo nome, nei prossimi giorni si dovrebbe, finalmente, aprire il confronto con l'avvio dei lavori dell'Osservatorio. L'auspicio è che il confronto sia effettivo, serio e di merito.

Se la vostra mobilitazione fosse, come alcuni vogliono fare apparire, la reazione di una comunita' affetta dalla sindrome "n.i.m.b.y.", la questione potrebbe anche ritornare nell'alveo della trattativa con la sola comunità locale. Le questioni che però avete posto e che comunque sono state proiettate sulla scena nazionale in questi mesi non riguardano solo la Valdisusa ma investono in modo evidente interessi e problemi che coinvolgono tutto il paese. Riguardano tutti noi, l'intero paese.

I problemi nazionali che avete posto e che, paradossalmente, solo la clamorosa arroganza del governo Berlusconi, del novembre-dicembre 2006, ha proiettato sulla scena nazionale, non ci pare abbiano ancora registrato alcuna seria risposta. Sarebbe però grave se l'insediamento dell'Osservatorio si realizzasse senza la necessaria chiarezza sulle sue finalita' e restringendo queste al solo monitoraggio di un progetto dato.
Pare infatti che, sia lo studio recentemente presentato dalla commissaria europea per il corridoio 5, Layola de Palacio, sia le dichiarazioni del presidente dell'osservatorio, Mario Virano, si muovano in una prospettiva nella quale il tema sia solo quello di come osservare e mitigare l'impatto di un progetto dato e dunque di contrattare con la comunita' locale le compensazioni per il disagio determinato da quel progetto.

Lo studio prodotto dalla società olandese "Ecorys" (in associazione temporanea con le societa' "Cowi", "Ecn", "Ernst &Young Europe" e
"Consultrans") su incarico della "D.g.-tren" della commissione europea", e', da questo punto di vista, emblematico. Si tratta infatti di una pura e semplice analisi-valutazione dello studio di impatto ambientale presentato da l.t.f. con il progetto preliminare approvato dal Cipe nel 2003 (progetto elaborato, su incarico di ltf, dalle societa' "Ai engineering srl" di Torino e da "Tei spa" di Milano). Lo studio valuta solo quel progetto assunto come unica e sola soluzione senza alcuna alternativa. Inutile che ricordi a voi che le questioni sollevate sono ben piu' importanti ed attengono soprattutto alla scelta di un progetto alternativo che, oltre a garantire la velocità e la capacità merci-passeggeri nei collegamenti Torino-Lione, che nessuno ha mai rifiutato a priori, sia pero' in grado di garantire la sua sostenibilita' ambientale e finanziaria sulla base di stime e valutazioni credibili e trasparenti, oltre che note e condivise.

Non meno rassicuranti sono le prime dichiarazioni di intenti del presidente dell'Osservatorio. In questo caso pero' si manifesta anche un chiaro conflitto di interessi che rischia di introdurre una seria ipoteca sulla effettiva neutralita' dei lavori e delle finalita' dello stesso osservatorio. Al momento della designazione, il presidente dell'Osservatorio rivestiva due incarichi importanti: quello di amministratore di "Anas spa" e quello di presidente della "Olimpic Inn spa", entrambe con interessi diretti o indiretti sulle infrastrutture della Valdisusa. Alla data odierna tali importanti incarichi non hanno registrato alcuna modifica, ponendo seri dubbi sulla indipendenza e sull'impegno del presidente. Dubbi che rischiano di produrre effetti gravi e che comunque non possono restare senza risposta alla luce del nuovo incarico assunto dallo stesso presidente.

Il giorno 27/2/2006, dunque dopo la nomina a presidente dell'osservatorio, Mario Virano e' stato nominato amministratore della societa' "Musinet Engineering spa" e il 3/3/2006 ha assunto addirittura l'incarico di amministratore delegato della stessa. La società di ingegneria musinet è controllata al 51% dalla "Sitaf spa" che, oltre ad avere un interesse per il progetto Tav/Tac che da molti anni si eprime in modi diversi (oggetto anche di indagini giudiziarie che vedevano la presenza, fra gli altri, del noto banchiere Pacini Battaglia), vede la partecipazione azionaria di società direttamente interessate alla progettazione e realizzazione dell'opera e con amministratori addirittura coinvolti nelle recenti indagini della magistratura sull'appalto per la discenteria di Venaus.

Alla luce dei primi segnali sulle finalita' dell'Osservatorio e di questo, a nostro avviso, inaccettabile conflitto di interessi nel quale si trova chi dovrebbe garantire la neutralita' della sua gestione, ci pare che l'insediamento dell'osservatorio, a garanzia delle questioni nazionali proposte dalla vostra iniziativa, debba in via preventiva prevedere,
Quantomeno:
1) la preventiva soluzione del grave conflitto di interessi del presidente dell'osservatorio o la sua sostituzione con una personalita' in condizioni di effettiva indipendenza;
2) il preventivo confronto sulla soluzione progettuale piu' sostenibile sul piano ambientale e finanziario e sulla base di stime e valutazioni credibili e trasparenti; con la garanzia della massima trasparenza attraverso la formale diffusione dei verbali relativi al confronto, alle posizioni e alle decisioni che saranno assunte sul tavolo dell'Osservatorio.

Siamo certi che saprete garantire, con la serietà e la determinazione che caratterizza da tempo il vostro impegno, l'interesse della vostra valle ed insieme quello di tutti noi e del paese. A nome di quanti vi seguono con attenzione ed interesse da ogni parte d'italia, grazie per quanto fate e continuerete a fare.

Ivan Cicconi
Bologna, maggio 2006


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 No Tav    - 08-05-2006
Nei giorni scorsi sono stati notificati alcuni avvisi giudiziari a carico di persone (amministratori e cittadini) che hanno partecipato alle mobilitazioni no-tav dell’autunno scorso.
Sicuramente non sono che le prime avvisaglie di un tentativo di indebolire il movimento attraverso strumenti giudiziari.
Dobbiamo assolutamente reagire per ribadire la determinazione e la coesione del movimento intero.
Il movimento NO TAV, riunito in assemblea il 3 maggio 2006, nella sede Consiliare del Comune di Bussoleno ha deciso la mobilitazione permanente invitando tutto il popolo NO TAV a essere presente a Torino davanti alla Procura della Repubblica da lunedì 8 maggio e al Tribunale dei minori il 12 maggio, per :

• Esprimere la più totale solidarietà nei confronti di chi è stato raggiunto da avviso di garanzia per i fatti dello scorso autunno;
• Ribadire la propria condivisione e partecipazione ai fatti oggetto di indagine;
• Rivendicare le lotte che hanno visto il loro momento più forte dalla Battaglia del Seghino alla liberazione di Venaus;
• Esigere l'immediato dissequestro dei terreni occupati affinchè ritornino alla loro naturale destinazione agricola;
• Dichiarare la propria contrarietà ad ogni ipotesi di realizzazione della seconda canna, sia essa di servizio o di esercizio, del traforo autostradale del Frejus.

E’ SEMPRE IMPORTANTE PARTECIPARE, MA QUESTA VOLTA LO E’ DI PIU’.

ESSERE IN TANTI E’ FONDAMENTALE PER IL FUTURO DELLA LOTTA.

L’APPUNTAMENTO E’ PER :


LUNEDI’ 08.MAGGIO.2006 A PARTIRE DALLE ORE
09.00 DAVANTI LA PROCURA di TORINO
(PRESSO IL TRIBUNALE) in C.so Vittorio nei paraggi delle ex carceri “nuove”


CHI ARRIVA DALLA VALLE PUO’ USUFRUIRE DEL TRENO CHE PARTE DA BUSSOLENO ALLE 07,49 e FERMA in TUTTE LE STAZIONI.
LA MOBILITAZIONE DURERA’ L’INTERA GIORNATA.

QUESTA VOLTA NON POSSIAMO PROPRIO MANCARE NE VA’ DEL NOSTRO FUTURO.

Il Movimento NO-TAV riunito in assemblea pubblica

Stampato in proprio presso i presidi NO-TAV Valle Susa