breve di cronaca
Studenti e insegnanti nel paese di don Milani
La Nuova Ferrara - 18-05-2002
A Barbiana per dire no alla Moratti
Il centrosinistra prepara la protesta sulla scuola

In "Lettera a una professoressa" don Lorenzo Milani e i suoi alunni spiegavano che la peggiore
delle ingiustizie scolastiche è trattare tutti allo stesso modo, poichè con questo criterio gli ultimi
(i più poveri, i meno acculturati, gli svantaggiati) sarebbero rimasti indietro. Lo dicevano circa 50
anni a fa a Barbiana, dove un prete coraggioso e anticonformista si batteva per una scuola che
fosse realmente di tutti e per tutti. A questi principi fondamentali si richiama la marcia che
domenica 19 maggio da Ponte Vicchio raggiungerà la chiesa di Barbiana dopo 2 ore di
cammino.
Gli organizzatori sono persone di Barbiana (Mugello fiorentino) ed ex allievi di don Milani; la loro
iniziativa ha trovato ascolto anche a Ferrara, dove domenica mattina alle 8 partiranno tre
pullman di studenti, insegnanti e cittadini, tutti convinti che vi siano ottime ragioni per "ripartire
da Barbiana" contro le scelte del governo e la "controriforma del ministro Moratti". Le forze del
centro sinistra (Ds, Margherita, Prc, Pdci, Sdi, Verdi, l'Ulivo di Ponte, ma anche il Forum della
Pace) stanno organizzando la partecipazione. "E' indispensabile far crescere il movimento di
opposizione a una controriforma che forse meglio di altri atti del governo ci dice quale progetto
di società abbia in mente il centro destra. Siamo di fronte a un disegno reazionario" afferma
Roberto Polastri (Ds). "Se passa questa riforma - dice Giovanna Marchianò (Pdci) - in soli 10
anni subiremo un arretratmento culturale spaventoso". Molti punti della riforma Moratti vengono
bocciati, ma in particolare due: la disarticolazine di fatto della scuola pubblica e l'obbligo di
scegliere a soli 14 anni il percorso formativo, vale a dire il liceo o l'indirizzo professionale: "E'
grave questa separazione netta, produce squilibri sociali e va contro le stesse eseigenze del
mercato".
Barbara Diolaiti (Verdi) aggiunge che "si comprimono anche i diritti individuali, e poi parlano di
Casa delle libertà". Luca Vitarelli spiega che l'adesione dell'Ulivo di Ponte è più che mai
convinta, tant'è che sulla scuola e sulla marcia in questi giorni si sono svolte specifiche
iniziative.
Ubaldo Ferretti (Margherita) è preoccupatissimo del passo indietro e lo dice con una battuta:
"Manca solo che facciano entrate separate per maschi e femmine, come succedeva una volta".
Michele Nani (Rifondazione) rammenta che don Milani non si batteva solo contro una scuola
classista, ma che forte era anche il suo spirito antimilitarista.
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