Il
27 marzo ore 14 nell'ambito di
DOCET, l'
ADI,
Associazione Docenti Italiani, terrà a Bologna un
seminario sull'indagine PISA. Con il coordinamento di N.Bottani, le Regioni e le Province autonome che hanno partecipato a PISA 2003 illustreranno la loro esperienza.
Descrizione dell'iniziativa
Le cinque regioni e province autonome italiane, che parteciparono nel 2003 all'indagine PISA con un proprio campione rappresentativo di quindicenni, hanno recentemente pubblicato i loro Rapporti. Si tratta di analisi particolarmente significative, che spiegano i risultati degli studenti alla luce delle specificità dei rispettivi contesti regionali.
E' questo il primo tentativo serio, svolto in Italia a livello decentrato, di indagare e comparare le competenze dei giovani all'inizio dell'istruzione secondaria di secondo grado.
L'ADI ha assunto l'iniziativa di offrire a queste regioni e province autonome una comune tribuna per presentare i risultati delle proprie analisi, che sono del tutto pionieristiche nel nostro Paese e di estremo interesse per la ricchezza delle osservazioni sviluppate a livello locale. Il seminario, al quale sono invitati docenti, dirigenti ed amministratori, sarà coordinato da Norberto Bottani che, all'interno dell'OCSE, fu uno degli ideatori dell'indagine PISA.
Incontro tecnico-scientifico fra rappresentati regionali
Dopo il seminario pubblico l'ADi ha organizzato un incontro/confronto fra i rappresentanti delle regioni che hanno già partecipato a PISA2003 e di quelle che vi accederanno per la prima volta nel 2006. Tra un mese infatti si svolgerà in tutto il mondo la nuova indagine PISA, che, questa volta, avrà come argomento centrale le competenze scientifiche dei quindicenni. Il numero delle regioni e province autonome italiane che parteciperanno a PISA 2006 è salito da cinque a tredici. Un significativo balzo in avanti. Si è ritenuto quindi importante cogliere l'occasione per promuovere un primo scambio di informazioni e conoscenze fra tutte queste regioni, considerato che si tratta di una ricerca educativa agli esordi a livello decentrato, ma di grande rilevanza. Sarebbe infatti un grave errore delegare al solo INVALSI l'intera responsabilità della partecipazione e del trattamento dei dati che sono eccezionalmente ricchi d'informazioni, ma che diventano significativi ed eloquenti solo quando le medie nazionali ( che servono alle comparazioni internazionali) sono disaggregate per regioni. L'Italia è un Paese troppo diversificato da un punto di vista culturale, sociale ed economico per essere rappresentata dai soli risultati nazionali: un'astrattissima media che tradisce le realtà plurime della nostra scuola.