Prodi non è chiaro
Precarius - 09-02-2006
Il titolo potrebbe essere : A "PORTA A PORTA" PRODI CRITICA LA RIFORMA MORATTI, MA NON SI ESPONE SULL'ABROGAZIONE.


Per l'abrogazione della Legge 53, resta una sola via percorribile : "la protesta monti, all'interno del centro sinistra, trainata dalle iniziative abrogazioniste di Firenze e Milano!"

Sono proposte di Scuola costruttive, non distruttive.

Abbiamo la sacrosanta necessità di far comprendere a Prodi-D'alema-Rutelli che i moderati pensieri che esprimono, i continui tentennamenti, sulla cancellazione della "Riforma Moratti" non sono rappresentativi della maggior parte degli elettori del centro sinistra. Non c'è corrispondenza tra quello che leggiamo e in gran parte condividiamo all'interno della bozza di programma sulla scuola e la non abrogazione della "riforma Moratti".

Come protesta iniziale, visti gli effetti del nuovo proporzionale, sposteremo la volontà di voto verso quei partiti del centrosinistra che si sono esposti favorevolmente sull'impianto culturale-didattico-pedagogico della proposta di Legge del movimento(Retescuole).
Siamo coscienti che c'è da correggere lo "stile" legislativo e qualche contenuto "nell'iniziativa popolare", ma l'impianto generale è realmente significativo.
Esiste, finalmente, un progetto valido "sulla scuola che vorremmo" presentato e condiviso dalle famiglie, dagli insegnanti da componenti importanti delle forze sindacali e politiche, non si faccia l'errore di non tenerne conto.

Leggi qui l'appello del tavolo "Fermate la Moratti"


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 Gianfranco    - 09-02-2006
Siamo d'accordo sulla non chiarezza di Prodi, anche se concordo sull'idea che la politica è l'arte della sintesi ( abrogazione secca - conferma della L.53/03 ).
La proposta di iniziativa popolare dei "senza se e senza ma" è fortemente caratterizzata da una netta contrapposizione alla legge Moratti e questo probabilmente le impedirà di divenire proposta dell'Unione. Mi piacerebbe conoscere dagli organizzatori il numero delle sottoscrizioni, in modo da stabilire il valore in percentuale rispetto alla totalità degli insegnanti ( 750.000) o alla popolazione italiana.
Ho il sospetto che il movimento soffra di una sorta di superiorità culturale ed etica ( consiglio la lettura dell'ottimo libro di L. Ricolfi "Perché siamo antipatici?", Longanesi & C., 2005 ), non supportata, in questo caso dai numeri. Ovviamente sono pronto a ricredermi, ma solo dietro la presentazioni di numeri e di valori in percentuali significativamente molto alti.

 elena    - 12-02-2006
è vero! è indispensabile che i leader siano molto chiari su questo punto: abrogare la riforma moratti.
in caso contrario perderebbero il sostgno di gran parte del mondo edlla scuola.

 Oliver    - 14-02-2006
Vorrei ricordare che l'unione non è Prodi, D'Alema, Rutelli, ma siamo noi che dalla mattina alla sera sul serio mangiamo "pane e cicoria". Pertanto li invitiamo ad operare dopo la vittoria, se ci sarà, a scendere dal "cavallo" per rendersi conto che non siamo disposti ad accettare rattoppi.